Da alcuni sondaggi e studi è emerso che la faccenda dello sciacquo preventivo deriva da fattori culturali, di abitudine e da qualche pregiudizio. In alcuni casi, come l’Italia, c’è inoltre una certa sovrapposizione tra una diffusione ancora bassa della lavastoviglie (relativamente agli altri elettrodomestici) e la presenza di varie credenze e convinzioni errate sul suo funzionamento. Gli eventuali scarsi risultati alla fine di un lavaggio sono ascrivibili al caricamento scorretto delle stoviglie, a una scarsa manutenzione dell’apparecchio o all’impiego di un detersivo inadeguato, non al mancato sciacquo nel lavello.
Dai tempi di Josephine Cochrane, la lavastoviglie nelle sue varie iterazioni è sempre stata pensata con lo stesso obiettivo: risparmiare tempo e fatica, emancipandoci almeno in parte da una delle attività di casa più tediose e ripetitive (negli anni, a quegli obiettivi si è aggiunto quello di consumare meno acqua e meno energia). Sciacquare prima i piatti tradirebbe lo spirito di quell’impegno, oltre alle indicazioni sui manuali delle istruzioni.
Il Post
Tina