00 14/01/2024 23:06

New York, fino alla fine
Siamo a New York, al 285 di Lafayette street. Due isolati oltre la Broadway, fermata Prince Street. Un edificio nato come fabbrica di caramelle a fine ‘800, riconvertito a building residenziale da un centinaio di anni. Qui, al settimo piano hanno vissuto David Bowie, sua moglie Iman e la loro figlia Alexandra, fino a quel tragico e doloroso 10 gennaio 2016. Quando Bowie ha lasciato la terra per sempre. Nel 2021, Iman ha deciso di vendere la casa di quasi 500 metri quadri, con tre terrazze con vista su SoHo, un salone, una biblioteca, quattro camere da letto, l’ascensore privato. Venduto in un solo mese per 16 milioni e 800 mila dollari, l’appartamento era stato comprato da Bowie nel 1999 per poco meno di 4 milioni. La coppia, già sposata, aveva già vissuto all’Essex House, con vista su Central Park. L’indirizzo newyorkese di Bowie, che ormai era divenuto noto al pubblico, aveva trasformato la privacy che ammantava la vita delle due star in un pellegrinaggio da selfie. Una situazione che era andata peggiorando dopo la morte dell’artista. Durante la pandemia, la modella ha deciso così di andare a vivere nella loro casa di campagna al Nord, a Catskill, nella contea di Greene, nello Stato di New York, come ha raccontato lei stessa a Vogue. Una grande casa piena di ricordi, di dipinti – Bowie era un provetto pittore – di opere d’arte, di pezzi di vita. All’inizio per Iman è stato molto difficile ambientarsi lì, poi la quiete, la natura e la solitudine sono diventati un modo per rinascere, circondata da simboli e ricordi del marito. Come la vista, spettacolare, dalle ampie finestre. Il paesaggio è infatti punteggiato di betulle bianche, che David amava molto. Ma la casa contiene anche il primo autoritratto di Bowie, dipinto nel 1980, appeso in sala, e il regalo di Iman per il primo anniversario di matrimonio, la scultura Teddy Boy and Teddy Girl di Lynn Chadwick del 1956.

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