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David Bowie e la passione per l'interior
Sin da piccolo David Bowie, all’anagrafe David Robert Jones, ha sempre avuto una passione per l’interior. La sua prima casa era al 40 di Stansfield Road, a Brixton, ma vi rimase solo fino ai sei anni quando, con mamma Peggy, cameriera e maschera al cinema, e papà John, che lavorava per una associazione benefica, si trasferì in un altro sobborgo popolare a sud est di Londra, Bromley. Appena adolescente decorava già con la sua cameretta con disegni che raffiguravano la sua primissima band i Kon-rads. È nel periodo degli studi di arte, musica e design alla Bromley Technical High School che David s’appassiona alla musica jazz e di conseguenza – lavora anche in un negozio di dischi - alle copertine dal taglio modernista dei dischi di jazz. Nella sua testa si creano ideali di stile: a Londra ci sono i Mods, con il loro stile asciutto, e c’è il modernismo, movimento artistico e stilistico che mira al futuro.

Londra, 1966. David Bowie, ancora noto come Davy Jones, posa in casa sua mentre suona una chitarra acustica a 12 corde. Il tavolino di fronte ricorda lo stile di un pezzo Memphis, movimento di design che sarà una passione per il Bowie degli anni '80.


Bowie, che nei suoi primi anni aderisce agli stilemi dei mods, è attratto da questa leggerezza concreta, dal fascino contemporaneo e frizzante di questo stile, visibile nel design e nell’architettura. Bowie ha sempre vissuto ogni suo momento creativo, ogni stadio della sua evoluzione artistica come un universo globale: la sua voce, i suoi gesti, i libri che leggeva e gli abiti che indossava avevano tutti una loro coordinata sinergia. Fu con la sua famosa dimora di Haddon Hall che la passione per l’arredo e il dècor iniziano davvero a farsi sentire. La grande casa dove era andato a vivere con la neo-sposa americana Angie, doveva avere un quid in sintonia con il suo particolare momento espressivo.

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