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Mondi dei Misteri

Viaggio nei teatri italiani

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    00 22/10/2023 16:36
    Teatro alla Scala - Milano

    Viaggio nei teatri italiani: la serata inaugurale al Teatro alla Scala di Milano

    Il simbolo della bellezza e dell'arte meneghino è diventato location d'eccezione per un progetto in collaborazione con Harper's Bazaar Italia, in occasione del Gala Fracci 2023.



    Si spengono le luci: un ritmo incalzante, plié, relevé, un fluttuare di corpi in aria, una storia che vince sulle parole. Mercoledì 7 giugno ha segnato la prima tappa della seconda edizione del progetto "Viaggio nei teatri italiani", promosso da Harper's Bazaar Italia. Ad accogliere gli ospiti, la location simbolo della tradizione, della cultura, del bello meneghino: il Teatro alla Scala di Milano. Una serata che ha chiamato a raccolta l'impeccabile Corpo di Ballo del Teatro alla Scala per regalare agli spettatore un omaggio unico alla ballerina Carla Fracci, figura cardine del mondo della danza .







    Sul palco non sono mancati i grandi affezionati del Teatro alla Scala, come Roberto Bolle, Alessandra Ferri , Davide Dato e Jacopo Tissi, con la direzione d'orchestra affidata a Kevin Rhodes. Una serata all'insegna dell'eleganza, preceduta da un cocktail tra i saloni dorati del teatro, durante il quale la direttrice di Harper's Bazaar Italia, Daria Veledeeva, ha sottolineato l'importanza e l'ambizione di questo progetto. A seguito dello spettacolo, gli ospiti si sono radunati al Ridotto Toscanini per una light dinner.

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    00 22/10/2023 16:41

    Harper's Bazaar Italia celebra ancora una volta il valore del teatro italiano e dell'arte nella sua massima espressione, con un ringraziamento speciale a Crivelli, brand che per il secondo anno si affianca in questo speciale percorso come main partner.





    Fonte: Harper Bazar

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    00 22/10/2023 16:56
    Teatro San Carlo - Napoli

    Teatro San Carlo di Napoli, storia e curiosità del teatro dell'opera più antico al mondo

    Vicissitudini e protagonisti del palcoscenico tra i più famosi d'Italia.



    Prima della Scala di Milano, prima della Fenice di Venezia, c’era il Teatro San Carlo di Napoli. Tempio indiscusso della lirica, casa della scuola di danza più antica d’Italia, il San Carlo è una pietra miliare della storia del teatro e dell’opera italiana, che ha visto spettacoli tra i più celebri e artisti tra i più rinomati. Ripercorriamo la sua storia attraverso alcune curiosità ed eventi che ne hanno segnato il percorso.

    Teatro San Carlo: la storia
    Costruito nel 1737 per volere di Re Carlo III di Borbone, il teatro San Carlo di Napoli nacque come emblema del potere regio della famiglia al trono. Il progetto (realizzato in 8 mesi per una cifra pari a 75mila ducati) fu affidato all'architetto Giovanni Antonio Medrano, Colonnello Brigadiere spagnolo di stanza a Napoli, e ad Angelo Carasale, all’epoca direttore del San Bartolomeo. Con 184 palchi e un palco reale, il Teatro San Carlo di Napoli poteva ospitare circa 1379 spettatori, un numero di ospiti molto simile dunque a quello che il 4 novembre assistette all’Achille in Sciro di Pietro Metastasio, spettacolo inaugurale del Teatro San Carlo. Da quel momento in poi il San Carlo di Napoli è stato protagonista della vita quotidiana e sociale della città: dalla Rivoluzione Partenopea del 1799 in cui donne e uomini, dal palco del Teatro San Caro, ribattezzato Teatro Nazionale di San Carlo, si fecero promotori degli ideali della Rivoluzione Francese fino ai Grand Tour dell’Ottocento. Dalla direzione Rossini e Donizetti e il teatro del popolo, fino al Dopoguerra quando il Teatro San Carlo diventò il primo ad aver il coraggio di ripartire e celebrare l’opera e la danza del Novecento, continuando con questo audace spirito fino a noi.

