......
...
......
Questo forum non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001 Le foto e gli articoli presenti su questo forum sono stati in buona parte presi da Internet, e quindi valutati di pubblico dominio. Se i soggetti o gli autori fossero contrari alla pubblicazione di articoli o foto non avranno che da segnalarlo per provvedere prontamente alla rimozione. Grazie !
......
......
 
Pagina precedente | « 2 | Pagina successiva

Le origini di Halloween

Ultimo Aggiornamento: 27/10/2014 15:25
Autore
Stampa | Notifica email    
OFFLINE
Post: 165.796
Post: 132.743
Registrato il: 02/06/2006
Registrato il: 28/10/2008
Sesso: Femminile
Nevin
Utente Gold
27/10/2014 15:12


Il "dodekaemeron"

Nel loro libro Baldini e Bellosi mettono in evidenza come, nonostante il calendario liturgico avesse fissato la data della commemorazione dei defunti al 2 di novembre, nelle campagne il culto dei morti e i festeggiamenti per l'arrivo del nuovo ciclo annuale si estendevano in realtà in un arco di tempo che andava dal primo di novembre a quello che poi venne identificato con il giorno di San Martino.

Dodici giorni in cui, oltre ai cambiamenti climatici, si verificavano anche le scadenze dei fitti agrari, i rinnovi dei contratti di mezzadria e i traslochi rurali; dodici giorni che, oltre ai riti propiziatori di vario genere, venivano anche considerati ideali per varie pratiche di divinazione, come l'osservazione del fumo dei falò con cui si bruciavano le sterpaglie, o l'usanza di nascondere monetine nei dolci tipici, o la credenza che gli stessi defunti si riunissero intorno al desco per parlare del futuro della famiglia.

Continua...

Tina


OFFLINE
Post: 165.796
Post: 132.743
Registrato il: 02/06/2006
Registrato il: 28/10/2008
Sesso: Femminile
Nevin
Utente Gold
27/10/2014 15:14




In quest'arco di dodici giorni, insieme all'atmosfera raccolta e inquietante ispirata dal culto dei morti, si sovrapponeva anche quella più spensierata e carnevalesca dei festeggiamenti per il rinnovamento stagionale.
E in particolare nel giorno di San Martino, in molte regioni d'Italia si organizzavano nelle piazze giochi e scherzi di vario genere.
Il signor Mario racconta che in Piemonte, per la gente meno abbiente che non poteva permettersi un granaio, c'era l'usanza di raccogliere il granturco in una delle stanze della casa, in cui durante le serate di novembre le famiglie e gli amici si riunivano per sgranare le pannocchie, e dopo essersi raccontati qualche storia di paura, tutti bevevano vino novello e si scambiavano i pettegolezzi di paese, ridendo, scherzando e prendendosi in giro a vicenda.

Questo periodo di dodici giorni è definito "dodekaemeron", una sorta di sospensione magica del tempo che, nelle tradizioni delle antiche civiltà rurali, si ritrovava ogni volta che si verificava una svolta nel ciclo annuale, e che ha lasciato il suo segno inequivocabile anche una volta affermatosi il calendario liturgico.

Continua...

Tina


OFFLINE
Post: 165.796
Post: 132.743
Registrato il: 02/06/2006
Registrato il: 28/10/2008
Sesso: Femminile
Nevin
Utente Gold
27/10/2014 15:18


Le questue

Le questue rituali, comuni a molte altre festività, erano un'altra delle peculiarità della notte di Ognissanti.

Gli autori del libro le distinguono in questue attive, dove i bambini e i poveri, in qualità di rappresentanti dei defunti, facevano il giro delle case del villaggio per chiedere pane, fave e legumi bolliti o piatti di minestra, e questue passive in cui i generi alimentari venivano lasciati, sempre per onorare i defunti, come offerta in qualche luogo pubblico o di passaggio.

Ancora la signora Costanza mi raccontava che lei e i suoi amichetti andavano in giro per i rioni, a bussare di casa in casa gridando "Ai Morti! Ai Morti!", e qualcuno offriva loro mandarini, papassini e castagne bollite, qualcun altro invece gettava in testa ai piccoli visitatori dei catini d'acqua fredda.

Una mia amica di origine siciliana mi ha detto che invece dalle sue parti la sera di Ognissanti è usanza lasciare in un angolino della casa le scarpe vecchie dei bambini, per poi fargliene trovare un paio nuovo la mattina seguente, pieno di dolciumi e caramelle, che rappresentano un omaggio da parte dei defunti.

Anche nel libro c'è un riferimento a questa usanza, una sorta di questua passiva presente non solo in Sicilia, ma anche in altre parti del Sud Italia. Secondo la tradizione, gli Antenati premierebbero così i bambini che si sono comportati bene, e questo simboleggia l'atteggiamento protettivo che essi hanno nei confronti dei più piccoli.

Continua...

Tina


OFFLINE
Post: 165.796
Post: 132.743
Registrato il: 02/06/2006
Registrato il: 28/10/2008
Sesso: Femminile
Nevin
Utente Gold
27/10/2014 15:21


I cibi tradizionali



Gli autori si soffermano anche ad analizzare la simbologia dei cibi tipici della tradizione nostrana (le fave e i ceci bolliti sono considerati il "cibo dei morti" per eccellenza) e dei dolciumi, che con i loro nomi particolari, come gli "ossi di morto" in Romagna (qui a Borgomanero si chiamano "ossa da mordere", mia mamma me li comprava sempre quand'ero bambina), sono densi di significato simbolico: mangiare in senso figurato una parte anatomica del defunto significa entrare in comunione con le potenti divinità manistiche che esso rappresenta, e nello stesso tempo riportarlo in vita attraverso il proprio corpo.

L'Halloween importato dall'America degli ultimi dieci-vent'anni, invece, non ha dolci tipici, se non quelli anonimi di produzione industriale.

Continua...

Tina


OFFLINE
Post: 165.796
Post: 132.743
Registrato il: 02/06/2006
Registrato il: 28/10/2008
Sesso: Femminile
Nevin
Utente Gold
27/10/2014 15:25


Nella prima parte del loro meraviglioso libro-viaggio Baldini e Bellosi approfondiscono dal punto di vista antropologico tutti gli aspetti di questi dodici giorni speciali, mentre nella seconda parte ci portano a conoscere tutte le tradizioni nostrane esplorandole regione per regione, fra usanze tipiche, storie, leggende, da quelle tipicamente montane a quelle di mare, in un excursus davvero appassionante fra racconti di paura e rimembranze di una festa che in realtà ci appartiene da millenni...
E' strano però: qualche giorno fa, quando vidi che l'anziana proprietaria del negozietto di via Sant'Antonio (la frazione di Fontaneto d'Agogna dove abito io) vendeva marschmallows a forma di zucca e dolcetti a forma di fantasma, le chiesi se ricordasse come una festività simile ad Halloween già esistesse dalle nostre parti, tanto tempo prima. Lei mi rispose:"Ah, no! Questa festa è venuta di moda solo ultimamente... io prima non ne ho mai sentito parlare."
Forse ha risposto così perchè Halloween è diventata talmente irriconoscibile rispetto alle antiche tradizioni italiane, che a prima vista è ormai impossibile identificarla con esse e riconoscervi le nostre radici...



Fonte

Tina


Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | « 2 | Pagina successiva
Nuova Discussione
 | 
Rispondi
Cerca nel forum
Tag cloud   [vedi tutti]


Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 22:37. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com
.....
FORUM AMICI E ADOTTINI


.... Web stats powered by www.webstat.ms