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Anche Lucio Dalla, nel 1981, finì in copertina: nell’articolo all’interno si diceva che «le ragazzine lo trovano bello, a volte bellissimo», che le «femministe gli perdonano la misoginia di Disperato erotico stomp», che aveva «la simpatia del PCI, ma anche del PSI» e che sembrava non dispiacesse «nemmeno all’on. Andreotti». Dal 1985 cominciò a essere regalata in allegato al giornale anche la fanzine “Eco dei sorcini” dedicata a Renato Zero e ai suoi fan, e il festival di Sanremo fu sempre un evento inevitabile per la rivista.

E poi c’erano dive e divi di cinema e televisione: Nick Kamen, protagonista di una famosa campagna pubblicitaria Levi’s in cui rimaneva in boxer in una lavanderia, Tom Cruise in smoking e papillon rosso al tempo della sua prima nomination per l’Oscar, Richard Gere a petto nudo e con le labbra socchiuse, John Travolta con la fascetta tra i capelli scompigliati, Patrick Swayze al momento dell’uscita di Dirty Dancing. Su Dallas e Dynasty venne indetto addirittura un referendum. Poi arrivarono le protagoniste e i protagonisti delle serie TV, come I ragazzi della 3ªC e Beverly Hills 90210, e le ragazze del programma televisivo Non è la Rai.

Interno di Cioè con un articolo sugli Europe, 1987


Per molte madri Cioè era una rivista per ragazze superficiali ed era spesso malvista anche dalle insegnanti a scuola. Ma racimolando le lire necessarie, comprandolo in condivisione o leggendolo di nascosto a casa di un’amica, quel che quelle generazioni di ragazzine cercavano in Cioè erano soprattutto i consigli su relazioni, sesso e sentimenti: «Ti sei innamorata di un boy che non si separa un attimo dal suo best friend. Come fare per dichiarargli ciò che provi senza che l’altro si intrometta?», «Stai insieme a un ragazzo che alle tue amiche non piace, e tu sei presa da mille dubbi… Non allarmarti, e impara a distinguere i consigli sinceri da quella che invece è soltanto gelosia!», erano alcuni dei temi sui quali venivano date indicazioni di buon senso.

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