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3 - Dalle Prime impressioni a Orgoglio e pregiudizio
La famiglia Austen non ostacola la figlia, anzi, la incoraggia nella propria vocazione. Già nel 1779 il padre di Jane inviò ad un editore di Londra il racconto della figlia intitolato Prime impressioni, che in breve tempo venne rispedito al mittente senza neppure essere stato letto. Quello stesso racconto, rivisto dalla scrittrice diventerà poi la sua più grande opera: Orgoglio e pregiudizio, pubblicato nel 1813 in forma anonima, come del resto tutte le opere della scrittrice pubblicate in vita. Il vero successo arriverà postumo alla prematura morte avvenuta il 24 luglio 1817.

Orgoglio e pregiudizio


Non stupisce il titolo inizialmente scelto dalla Austen – Prime impressioni – per Orgoglio e pregiudizio. Il romanzo narra appunto di un incontro tra Elizabeth Bennet e Mr. Darcy, nel corso di una serata danzante, incontro assolutamente disastroso. I caratteri dei due personaggi si scontrano da subito in maniera apparentemente irreversibile: Elizabeth è spontanea, allegra e anticonformista (oltre che intelligente); Darcy è l’esatto opposto: taciturno, scostante, apparentemente supponente. Durante questo primo incontro Darcy si lascia sfuggire con un suo caro amico Bingley (che presto si innamorerà perdutamente di Jane, la sorella maggiore della protagonista) un apprezzamento poco lusinghiero sull’aspetto di Lizzy considerata non particolarmente bella. Questo commento viene udito da Elizabeth che vede profondamente ferito il proprio orgoglio e, parlando con la propria famiglia e soprattutto con Jane, dichiara il suo eterno odio nei confronti di questo giovane arrogante individuo.

Orgoglio e pregiudizio


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