    Teatro San Carlo a Napoli, una veduta di Gennaro d’aloisio (xx sec. circa).


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    00 22/10/2023 16:58

    Teatro San Carlo: l’incendio e la ricostruzione dell'interno
    Non solo La Fenice, anche il Teatro San Carlo fu protagonista di un drammatico incendio, avvenuto nella notte del 13 febbraio 1816, che distrusse tutto salvo i muri perimetrali e il corpo aggiunto. Ci vollero circa nove mesi perché il teatro tornasse a risplendere sotto la direzione dei lavori di Antonio Niccolini, che ripropose indicativamente l’aspetto dell’ultima ristrutturazione del 1812. Fu in questa fase che l’interno del Teatro San Carlo si arricchì del bassorilievo “Il Tempo e le Ore”, ancor oggi visibile, mentre al centro del soffitto la tela con Apollo che presenta a Minerva i più grandi poeti del mondo fu dipinta anch'essa in questa fase da Antonio, Giuseppe e Giovanni Cammarano riprendendo il soggetto presente prima dell’incendio.



    Il sipario che vediamo oggi invece risale al 1854 ed è opera di Giuseppe Mancinelli e Salvatore Fergola e raffigura un "simbolico Parnaso" con ottanta poeti e musicisti. All’inaugurazione del nuovo Teatro San Carlo di Napoli, il 12 gennaio 1817, fu presente anche Stendhal che scrisse: “Non c'è nulla, in tutta Europa, che non dico si avvicini a questo teatro ma ne dia la più pallida idea. Questa sala, ricostruita in trecento giorni, è un colpo di Stato. Essa garantisce al re, meglio della legge più perfetta, il favore popolare... Chi volesse farsi lapidare, non avrebbe che da trovarvi un difetto. Appena parlate di Ferdinando, vi dicono: 'ha ricostruito il San Carlo!'”.

    Fonte: Harper Bazar

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    00 22/10/2023 17:04
    Il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino

    Il Teatro del Maggio Fiorentino sorge nella culla del Rinascimento e celebra musica e melodramma

    La nuova casa del Maggio Musicale Fiorentino, un antico festival nato nel 1933.



    Il Teatro del Maggio Fiorentino, anche conosciuto come la nuova casa del Maggio Musicale Fiorentino, il più antico festival musicale d'Italia, celebra la musica e il melodramma nella culla del Rinascimento: Firenze. La struttura architettonica venne progettata intorno al 2001 ma la storia di questo edificio è legata ad una narrazione che risale ai primi decenni del Novecento. Nel 1928, infatti, Vittorio Gui che, prima fondò l'Orchestra Stabile Fiorentina e poi prese l'incarico di direttore d'orchestra al festival di Salisburgo, fondò il Maggio Musicale Fiorentino nel 1933, da cui deriva il nome del teatro. L'organizzazione, prima a cadenza triennale poi annuale, si occupò di organizzare diversi festival musicali, diventando così un vero e proprio centro nevralgico di divulgazione musicale.



    Le scelte inedite, i componimenti contemporanei, la particolare attenzione all'opera lirica hanno fatto spiccare questo festival, fino a farlo diventare uno dei più importanti d'Europa.



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    00 22/10/2023 17:07

    Il Teatro del Maggio Fiorentino è nato come casa di questa affascinante organizzazione che, negli anni, ha creato un incredibile patrimonio di storia italiana e internazionale. Questo grande complesso polivalente, ideato dall'architetto Paolo Desideri dello studio ABDR, è composto da un teatro principale, da un auditorium, da un teatro all'aperto e da un piccolo teatro ottocentesco in centro città.



    Il Teatro del Maggio Fiorentino si trova tra il centro monumentale e il Parco delle Cascine, una zona verde, che sta acquisendo un'importante riqualificazione. Il teatro, che oggi accoglie gli ospiti attraverso una grande struttura bianca, al suo interno è rivestito di legno di pero, materiale che garantisce un'acustica perfetta. La Nona Sinfonia di Ludwig van Beethoven, diretta da Zubin Mehta, fu la colonna sonora con cui, nel 2011, si inaugurò il Teatro del Maggio, un'istituzione per il mondo del teatro, della musica e dell'arte.



