È soltanto un Pokémon con le armi o è un qualcosa di più? Vieni a parlarne su Award & Oscar!

Mondi dei Misteri

Leggende e racconti

  • Messaggi
  • OFFLINE
    Gabriel-1
    Post: 14.740
    Post: 6.387
    Registrato il: 21/07/2008
    Registrato il: 08/11/2008
    Sesso: Maschile
    Merlino
    Utente Gold
    00 24/11/2009 18:21

    Leggende di Natale


    Il Natale con le sue antiche tradizioni ci ha tramandato e ci tramanda tutt'ora leggende e storie in grado di affascinare genitori e bambini. L'affascinante personaggio di babbo Natale, della Befana, la nascita di Gesù, sono tutte tematiche oggetto di tradizioni, leggende e racconti popolari di Natale, spesso legati alla natura e al ciclo della vita.

    La leggenda delle Campane di Natale
    Il Presepe
    Le leggende della Befana e Babushka
    Il bastoncino di zucchero
    Le leggende dell'albero di Natale
    La leggenda dell'Agrifoglio
    La leggenda del Pettirosso.
    La leggenda delle Palle di Natale
    La leggenda delle Ghirlande


    [SM=x2039724]

    Leggende di Natale:

    La leggenda delle Campane di Natale

    I pastori si affollarono a Betlemme mentre viaggiavano per incontrare il neonato re. Un piccolo bimbo cieco sedeva sul lato della strada maestra e, sentendo l'annuncio degli angeli, pregò i passanti di condurlo da Gesù Bambino. Nessuno aveva tempo per lui.
    Quando la folla fu passata e le strade tornarono silenziose, il bimbo udì in lontananza il lieve rintocco di una campana da bestiame. Pensò "Forse quella mucca si trova proprio nella stalla dove è nato Gesù bambino!" e seguì la campana fino alla stalla ove la mucca portò il bimbo cieco fino alla mangiatoita dove giaceva il neonato Gesù.

    Storia di Natale: Il Presepe. Il primo vero presepe della storia fu creato nella chiesa di Santa Maria Maggiore, a Roma. Questa usanza divenne così popolare che presto tante altre chiese vi aderirono. Ognuna creava un presepio particolare ed unico. Le scene della natività erano spesso ornate con oro, argento, gioielli e pietre preziose.

    Anche se molto popolare tra le classi più ricche, questa opulenza era quanto di più distante dal significato della nascita di Gesù.

    Dobbiamo il "nostro" presepe attuale a San Francesco d'Assisi, che nel 1224 decise di creare la prima Natività come era veramente descritta nella Bibbia. Il presepe che San Francesco creò nel paese di Greccio, era fatto di figure intagliate, paglia e animali veri.
    Il messaggio era diretto, e poteva essere capito e recepito da tutti, ricchi e poveri.
    La popolarità del presepe di San Francesco crebbe fino ad espandersi in tutto il mondo.
    In Francia si chiama Crèche, in Germania Krippe, in Spagna e America Latina si chiama Nacimiento, nella Repubblica Ceca si dice Jeslicky, in Brasile si dice Pesebre, e in Costa Rica si dice Portal.


    Storie di Natale: Le leggende della Befana e Babushka
    La leggenda narra di una vecchia signora (la Befana in Italia e Babushka in Russia) che si rifiutò di uscire nella notte fredda con i pastori per andare a far visita al bambino Gesù.
    Al mattino, preparò un cesto di doni per il Bambinello e andò a far visita nella stalla, ma la trovò vuota.

    Da quel giorno ha viaggiato per il mondo, guardando ogni bimbo in faccia per trovare Gesù Bambino.
    A Natale lascia doni per ciascun bimbo buono sempre sperando che uno di loro sia Gesù.

