00 18/02/2020 00:47

Chiudete gli occhi e respirate profondamente per qualche minuto rilassandovi con la vostra tecnica abituale. Quando siete completamente rilassate, aprite gli occhi, guardate per un po’ di tempo la fiamma della vostra piccola candela. Poi chiudete di nuovo gli occhi, svuotate la mente e osservate il buio e il vuoto. Immaginate una nebbia nell’oscurità che comincia a muovere il buio intorno a voi. Guardate i vortici, ascoltate il silenzio.

A poco a poco, la nebbia si dissipa.
Non appena si cancella, si rivela al vostro occhio interiore un paesaggio desertico di sabbia rossastra.

Nelle vicinanze, si vedono le possenti colonne di un tempio.
Passeggiate verso il tempio sentendo il calore della sabbia sotto i piedi e il sole caldo sul corpo.

Ora osservate: come siete vestite? Osservate cosa vi circonda e prendete nota di tutti i dettagli. Usate il vostro occhio interiore per osservare l’ambiente che vi circonda. Cosa potete vedere?
Rendete reale nella vostra mente il luogo che state attraversando.

Arrivate alla base del tempio e vi prendete un po’ di tempo per esaminarlo. Ci sono incisioni e bassorilievi sui muri o è disadorno?

Fate un respiro profondo e annusate l’aria. Odore d’incenso e profumi arrivano dal tempio, inebrianti, riempiono il naso… la testa.
Si sente smorzata una musica dolcissima, l’armonia dei flauti, il ritmo dei tamburi. Tutto questo vi attira.

Entrate dall’ingresso principale, attraversate un cortile assolato e vi trovate all’ingresso di una grande sala dalle colonne altissime, di pietra. Dentro è quasi del tutto buio, ma sull’altare ci sono ciotole di olio accese che emettono una luce tremolante.
Qui l’aria è fresca e l’odore di incenso è mischiato al profumo di fiori freschissimi.

Avanzate e osservate se ci sono delle persone – sacerdotesse – o se siete da sole.

Andate a toccare una delle colonne sentendo la ruvidità della pietra sotto le dita. Aggiungete dettagli e realismo alla scena.

Poi attraversate tutta la sala fino ad arrivare all’ingresso di un piccolo santuario. Contro il muro c’è una grande statua di basalto nero di un gatto seduto: la Sacra Gatta Bastet, porta orecchini d’oro e un collare di pietre dure.

Intorno ci sono incensieri, candele e sacerdotesse che si affaccendano. Ovunque vi sono gatti, alcuni seduti sul pavimento, altri nelle nicchie nelle pareti. L’aria è piena della vibrazione delle loro fusa.
Prendetevi del tempo e vedete se desiderate parlare con le sacerdotesse, se volete avvicinare un gatto o il simulacro della Dea.

Dopo pochi minuti, salutate e lasciate il santuario da un’altra porta. Vi trovate ora in un corridoio con le pareti dipinte. Anche qui non c’è molta luce… ma è possibile vedere dove si sta camminando alla chiarore delle candele.

Il corridoio si apre in una vasta sala, fiancheggiata da colonne. Di fronte a voi, in fondo alla sala, Su un altare in cima a una gradinata c’è un altro simulacro dorato della Dea.
È una donna in grandezza naturale, dalla testa di gatto, che porta un sistro decorato con gattini d’oro. Indossa un abito lungo a guaina e una collana, ma i suoi piedi sono nudi.
La sala risuona di musica vivace, suonata da un gruppo di sacerdotesse con flauti, tamburi e sonagli. Altri sacerdoti e sacerdotesse danzano sinuosamente al ritmo della musica, mischiati a gatti che giocano fra loro e con loro.

Il pavimento è coperto di petali che sprigionano una ricca fragranza. Vi avvicinate ai piedi della statua della dea e la guardate.
Visualizzate che – gradualmente – la statua si sta animando. Gli occhi diventano vivi e – lentamente – il rigido oro si trasforma in un morbido mantello di pelliccia dorata e in pelle vellutata e fresca.
Osservate la dea scendere le scale, leggera e felina, e venire verso di voi mentre vi osserva con i suoi occhi pieni di benevolenza e di pace. Bastet può vede la vostra anima e voi la sua: vi riconoscete…


Fonte

Tina