    Fonte: Harper Bazaar

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    00 22/10/2023 17:16
    Arena di Verona

    La storia dell'Arena di Verona, incantevole bellezza storica

    Una delle arene più famose al mondo.
    Di Lorenzo Villa



    La seconda stagione del progetto che porta Harper's Bazaar Italia alla scoperta dei grandi teatri lirici. Viaggio nei teatri italiani ha inaugura così il 2023 con la prima data, il 7 giugno, in occasione del Gala Fracci al Teatro alla Scala di Milano.

    Il calendario di Viaggio nei teatri italiani, però, non si ferma qui, e prosegue infatti con altre tappe che toccheranno i santuari della lirica e del balletto, creando un percorso all'insegna dell'intrattenimento e dell'arte in tutte le sue forme. La seconda, all'Arena di Verona, sabato 24 giugno.

    Teatro a cielo aperto, l'Arena di Verona è da sempre un punto di riferimento della Penisola, per essere stata sede di indimenticabili opere, balletti, performance di artisti di calibro internazionale.


    Si narra che un benestante veronese in epoca medievale, venne condannato a morte, per aver commesso un crimine. Il prigioniero per salvarsi promise ai regnanti della città che avrebbe costruito in una notte un edificio capace di contenere tutti i cittadini. I regnanti accettarono e fu così che, in cambio la sua anima, chiese aiuto al denomino per costruire l'edificio: l’Arena. Durante la notte, però, l’uomo si pentì di aver venduto l’anima al diavolo e chiese aiuto alla Madonna. Questa fece sorgere il sole in anticipo, in modo da impedire al demonio di compiere il lavoro in tempo, salvando l’anima del prigioniero. L’Arena conteneva ugualmente tutta la città e quindi il prigioniero fu liberato, ma l’ala esterna dell’anfiteatro rimase incompiuta in quanto il diavolo non finì la sua opera.

    L’Arena in questione è ovviamente l’Arena di Verona, gioiello che brilla nel cuore di Verona da migliaia di anni. È una delle più grandi testimonianze dell'antica architettura romana e del fascino senza tempo di ciò che è stata la cultura romana. La sua storia abbraccia quasi due millenni, facendo da testimone a guerre, nascite di imperi, cambi epocali della storia umana rimanendo sempre lì, intonsa e grandiosa pronta ad affascinare tutti. Oggi l'Arena di Verona continua a suscitare stupore e incanto, attraendo visitatori da tutto il mondo e stregandoli con la sua bellezza senza tempo.



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    00 22/10/2023 17:17

    La costruzione dell'Arena è di data incerta. Non ci sono fonti attendibili sull’esatto momento in cui iniziarono i lavori, ma studi recenti hanno attestato con una certa sicurezza che si tratta di un’opera di riqualificazione di tutta l’area veronese compiuta nell’età giulio-claudia avvenuta nella prima metà del I secolo d.C. L’Arena fu costruita per ospitare ben trentamila spettatori ed era finalizzata a essere un centro di intrattenimento e un simbolo della grandezza romana. Vennero utilizzati diversi materiali per la costruzione come il Rosso ammonitico recuperato in Valpolicella sia nella versione rosata sia in quella bianca donando all’Arena la sua iconica bicromia.

    Ma non fu sempre tutto un idillio. Dopo il declino dell'Impero Romano, l'Arena di Verona cadde in rovina e subì diverse ingiurie del tempo. Durante il medioevo le sue scalinate furono utilizzate come cava di materiali per la costruzione di chiese e altri edifici, ma è con il Rinascimento che si cercò prima di restaurare la struttura, poi di porla al centro di un contesto culturale che da troppo tempo la aveva declassata come semplice rovina. Bisogna quindi ringraziare il Rinascimento e la cura che ha avuto verso il passato per aver ridato all’Arena di Verona una nuova vita, facendola tornare alla sua funzione originale, quella per cui era stata progettata: essere il più grande teatro del mondo a cielo aperto. Intrapresa di nuovo questa strada c’è un’altra data che segnò una svolta significativa nella storia dell'Arena di Verona: il XIX secolo. Prima con Napoleone, poi con l’occupazione austriaca, nuovi sforzi di restauro presero slancio, mirando a ricreare lo splendore originale dell'anfiteatro. Le intricate arcate, l'imponente facciata e la disposizione dei posti a sedere furono meticolosamente ricostruite, trasformando definitivamente le antiche rovine in un maestoso luogo di spettacolo.