    Storie di Natale: Il bastoncino di zucchero Il bastoncino di zucchero è stato a lungo un simbolo del Natale, con il suo gusto di menta.
    Perché i bastoncini di zucchero sono bianchi a strisce rosse? La tradizione vuole che fossero inventati da un dolciaio che aveva intenzione di creare un dolce che ricordasse Gesù alle persone. Ecco cosa rappresenta il bastoncino di zucchero:
    E' fatto di caramello solido perché Gesù è la solida roccia su cui sono costruite le nostre vite (Matt 16:18) (1Thess 5:24).
    Al caramello diede la forma di una "J" per Jesus (Gesù in inglese) (Atti 4:12), mentre per altri è la forma di un bastone da pastore, perché Gesù è il nostro pastore (Giovanni 10:11).
    I colori sono stati scelti anche per rappresentare l'importanza di Gesù: il bianco per la purezza e l'assenza di peccato in Gesù (Heb 4:15) , e la larga striscia rossa rappresenta il sangue di Cristo versato per i peccati del mondo (Giovanni 19:34-35). Le tre strisce rosse sottili rappresentano le strisce lasciate dalle frustate del soldato romano (Isaia 53:5).

    Il sapore del bastoncino è di menta piperita che è simile all'issopo, pianta aromatica della famiglia della menta usato nel Vecchio Testamento per purificare e sacrificare. Gesù è il puro agnello di Dio venuto a sacrificarsi per i peccati del mondo.

    Molte leggende narrano che l'abete è uno degli alberi dal giardino dell'Eden.
    Una narra che l'abete è l'albero della Vita le cui foglie si avvizzirono ad aghi quando Eva colse il frutto proibito e non fiorì più fino alla notte in cui nacque Gesù Bambino.

    Un'altra leggenda narra che Adamo portò un ramoscello dell'albero del bene e del male con lui dall'Eden. Questo ramoscello più tardi divenne l'abete che fu usato per l'albero di Natale e per la Santa Croce.

    Leggende di Natale: Le leggende dell'albero di Natale
    Molte leggende narrano che l'abete è uno degli alberi dal giardino dell'Eden.
    Una narra che l'abete è l'albero della Vita le cui foglie si avvizzirono ad aghi quando Eva colse il frutto proibito e non fiorì più fino alla notte in cui nacque Gesù Bambino.

    Un'altra leggenda narra che Adamo portò un ramoscello dell'albero del bene e del male con lui dall'Eden. Questo ramoscello più tardi divenne l'abete che fu usato per l'albero di Natale e per la Santa Croce.

    Letteratura di Natale.
    Tema Natale: L'Agrifoglio.
    Brano di Gina Marzetti Noventa
    Il pastorello si sveglia all'improvviso. In cielo v'è una luce nuova: una luce mai vista a quell'ora. Il giovane pastore si spaventa, lascia l'ovile, attraversa il bosco: è nel campo aperto, sotto una bellissima volta celeste. Dall'alto giunge il canto soave degli Angeli.

    - Tanta pace non può venire che di lassù - pensa il pastorello, e sorride tranquillizzato.
    Le pecorine, a sua insaputa, l'hanno seguito e lo guardano stupite.
    Ecco sopraggiungere molta gente e tutti, a passi affrettati, si dirigono verso una grotta.
    - Dove andate? - chiede il pastorello.
    - Non lo sai? - risponde, per tutti, una giovane donna. - È nato il figlio di Dio: è sceso quaggiù per aprirci le porte del Paradiso.
    Il pastorello si unisce alla comitiva: anch'egli vuole vedere il Figlio di Dio. A un tratto, si sente turbato: tutti recano un dono, soltanto lui non ha nulla da portare a Gesù. Triste e sconvolto, ritorna alle sue pecore. Non ha nulla; nemmeno un fiore; che cosa si può donare quando si così poveri?
    Il ragazzo non sa che il dono più gradito a Gesù è il suo piccolo cuore buono.
    Ahi! Tanti spini gli pungono i piedi nudi. Allora il pastorello si ferma, guarda in terra ed esclama meravigliato: - Oh, un arbusto ancor verde!
    È una pianta di agrifoglio, dalle foglie lucide e spinose.

    Il coro di Angeli sembra avvicinarsi alla terra; c'è tanta festa attorno. Come si può resistere al desiderio di correre dal Santo Bambino anche se non si ha nulla da offrire?
    Ebbene, il pastorello andrà alla divina capanna; un ramo d'agrifoglio sarà il suo omaggio.
    Eccolo alla grotta. Si avvicina felice e confuso al bambino sorridente che sembra aspettarlo.
    Ma che cosa avviene? Le gocce di sangue delle sue mani, ferite dalle spine, si trasformano in rosse palline, che si posano sui verdi rami dell'arbusto che egli ha colto per Gesù.

