La vita di Peynet
Raymond Peynet nasce il 16 novembre 1908 a Parigi, la città dove ha vissuto e lavorato.
Si sposa nel 1930 con Denise Damour (cognome predestinato) ed avrà una figlia, Annie.
E’ l'ultimo giovane ammesso a Germain Pilon, il futuro istituto di Arte Applicata all'Industria.
Ne esce come il migliore ed è uno dei fratelli Lumière a consegnargli il diploma.
Il suo primo impegno è presso un pubblicista, dove disegna etichette di lozioni.
In seguito, presso un decoratore, svolge mansioni quali spazzare l'atelier, svuotare e pulire i barattoli di pittura...
Infine trova lavoro presso Tolmer dove realizza manifesti, confezioni per farmaci, scatole diverse.
Qualche tempo dopo si prodiga per aprire una propria agenzia insieme alla moglie e ad un disegnatore, ma la guerra è alle porte.
Si trasforma in disegnatore dell'esercito, realizza esposizioni itineranti per i prigionieri; poi, prigioniero a sua volta, evade.
Prima della guerra aveva iniziato ad inviare dei disegni a giornali e riviste ed a illustrare libri.
Nel 1942, davanti al chiosco della Musica nel parco di Valence, Peynet inventa la famosa coppietta.
Manda i disegni all’amico Max Favalelli, allora redattore della rivista “Ric e Rac”, che li chiamerà “gli innamorati di Peynet”.
E’ l’inizio di una lunga storia.
I due fidanzati viaggiano in tutto il mondo.
Oltre a numerose vignette per “Elle”, “Ici-Paris”, “Paris-Match”, ispirano anche manifesti pubblicitari (Air France, Galeries Lafayette, Loterie Nationale…), cartoline, bambole.
Contemporaneamente, Peynet realizza scene e costumi teatrali, disegna l’espositore e il cofanetto del profumo Succès fou di Elsa Schiapparelli, illustra libri e intensifica la sua attività nel campo della grafica. "Le Kiosque des Amoureux de Peynet" diverrà monumento storico.
Ci lascia il 14 gennaio 1999.
"Io so che la vita reale è triste, ma di sognare abbiamo sempre bisogno. La poesia non è guerra, morte, malattia, essa vive tra i fiori, gli uccelli, la natura.
Altri hanno scelto di darsi alla politica, io ho scelto di disegnare l’amore, la gentilezza, la tenerezza."
Arte.it
Tina