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    00 22/10/2023 17:19

    Dal Novecento in poi l'Arena di Verona è diventata sinonimo di opera. Nel 1913, la prima rappresentazione dell'opera, Aida di Giuseppe Verdi, ha inaugurato il rinomato Arena Opera festival, che attira appassionati di opera da tutto il mondo per assistere a produzioni spettacolari e che quest’anno celebra la centesima Stagione d’Opera in Arena. Opere intramontabili come La Traviata di Verdi e Tosca di Puccini fino a gemme di nicchia trovano nuova vita tra le antiche mura reso possibile grazie all'acustica, accuratamente progettata e perfezionata nel corso dei secoli, che amplifica le voci degli interpreti.



    Oggi l'arena è un patrimonio dell'umanità dell'UNESCO, salvaguardato per le generazioni a venire, testimonianza vivente della straordinaria eredità dell'antica Roma, rinata grazie alle mani di architetti e artisti impegnati. La sua bellezza duratura e il suo significato culturale hanno consolidato la sua posizione come uno dei punti di riferimento più iconici d'Italia. La capacità dell'Arena di trasportare i visitatori indietro nel tempo, immergendoli nella grandezza del passato.

    Fonte: Harper Bazaar

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    00 22/10/2023 17:27
    La Fenice di Venezia

    Viaggio nei teatri italiani: la serata al Teatro La Fenice di Venezia

    In Piazza San Marco con Ludwig van Beethoven Sinfonia n.9.



    I raggi del tramonto dipingono la laguna di sfumature uniche, piazza San Marco si popola di abiti lunghi e gioielli luminosi, un velo d'emozione veste gli ospiti che, in trepidante attesa, si affrettano alla ricerca del proprio posto. Si accendono le luci: sul palco la Sinfonia n.9 di Ludwig van Beethoven prende vita. Ultimo capolavoro di un genio senza eguali, la Nona Sinfonia racconta un viaggio, una speranza, un augurio. Simbolo di libertà e di gioia, leggenda vuole sia il lascito -e testamento- più significativo di Beethoven: un aiuto per l’umanità a trovare la via fuori dalle tenebre verso la luce, dal caos alla pace. Un sentiero tortuoso, eppure, possibile. Maestosa, eterna, senza fine, commentando la Nona Sinfonia, Arnold Schönberg, musicista austriaco, scrisse "È come se la Nona fosse un limite. Quelli che hanno scritto una Nona sinfonia sono arrivati troppo vicini all’Aldilà".



    Con orchestra e coro del Teatro La Fenice, lo spettacolo Ludwig van Beethoven Sinfonia n.9 viene anticipato da un cocktail esclusivo presso il Baglioni Hotel Luna -chicca di lusso per un soggiorno a Venezia- di Harper's Bazaar Italia che continua il suo viaggio nei teatri italiani. Un viaggio iniziato al Teatro alla Scala di Milano, arrivato a Verona e approdato alla Serenissima. Fil rouge di ogni serata: l'importanza delle arti e la magia del teatro, messaggio di cui il Teatro la Fenice si fa portavoce dal 1792. Durante l'evento Massimo Russo, Chief Content Officer Hearst Italy, ricorda la magia della Nona, la rilevanza storica -e attuale- dei teatri e il messaggio di speranza della sinfonia. Ad accompagnare il cocktail, insieme a un calice di prosecco bianco - una certezza: il Bisol 1542 extra dry- le délicatesse culinarie pensate dallo chef Claudio Sadler, chef stellato di fama internazionale.



