Origini della Befana tra Paganesimo e Cristianesimo
Di origini decisamente pagane è invece la tradizione legata alla Befana, la cui storia si usa ricollegare al racconto fantastico per cui nella notte volavano sui campi appena seminati figure femminili pronte a propiziare il raccolto.
Furono gli antichi Romani ad ereditare alcuni riti propiziatori pagani legati ai cicli stagionali e associandoli al calendario romano. La dodicesima notte dopo il solstizio invernale essi celebravano la morte e la rinascita della natura attraverso Madre Natura e si credeva che proprio in quelle dodici notti delle figure femminili volassero sui campi coltivati, al fine di ingraziarsi la fertilità dei futuri raccolti.
Alcuni identificarono la figura femminile con Diana, dea lunare della cacciagione e della vegetazione, altri a divinità minori come “Sàtia” (dea della sazietà), o “Abùndia” (dea dell’abbondanza).
Altre credenze collegano la Befana a un’antica festa romana, che si svolgeva in inverno in onore di Giano e Strenia (da cui deriverebbe anche il termine “strenna”) e durante la quale ci si scambiavano doni. Altre ancora fanno risalire la Befana ad alcune figure importate della mitologia germanica, come Holda e Berchta, sempre come una personificazione femminile della natura invernale.
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