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Perché ci sono altre date?
Se queste superstizioni persistono, a volte senza ricordare le loro origini, tendono anche a mescolarsi con altre credenze. Nel XVIII secolo, ad esempio, era consuetudine rimuovere le decorazioni alla vigilia della Candelora, il 2 febbraio. Questa data corrisponde al viaggio di Gesù bambino verso il tempio di Gerusalemme per essere presentato. Corrisponde anche alla purificazione di sua madre, la Vergine Maria, che, 40 giorni dopo il parto (cioè 33 giorni dopo la circoncisione del figlio), doveva recarsi al tempio per questo rito. Questa nuova data segna la fine del viaggio di Cristo e, di conseguenza, della sua prima infanzia. Tutte le decorazioni che simboleggiano questi eventi devono quindi essere rimosse, in concomitanza con la fine della festa della Presentazione di Gesù al Tempio.

Se il senso della tradizione tende a perdersi nel tempo, anche in tempi più recenti è diventata consuetudine rimuovere tutte le decorazioni non appena arriva il 1° gennaio. D’altra parte, se mantenere lo spirito festivo nella vostra casa il più a lungo possibile è una priorità, ecco almeno alcuni argomenti per giustificare la loro presenza fino al 2 febbraio e godervi il vostro miglior tè invernale.



AD Italia

Tina


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