    Fonte: Harper Bazaar

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    00 22/10/2023 17:30

    I segreti e le curiosità su La Fenice, il teatro di Venezia dalla storia emozionante
    La prima de La Traviata? Fu un fiasco.
    Di Laura Pavan



    Se si visita Venezia, il Gran Teatro La Fenice è sicuramente una tappa irrinunciabile per rendere unico il proprio soggiorno, per apprezzare appieno lo spirito della città e osservare da vicino i grandi rivolgimenti storici che ha attraversato nel corso della sua lunga storia. Passando attraverso il monumentale ingresso, affacciato sul campo San Fantin, si accede a uno tra i più incantevoli e importanti teatri d’opera d’Italia. Il Teatro La Fenice, infatti, è il principale teatro lirico di Venezia ed uno tra i più eleganti teatri italiani, esempio nel mondo sia estetico che culturale. Si trova nel Sestiere di San Marco e la sua storia comincia negli anni 1790-92 quando, su incarico della Nobile Società dei Palchettisti, l’architetto Giannantonio Selva presentò un progetto per la realizzazione della struttura in stile razionalista neoclassico e della decorazione interna che sono ancora oggi mantenuti e che prevedeva una vasta platea su cui si sarebbero affacciati la galleria e quattro piani di palchetti, con balaustre splendidamente abbellite di rilievi dorati e di medaglioni dipinti, per una capienza di circa millecinquecento spettatori. Il 16 maggio, festa della Sensa, il teatro fu ufficialmente inaugurato con la magnifica opera I giuochi d’Agrigento di Giovanni Paisiello.



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    00 22/10/2023 17:32

    Con la presa di potere di Napoleone il teatro subì delle modifiche: per accogliere come si conveniva il nuovo imperatore, si pensò di costruire un palco reale, ispirandosi al progetto attuato dalla Scala di Milano, che occupò lo spazio di sei palchetti centrali e diede al teatro la forma con cui oggi è conosciuto. Le sorti del Teatro la Fenice non furono sempre benevole: nel dicembre del 1836 fu distrutto dalle fiamme e si salvarono solamente i muri perimetrali e una parte dell’ingresso. Entrato ormai nel cuore e nelle abitudini dei veneziani, fu subito ricostruito sul modello originale. Ma di nuovo il fuoco si impadronì della scena nel gennaio del 1996, questa volta di origine dolosa e distrusse il teatro. Di nuovo, nacque immediata la volontà di riportarlo all’antico splendore e, ispirandosi al motto “com’era, dov’era”, suggerito dalla ricostruzione del campanile di San Marco, rimanendo fedeli dunque ai progetti originari, fu riedificato; gli interni ripristinati con i disegni degli stucchi e le dorature di pregio, gli antichi arredi e i decori.

    La ricostruzione durò alcuni anni e nel dicembre del 2003 riaprì le sue porte, portando in concerto i migliori musicisti, alla guida del maestro Riccardo Muti. Sono moltissimi i personaggi celebri che hanno assistito alle opere e a spettacoli in questo favoloso teatro: oltre al già citato Napoleone, è qui che l’imperatore d’Austria Francesco Giuseppe e la sua consorte Sissi amavano passare le serate durante i loro soggiorni a Venezia e qui che le famiglie reali europee decisero di far incontrare per la prima volta Vittorio Emanuele III e la sua futura moglie, Elena del Montenegro.



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    00 22/10/2023 17:38

    Tra le molte curiosità di cui il Gran Teatro la Fenice è stato protagonista, si ricordano le numerose prime rappresentazioni di opere liriche di grandi compositori italiani, come Rossini, Bellini e Verdi. La Traviata, alla prima, fu intensamente fischiata dal pubblico della Fenice, a dispetto del grande successo che si sarebbe guadagnata poi nei teatri europei. Anche la storia del suo nome è particolare e si lega perfettamente ai suoi trascorsi: il nome La Fenice deriva da un racconto di Erodoto, che individuava l’animale come una figura mitologica capace di rinascere splendente dalle proprie ceneri.



