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La lunga strada dei ragazzi di Dublino - U2

Ultimo Aggiornamento: 28/09/2011 16:12
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Nevin
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08/09/2011 18:49


"Mio padre era proprio una vecchia scarpa irlandese, di Dublino, parte Nord.
Era molto cinico sul mondo, sulla gente. Ma al tempo stesso carismatico e divertente.
Lui mi diceva di non sognare: "A sognare - diceva- si resta delusi".
Questo era il consiglio che mi dava.
Non lo diceva a parole, ma lo pensava.
Sarà una ricetta per megalomani, o per gente con grandi idee, ma la mia idea è quella di sognare e realizzare quel sogno."
- BONO


[SM=x2662591]



Un pezzo di carta, una bacheca, quattro puntine da disegno: è quanto basta per far nascere una leggenda.
Quando il quindicenne Larry Mullen, studente della Mount Temple Comprehensive Hight School di Dublino, nell'ottobre del 1976 affligge un annuncio alla ricerca di compagni per formare una band, neanche il più visionario degli ottimisti può lontanamente intravedere in quel gesto spontaneo, il futuro del più importante e celebrato gruppo europeo dai tempi dei Beatles.
L'assetto della formazione che nacque in quei giorni sarebbe rimasto invariato fino ai giorni nostri, caso più unico che raro nella storia della musica pop.
Le biografie dei gruppi di maggior successo e di più lunga militanza degli ultimi quarant'anni sono piene di piccole e grandi crepe - dai Rolling Stones ai R.E.M. - e non ce n'è uno che possa dire di aver mantenuto la stessa faccia per più di due decenni.
Gli U2 nascono con i volti imberbi di Larry Mullen, Adam Clayton, The Edge e Bono Vox (in ordine di apparizione) e approdano al nuovo millennio nel pieno fulgore della propria vicenda artistica, con quelle stesse fattezze, solo appena increspate dagli anni.

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Tina

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Nevin
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08/09/2011 18:50




Larry (Lawrence) Mullen era nato a Dublino da genitori dublinesi il 31 ottobre 1961.
Anche suo padre, carrettiere di provata fede cattolica, si chiamava Lawrence, e così il biondino dai capelli lunghi fu per tutti Larry Jr.
Aveva un ottimo rapporto con sua madre Maureen, ma fu la sorella maggiore Cecilia a regalargli la prima batteria (usata: 17 sterline, il prezzo), quando aveva 12 anni e si era già impratichito prendendo lezioni su uno strumento non suo.
Un'altra sorella, Mary, sarebbe morta nel 1970, a soli sei anni.
Cresciuto ascoltando tutta la musica che passava nella sua scuola, ma soprattutto il glam-rock inglese e il rock'n'roll delle origini, il quindicenne timido e riservato si era fatto le ossa nella banda dell'ufficio postale, girando tutta l'Irlanda con gente più grande e più esperta di lui.
Per quanto avesse vissuto giorni felici con la banda, la vocazione rock cominciò a bruciargli dentro e ad infondergli coraggio.
Fu così che decise di affidare alla roulette del caso la sua prima ambizione seria di formare una band.
All'annuncio che espose sul muro della Mount Temple School non risposero frotte di aspiranti star, e per lunghi giorni nessuno gli battè sulla spalla.
Alla fine, fu lui a fare il primo passo verso un tipo alto e diverso da tutti gli altri...

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Tina



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Nevin
Utente Gold
08/09/2011 18:52




Adam Clayton era lo "strano" della scuola, portava i capelli colorati ed era sempre abbigliato in modo stravagante: pellicce, caffettani, camicie sgargianti, copricapi arabi.
Era stato in Pakistan per un mese, ospite di un suo amico d'infanzia, e gli piaceva darlo a vedere.
Nel 1991 sarebbe stato ritratto nudo da Anton corbijn sul retro della copertina di "Achtung Baby", ma all'epoca era soltanto un ragazzo annoiato dall'ambiente scolastico che era costretto a frequentare suo malgrado.
Era nato un anno e mezzo prima di Larry, il 13 marzo 1960, a Chinnor, nell'Oxfordshire, ma ormai dal 1965 viveva nei pessi di Dublino con i suoi: padre pilota della Royal Air Force e madre hostess, oltre alla sorella Sindy e al fratello Sebastian.
A differenza di Larry, che sapeva controllare i suoi gesti pur non eccellendo nei voti, il rendimento scolastico di Adam era un disastro: l'atteggiamento insolente e poco rispettoso della forma era la diretta conseguenza del suo assoluto disinteresse per le lezioni e perle partite di cricket del doposcuola.
Vegetava alla Mount Temple, ma da grande voleva fare l'attore.
Si trascinava per i corridoi del liceo come un hippy fuori tempo massimo, quando già si udiva il crepitio del punk, e pareva capitato lì da un altro pianeta.
Fu la singolarità del personaggio ad attirare l'attenzione di Larry, il quale non si sa bene come aveva saputo che Adam suonava il basso e addirittura ne possedeva uno, che aveva usato con la Max Quad Band.
Con lui alla batteria sarebbero stati una coppia perfetta, si dissero, riproponendosi un giorno o l'altro di "farsi uno squillo".
Annuncio a parte, i muri della Mount Temple avevano fatto rimbalzare la notizia che Larry Mullen stava formando una band.
Non c'era più bisogno di piazzarsi sotto la bacheca, le voci giungevano dappertutto...

