La confessione della bisessualità
L’artista, infatti, qualche tempo dopo, sceglie di vivere liberamente la propria sessualità, cominciando a frequentare anche gli uomini. Confessa alla fidanzata la sua bisessualità («Non credo tu sia bisessuale, penso che tu sia gay», gli risponde lei), i due si lasciano ma non si perdono di vista. Anzi: il loro rapporto durerà fino alla morte del cantante, nel 1991.
I due non sono già più fidanzati quando lui compone per lei, nel 1975, la ballata Love of My Life, ovvero “Amore della mia vita”. Perché la donna, da fidanzata, è diventata una compagna di vita, una confidente, un faro nell’esistenza travagliata di Mercury. Tanto che Mary Austin ha definito la loro relazione comunque «come un matrimonio, in salute e in malattia».
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