00 24/01/2019 17:30

Ed ora, grazie al web, scopriamo qualcosa in più su questo brano...

Bohemian Rhapsody, tutto sul pezzo più famoso dei Queen

Si può raccontare in poche battute la storia di una canzone pilastro che dura quasi sei minuti? Forse no, ma si può provare a svelare alcuni dei suoi significati più oscuri, cominciando magari dal titolo, scelto tutt’altro che a caso. Ok, va bene, "La vera poesia è per l'ascoltatore", dice Freddie Mercury in Bohemian Rhapsody (il film in questo caso) e Brian May rincara la dose “Spiegare ogni cosa rovina il mistero". A scuola però ci hanno cresciuto a pane e parafrasi, quindi siamo tutti vaccinati.

Bohemian
"L'amore è un bambino bohémien", cantava la Callas nella Carmen di Bizet. E Bryan Singer nel film fa scegliere a Freddie proprio quell'aria per presentare al manager dell'epoca A Night at the Opera (disco da cui è tratto il pezzo). Bohémien, che deriva dalla bohème francese, è sinonimo di spirito libero e anticonformista. Proprio come l'anima della band e di Mercury innanzitutto.

Rhapsody
Il termine rapsodia ha radici piuttosto profonde, stiamo parlando dell'antica Grecia (V secolo a.C.). Per farla breve, il rapsòdo era colui che cantava e recitava storie in pubblico, cucendo insieme elementi e metriche diverse. In musica la parola definisce un tipo di componimento strumentale libero e multiforme, che racchiude in sé armonie e ritmi differenti. Si pensi per esempio alla Rapsodia Ungherese di Liszt o alla più "pop" Rapsodia in blu di Gershwin, che Woody Allen in Manhattan (1979) ha usato per fare la serenata alla sua New York.

Detto questo, è praticamente impossibile non rilevare in Bohemian Rhapsody le caratteristiche di cui sopra.

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