Additivi, non vi temo.

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ariel.46
00lunedì 15 febbraio 2010 11:10

Rendono gli alimenti più colorati e profumati e impediscono che vadano a male.
Scopriamo quali sono i più diffusi e in quali cibi si trovano.


Temerli è ingiusto.
Perchè gli additivi non sono veleni (anzi, talvolta fanno addirittura bene) e poi perchè sarebbe quasi impossibile riuscire ad evitarli, tanto sono diffusi in quello che mangiamo ogni giorno.
Ma cosa sono?
Lo dice il nome: sostanze (di origine naturale o di laboratorio) che vengono aggiunte agli alimenti, per mille motivi diversi.
Con l'aziuto del professor Giuseppe Cerutti, docente di tossicologia degli alimenti all'Università di Milano, cerchiamo di capire quali sono i più diffusi e in quali prodotti si trovano.

CONSERVANTI: Fanno durare di più gli alimenti.
Rallentano lo sviluppo della flora batterica, delle muffe, dei microbi e dei lieviti, cioè di tutto quello che può contribuire al deterioramento e dell'irrancidimento di quello che mangiamo.
Alcuni (come l'E235, cioè la natamicina) sono veri e propri antibiotici.
Per la maggior parte, i conservanti sono indicati in etichetta da sigli comprese tra E200 ed E297.
Vengono aggiunti molto spesso nei preparati per creme (come quella pasticcera), nei ripieni per paste fresche, nel pane in cassetta, nei formaggi non stagionati.
Attenzione, però: è stato rilevato che l'acido benzoico (E210), presente in molti alimenti (dalle confetture alle bevande analcoliche), se assunto in grandi quantità può causare irritazioni gastriche nelle persone allergiche all'aspirina, e provocare disturbi negli asmatici e in chi soffre di orticaria.

COLORANTI: Il loro scopo è semplice: rendere più attraenti i prodotti esaltandone il colore (in supeficie).
i coloranti sono in molti alimenti amati dai bambini, come ghiaccioli e caramelle.
Ma anche nei biscotti, nei dolci, nelle bibite effervescenti.
Per evitare che il consumatore venga ingannato, però, la legge vieta l'uso di coloranti in pane, riso, olio, birra, aceto, caffè, cioccolato, carne e pesce.
Ma anche nei succhi di frutta, che devono essere presentati con il loro colore naturale.
I più comuni sono la curcumina (E100), che viene estratta da una pianta rampicante ed è usata per colorare le mostarde e il caramello sintetico (E150), spesso aggiunto per rendere più invitanti dolci e liquori.
Nelle persone particolarmente sensibili, alcuni coloranti (come l'E102) possono scatenare reazioni allergiche.
La litolrubina BK (E180) è invece sconsigliata agli asmatici.

- Tratto da Salute e Fitnss -

Tina.

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