    Da poco, la dirigenza del Teatro La Fenice di Venezia ha presentato la prossima stagione e i programmi per le rappresentazioni di opere, concerti, balletti ed eventi che si terranno dalla fine di novembre 2021 ai primi di novembre 2022. A inaugurare la stagione, andrà in scena l’unica opera teatrale di Beethoven, il Fidelio, a cui faranno seguito amatissime opere come Madama Butterfly di Puccini e Il trovatore di Verdi. Il teatro è visitabile attraverso visite guidate che permettono di conoscere i numerosi retroscena del suo palco e dei molti protagonisti che lo hanno calcato. La visita tra le prestigiose sale, disponibile tutti i giorni tra le 9:30 e le 18:00, consente di ripercorrerne la storia dalle origini fino ai nostri giorni. Il Teatro ospita anche una mostra permanente dedicata a Maria Callas.



    Fonte: Harper Bazaar

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    Terme di Caracalla - Roma

    Viaggio nei teatri italiani: la serata alle Terme di Caracalla

    Roberto Bolle and Friends in capitale.



    Le rovine delle terme imperiali nella capitale vivono di un fascino che trascende il passare del tempo. Impossibile non innamorarsene, sono uno dei simboli icona di Roma. Le Terme di Caracalla sono il segno tangibile del passato glorioso della città, il cuore pulsante di leggende, miti, storia. Vivono ancora però, prese in prestito dal presente e trasformate in palcoscenici per eventi contemporanei. Uno dei più celebri, il Caracalla Festival, che da anni racconta il mondo dell’arte in un esteso programma che intreccia danza, teatro, cinema, musica. A salire sul palco principale, è Roberto Bolle, che racconta la magia della danza. Roberto Bolle and Friends -cast stellare e internazionale per questo spettacolo internazionale- inizia il tour estivo proprio tra le maestose rovine con una serie di coreografie classiche e moderne.



    In prima linea a celebrare l’arte del balletto, Harper’s Bazaar Italia, che prosegue il suo viaggio Made in Italy arrivando in capitale. Un cocktail per accogliere gli spettatori e per celebrare insieme l’arte della danza. È Massimo Russo, Chief Content Officer Hearst Italy, a svelare le magie della serata e accogliere gli ospiti durante l’evento di Harper’s Bazaar Italia. Poi il sole cala, le luci si spengono e Roberto Bolle entra in scena. E la serata inizia.



    Fonte: Harper Bazaar

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    Teatro Massimo Bellini - Catania

    Viaggio nei teatri italiani: la serata al Teatro Massimo Bellini di Catania

    Il simbolo culturale della città è diventato location d'eccezione per un progetto in collaborazione con Harper's Bazaar Italia, in occasione della prima di "La fille du régiment" di Gaetano Donizetti.
    Di Italo Pantano



    L'emozione è palpabile in Piazza Vincenzo Bellini a Catania, il Teatro Massimo Bellini, simbolo culturale della città e della Regione Sicilia apre le sue porte a una serata speciale.Venerdì 20 ottobre ha segnato l’ultima tappa dell’edizione 2023 del progetto "Viaggio nei teatri italiani", promosso da Harper's Bazaar Italia. Un viaggio iniziato al Teatro alla Scala di Milano, passato poi dal San Carlo di Napoli al Maggio Fiorentino, dall’Arena di Verona alla Fenice di Venezia e, grazie alla preziosa collaborazione con il Sovrintendente Giovanni Cultrera di Montesano, arriva ora in questo scrigno di eleganza catanese. Fil rouge di ogni serata: l'importanza delle arti e la magia del teatro, messaggio di cui il Teatro Massimo Bellini si fa portavoce dal 1890.Ad accogliere gli ospiti, un cocktail nel magnifico Foyer del Teatro ampio ed elegante, tutto marmi e stucchi, dominato dalla statua in bronzo di Vincenzo Bellini, opera di Salvo Giordano. Ma il cuore accelera quando si fa l’ingresso in sala, è una delle più belle tra quelle costruite nell'Ottocento in Italia: quattro ordini di palchi oltre il loggione, carichi di ornamenti e allegorie, e il soffitto affrescato dal pittore Ernesto Bellandi con l'apoteosi delle maggiori opere di Bellini.Le luci si spengono, silenzio in sala, si apre il sipario.



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