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Durante il Tardo Medioevo il travestimento si diffuse nei carnevali delle città.

In quelle sedi il mascherarsi permetteva lo scambio di ruoli,

il burlarsi di figure gerarchiche,

le caricature di vizi o malcostumi con quelle stesse maschere che sono

poi diventate simbolo di città e di debolezze umane.

Nel Rinascimento i festeggiamenti in occasione del Carnevale furono introdotti anche nelle corti europee

ed assunsero forme più raffinate, legate anche al teatro, alla danza e alla musica

La festa carnevalesca raggiungerà il massimo splendore nel XVI secolo,

nelle strade della Firenze di Lorenzo dei Medici.

Danze, lunghe sfilate di carri allegorici e costumi sfarzosi segnano una svolta di questa festa,

amatissima nella culla rinascimentale.

Con gli attori della Commedia dell’Arte, alla fine del ’500,

alcuni dei tipici personaggi carnevaleschi

prendono forma e vengono caratterizzati nel linguaggio e nella gestualità.

Nascono “le maschere” che penetrano nella tradizione collettiva

e ci accompagnano ancora oggi.

La galleria delle maschere italiane è vasta.




- Dal Web -

Tina




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