Infatti il Solstizio d’Estate era considerato il momento migliore per la raccolta delle erbe. Nella tradizione, le erbe venivano conservate per l’inverno e utilizzate nella cura di svariate malattie. Una parte, veniva bruciata subito nei fuochi solstiziali. L’erba solstiziale sacra per eccellenza è l’Iperico. Si credeva che raccolto a mezzo giorno, come ancora si dovrebbe fare, era in grado di curare numerose malattie, mentre le radici, raccolte a mezzanotte tenevano lontano gli spiriti maligni. Per questo motivo, era abitudine appendere l’iperico sulla porta delle abitazioni. Hypericon, nel greco antico significa appunto “proteggere” o “sconfiggere un’apparizione”.
In alcune Regioni d’Italia, ancora oggi durante il Solstizio d’Estate la gente si reca nelle campagne e sui monti per raccogliere le erbe selvatiche, un eco di un tempo passato. Un rituale di cui si è completamente perso il significato, ma che riporta gli uomini per un attimo a rivivere gli antichi rapporti che avevano con la Natura.
L'Iperico per uso esterno è utile per trattare la pelle arrossata da pannolini nei bambini, per ustioni, eritemi solari, piaghe da decubito non infette. Per uso interno è indicato per stati depressivi lievi e moderati, disturbi dell'umore, condizioni di ansia, nervosismo ed ipereccitabilità nervosa.
L'uso dell Iperico come antidepressivo ha suscitato notevole interesse anche da parte della medicina ufficiale, sia per l'indubbia efficacia, clinicamente dimostrata, sia per l'elevata sicurezza d'uso del fitocomplesso rispetto ai trattamenti farmacologici. In Germania l'Iperico è ufficialmente approvato per il trattamento dell'ansia e della depressione.
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