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Quando è il momento di smontare l’albero di Natale? Ecco la data ufficiale per evitare la sfortuna
Gli alberi di Natale vengono montati sempre più presto, ma c’è ancora una data precisa in cui devono essere tolti, altrimenti si rischiano guai seri.
di Clément Bellanger
Le tradizioni che circondano il Natale sono molte, alcune delle quali contraddittorie, ma le decorazioni sono sempre state una parte centrale della celebrazione. È noto che l’albero di Natale è entrato nelle case in seguito all’importazione di un’usanza nordica nella casa della famiglia reale inglese, ma gradualmente è arrivato a sostituire simbolicamente altri ornamenti già consolidati, come il presepe. Le decorazioni natalizie hanno fatto molta strada, ma nella tradizione cristiana è consuetudine decorare la casa con elementi naturali come il vischio, i rami di agrifoglio o l’edera.
James Roberts, L'albero di Natale della Regina Vittoria, 1850
Proprio come i rami dell’abete si seccano, tutti questi elementi perdono gradualmente la loro bellezza una volta terminata la stagione delle feste. Ma quando si toglie l’albero di Natale? La tradizione vuole che tutte le decorazioni vengano rimosse la dodicesima notte dopo il 25 dicembre, tra il 5 e il 6 gennaio. Questa data corrisponde al viaggio dei Re Magi, che arrivarono solo 12 giorni dopo il giorno di Natale per portare i loro doni di oro, incenso e mirra. Le luci decorative servivano quindi come guida per i Re Magi mentre si dirigevano verso le case per portare i loro doni. Rimuoverle prima di questa data segnerebbe quindi la fine prematura del loro viaggio.
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Perché rimuovere prematuramente le decorazioni natalizie porta sfortuna?
Secondo antiche tradizioni risalenti al IV secolo, decorare la casa con elementi naturali come il vischio o l’agrifoglio era una pratica comune, e per una buona ragione. Si credeva comunemente che gli spiriti vivessero all’interno di questi elementi e che accoglierli in casa durante l’inverno offrisse loro calore e protezione. Era quindi un dono agli spiriti della natura offrire loro una casa. Il problema era che questi spiriti dovevano tornare alla terra da cui provenivano una volta terminate le feste. Se all’Epifania erano ancora presenti all’interno della dimora, lo spirito non aveva un posto dove fuggire e scompariva.
La sua scomparsa impediva alla natura di fiorire l’anno successivo e, di conseguenza, i raccolti soffrivano, portando con sé la loro parte di carestia. Era quindi essenziale disfarsi delle decorazioni nella notte tra il 5 e il 6 gennaio, abbastanza tardi per guidare i Magi e abbastanza presto per non oscurare l’Epifania e riportare gli spiriti sulla terra. Ecco quindi quando si toglie l’albero di Natale.
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![]() 01/01/2024 23:21 | |
Perché ci sono altre date?
Se queste superstizioni persistono, a volte senza ricordare le loro origini, tendono anche a mescolarsi con altre credenze. Nel XVIII secolo, ad esempio, era consuetudine rimuovere le decorazioni alla vigilia della Candelora, il 2 febbraio. Questa data corrisponde al viaggio di Gesù bambino verso il tempio di Gerusalemme per essere presentato. Corrisponde anche alla purificazione di sua madre, la Vergine Maria, che, 40 giorni dopo il parto (cioè 33 giorni dopo la circoncisione del figlio), doveva recarsi al tempio per questo rito. Questa nuova data segna la fine del viaggio di Cristo e, di conseguenza, della sua prima infanzia. Tutte le decorazioni che simboleggiano questi eventi devono quindi essere rimosse, in concomitanza con la fine della festa della Presentazione di Gesù al Tempio.
Se il senso della tradizione tende a perdersi nel tempo, anche in tempi più recenti è diventata consuetudine rimuovere tutte le decorazioni non appena arriva il 1° gennaio. D’altra parte, se mantenere lo spirito festivo nella vostra casa il più a lungo possibile è una priorità, ecco almeno alcuni argomenti per giustificare la loro presenza fino al 2 febbraio e godervi il vostro miglior tè invernale.
AD Italia
Tina
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