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Nevin
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08/09/2011 18:53




Una arrivò fino a Dave Evans, un chitarrista nato a Londra da genitori gallesi (presbiteriano il padre, ingegnere, battista la madre,insegnate) e stabilitosi a Dublino l'anno dopo essere venuto al mondo, l'8 agosto 1961, due anni dopo suo fratello Dick e due prima di sua sorella Jill: "una famiglia modesta, ospitale, popolare tra i vicini".
Nonostante avesse avuto un'infanzia serena e sicura, Dave era un ragazzino piuttosto introverso e impacciato, benchè dotato di acuta intelligenza e spiccato senso dell'umorismo.
Fu propio per risolvere le sue difficoltose manovre di socializzazione che accettò l'invito di Larry a partecipare alla prima prova della nuova band, che si sarebbe tenuta a casa dei Mullen.
Dave portò cn sè suo fratello Dick, che sapeva armeggiare con le chitarre, e quando i due arrivarono sul posto...

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Tina


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08/09/2011 18:54




... vi trovarono Paul Hewson, un tipetto che si era fatto notare a scuola per certe pose punk (una catena gli solcava il viso dal naso all'orecchio) e per la lingua veloce.
Paul era anche lui, come Larry, un dublinese fatto e finito, ma a differenza del nuovo compagno, la famiglia da cui proveniva non era affatto unita quanto ad appartenenza religiosa: suo padre Bobby, impiegato delle poste, era un cattolico convinto na non integralista, non tanto, almeno da rinunciare a mettere su famiglia con una protestante, Iris Rankin, "la deliziosa Iris" a detta di tutti, casalinga gentile ma ferma.
Nato al Rotunda Hospital di Dublino il 10 maggio 1960, irrequieto, di spirito ribelle, sicuro di sè all'apparenza ma in realtà tormentato da forti contrasti interiori, retaggio dell'attrito religioso su cui era fondata la sua famiglia (che comprendeva anche il fratello maggiore Norman) e ancor di più della sofferenza patita per la scomparsa dell'amata madre, sua "alleata e protettrice" morts nel 1974, per il momento Paul aveva dell'artista solo l'istinto e la scaltrezza.
Ingannò Larry allorchè gli disse di saper suonare la chitarra, quando invece avrebbe appena potuto strimpellarla, e di cavarsela anche con la voce.
Alla prima riunione di casa Mullen, l'organizzatore dell'incontro si ritrovò così ad essere l'unico non-chitarrista della band.
E di chitarristi o presunti tali ce n'erano fin troppi (due o tre ragazzi presenti all'appuntamento furono subito scartati e chissà dove sono o cosa fanno oggi).
In compenso, Larry era il solo a saper davvero suonare uno strumento e ad avere una qualche esperienza in materia.
Dei fratelli Evans, Dave pareva il più dotato.
Ad Adam andava a genio l'idea di diventare il bassista del gruppo, mentre tutto ciò che Paul poteva offrire era una gran parlantina, unita ad un'impulsiva voglia di fare e a manifeste qualità di intrattenitore.
Lo stesso Mullen ricorderà, anni dopo, di essersi sentito il leader della neonata band per soli cinque minuti; dopodichè il comando delle operazioni era passato nella mani di Hewsons.
Con lui al microfono, "davanti" al resto dei componenti, l'assetto era stabilito e la band era pronta ad uscire allo scoperto.

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Nevin
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28/09/2011 16:12


Per familiarizzare l'uno con l'altro - non ancora amici,ma semplici conoscenti -e tutti insieme con la musica, oltre che con l'idea di far parte di una band, non poteva esserci modo migliore che imbastire un repertorio fatto di cover: i cinque estrassero un pugno di canzoni a presa rapida dai repertori di Rolling Stones e who, con qualche puntata nei juke-box più recenti, affollati di Peter Frampton, Sweet e David Bowie.
I Sex Pistols avevano già dato alle stampe Anarchy In The UK, ma l'esplosione del punk proiettava a Dublino appena un'eco in avanscoperta.
Era più facile e immediato rifarsi al pop, al soul o all'ancora fresca Patti Smith, il cui disco d'esordio, Horses, era stato il primo album acquistato da Paul, per sua stessa ammissione.
Il gruppo suonava grezzo e spontaneo, traendo dagli amplificatori quel tipico ronzio elettrico comunemente definito "feedback".
E fu proprio Feedback l'intestazione che i cinque scelsero per le prime uscite pubbliche, dopo alcuni mesi di rodaggio in una sala prove ottenuta per gentile concessione dalla scuola.
Chiunque può farlo", era l'incitamento de punk, che nel suo estremo nichilismo spazzava via tutto il rock del passato, ritenendolo sprezzantemente "una colossale fregatura".
Nella confusa eccitazione dell'inizio, i Feedback non avevano le idee tanto schierate: perloro (quantomeno per un paio di loro, Paul e Larry) Elvis, al tempo ancora in vita, restava un esempio della più grande e pura gloria del rock.



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