    Al ritorno, un'altra sorpresa attende il pastorello: nel bosco, tra le lucenti foglie dell'agrifoglio, è tutto un rosseggiare di bacche vermiglie.
    Da quella notte di mistero, l'agrifoglio viene offerto, in segno di augurio, alle persone care.

    (Brano di Natale di G. Marzetti Noventa)






  • OFFLINE
    Gabriel-1
    Post: 14.740
    Post: 6.387
    Registrato il: 21/07/2008
    Registrato il: 08/11/2008
    Sesso: Maschile
    Merlino
    Utente Gold
    00 24/11/2009 18:22

    Storie di Natale: La leggenda del Pettirosso.
    Un piccolo uccellino marrone divideva la stalla a Betlemme con la Sacra famiglia.
    La notte, mentre la famiglia dormiva, notò che il fuoco si stava spegnendo.
    Così volò giù verso le braci e tenne il fuoco vivo con il movimento delle ali per tutta la notte, per tenere al caldo Gesù bambino.
    Al mattino, era stato premiato con un bel petto rosso brillante come simbolo del suo amore per il neonato re.

    Storie di Natale: La leggenda delle Palle di Natale
    A Betlemme c'era un artista di strada molto povero che non aveva nemmeno un dono per il Bambino Gesù così egli andò da Gesù e fece ciò che sapeva fare meglio, il giocoliere, e lo fece ridere.
    Questo è il perché ogni anno sull'albero di Natale appendiamo le Palle colorate - per ricordarci delle risate di Gesù Bambino.


    Storie di Natale: La leggenda delle Ghirlande
    Una vigilia di Natale, quando Gesù venne a benedire gli Alberi di Natale, notò che l'albero di una casa era coperto da ragnatele, tessute da strani ragni.
    Quando benedisse l'albero, Gesù trasformò le ragnatele in bellissime ghirlande d'oro e d'argento.
    Da allora noi le usiamo per decorare i nostri abeti a Natale.

  • OFFLINE
    Gabriel-1
    Post: 14.740
    Post: 6.387
    Registrato il: 21/07/2008
    Registrato il: 08/11/2008
    Sesso: Maschile
    Merlino
    Utente Gold
    00 24/11/2009 18:26

    Fiabe e Favole di Natale: Il racconto della Stella di NataleIn un piccolo villaggio messicano viveva una bambina di nome Altea, Giunse la notte di Natale e tutti andarono in chiesa con un piccolo dono per Gesù» Solo Altea rimase a casa perché non aveva nulla da donargli. All'improvviso apparve un angelo. «Perché sei così triste?» chiese alla bambina.

    "Perché non ho nulla da portare a Gesù!" rispose Altea. Allora l'angelo le disse: "Tu hai una cosa molto importante da donare a Gesù: il tuo amore. Raccogli le frasche che crescono ai bordi della strada e portale in chiesa. Vedrai, il tuo dono sarà il più bello di tutti."
    Altea fece come le aveva detto l'angelo e depose un mazzo di frasche davanti alPaltare. Mentre la bambina pregava le frasche si trasformarono in una pianta meravigliosa con foglie verdi e rosse: era nata la Stella di Natale.

    [SM=x2039724]
    Fiabe e Favole di Natale: L'uccellino di Natale
    Quando giunse l'inverno tutti gli uccellini del bosco partirono. Soltanto un piccolo uccellino decise di rimanere nel suo nido dentro un cespuglio di agrifoglio:
    voleva a tutti i costi attendere la nascita di Gesù per chiedergli qualcosa. L'inverno fu lungo e molto nevoso. Il povero uccellino era stremato dal freddo e dalla fame.

    Finalmente arrivò la Notte di Natale. Quando lo uccellino fu dinnanzi al Bambino appena nato, disse : "Caro Gesù, vorrei che tu dicessi al vento invernale del bosco di non spogliare l'agrifoglio. Così potrei restare nel mio nido I e attendere la nuova primavera".

    Gesù sorrise, poi chiamò un angelo e gli ordinò di esaudire il desiderio di quell'uccellino. Da allora, l'agrifoglio conserva le sue verdi foglie anche d'inverno. E per riconoscerlo dalle altre piante, l'angelo vi pose , delle piccole bacche rosse e lucide.
    [Modificato da Gabriel-1 24/11/2009 18:27]