10 ortaggi da comprare una sola volta e coltivare per sempre

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
Pagine: [1], 2
ariel.46
00martedì 3 marzo 2015 14:58

10 ortaggi da comprare una sola volta e coltivare per sempre




Coltivare a partire dagli scarti. Ecco un'ottima idea per avere a disposizione nuovi ortaggi praticamente a costo zero. Vi basterà conservare le parti di scarto adatte di lattuga, cipolle e porri, oppure alcune foglie di basilico, o ancora la base di un gambo di sedano per dare inizio al vostro orto, anche in vaso, in modo semplice e conveniente, come insegna la permacultura.
Ecco alcuni esperimenti da provare subito.

Continua...

Tina

ariel.46
00martedì 3 marzo 2015 15:06

1) Lattuga

Dopo aver acquistato un cespo di lattuga, potrete provare a coltivarlo a partire dagli scarti. Dovrete tenere da parte il fondo del cespo, posizionarlo in una ciotola con acqua vicino alla finestra per 15 giorni. Dopo l'inizio dello sviluppo del cespo, potrete trasferire la nuova lattuga in vaso o nell'orto, dove proseguirà la sua crescita.



Lattuga: come coltivarla senza semi, a partire dagli scarti
Coltivare la lattuga a partire dai semi è piuttosto semplice, ma come possiamo fare se non li abbiamo a disposizione? Potremmo aver acquistato un bel cespo di lattuga, oppure averlo raccolto direttamente dall'orto. La propagazione della lattuga può avvenire non soltanto grazie ai semi, ma anche a partire dagli scarti di un normale cespo.

Iniziate così il vostro esperimento. Prima di tutto, eliminate dal vostro cespo di lattuga le foglie più esterne e più grandi. Quindi, utilizzando un coltello, rimuovete la parte inferiore del cespo di lattuga praticando un taglio netto a circa 3 centimetri di distanza dal fondo.
Avrete così ottenuto la base del vostro cespo di lattuga. Mettete da parte le foglie per preparare una buona insalata ed apprestatevi ad ottenere della nuova lattuga fresca proprio a partire dal fondo del cespo, senza dover ricorrere alla semina.

Continua...

Tina

ariel.46
00martedì 3 marzo 2015 15:08

A questo punto non vi resta che procurarvi una scodella o una ciotola che possa contenere la base della lattuga. Dovrete versare al suo interno dell'acqua, in modo che il fondo del cespo possa essere immerso per circa un centimetro. Quindi non vi resta che inserire nella ciotola con l'acqua la base del cespo di lattuga, che normalmente avreste considerato una parte di scarto.
Posizionate la ciotola vicino ad una finestra, all'interno della casa. Sarà così esposta alla luce ma non ai raggi solari diretti. Etichettate la ciotola con la data dell'inizio dell'esperimento e ricordate di sostituire l'acqua una volta al giorno. Quando saranno trascorsi 15 giorni, potrete già osservare un buon sviluppo del cespo. Si saranno formate le foglie del cuore centrale della lattuga e le prime radici.

Dovrete rimuovere le foglie più esterne senza rovinare le radici. Quindi sarete pronti per trapiantare la lattuga in un normale vaso rotondo, che riempirete con un mix di hummus e torba. Interrate ad una profondità di circa due dita e riempite bene il vaso con il terriccio.
Subito dopo il trasferimento in vaso, innaffiate abbondantemente la vostra lattuga. Se lo avete a disposizione, arricchite il terriccio con un fertilizzante liquido naturale. Esponete al sole la lattuga che crescerà in modo graduale. Sarà semplicissimo coltivarla in vaso sul balcone e coinvolgere anche i bambini nell'esperimento. Quando avrete raccolto il vostro primo nuovo cespo di lattuga, potrete ricominciare l'esperimento da capo. Risparmierete sull'acquisto dei semi e avrete sempre a disposizione della lattuga fresca.

Fonte

Tina

ariel.46
00martedì 3 marzo 2015 15:15

2) Cipollotti

Ecco una fantastica idea per coltivare i cipollotti in un barattolo, a partire dagli scarti. Il tutto è molto semplice. E' sufficiente conservare i gambi dei cipollotti, posizionarli in un vaso con dell'acqua e attendere che ricrescano. Così avrete a disposizione dei cipollotti sempre nuovi a costo zero.



Tina

ariel.46
00martedì 3 marzo 2015 15:18

3) Sedano

Un altro ortaggio molto utilizzato in cucina che è possibile coltivare a partire dagli scarti è il sedano. Il sedano è in grado di ricrescere facilmente dal proprio gambo. Vi basterà conservare la base di un gambo di sedano, anziché scartarla. Quindi dovrete posizionarlo in un piattino con dell'acqua e attendere l'inizio dello sviluppo del nuovo ortaggio prima di trasferirlo nel'orto.



Come coltivare il sedano in vaso partendo...dal gambo
Il sedano (Apium graviolens) è un ortaggio appartenente alla famiglia delle ombrellifere, comunemente utilizzato in cucina per la preparazione di minestre, zuppe, insalate e di numerosi piatti caldi e freddi. Il sedano può essere facilmente coltivato nel proprio orto, oppure semplicemente in vaso, non soltanto a partire dai semi, ma a partire da una delle parti solitamente considerate come di scarto: la base del suo gambo.

Così come è possibile coltivare cipolle partendo dalla conservazione della loro base o dagli ortaggi germogliati, una simile opzione è praticabile ance nel caso del sedano. Il sedano è infatti un ortaggio in grado di ricrescere facilmente dal proprio gambo, una volta che esso sia germogliato e che si siano formate nuove radici.
Se desiderate accingervi a compiere questo esperimento, ricordatevi di conservare la base di un gambo di sedano, anziché scartarla. Ciò vi permetterà di avere a disposizione del sedano a costo zero. Conservando e piantando più basi dei gambi il raccolto di sedano nell'orto potrà avvenire in maniera regolare e frequente.



Continua...

Tina

ariel.46
00martedì 3 marzo 2015 15:20

L'esperimento funziona anche con del sedano acquistato al supermercato, ma sarebbe assolutamente meglio avere a propria disposizione del sedano biologico proveniente direttamente dal mercato contadino o dall'orto di amici e conoscenti – dato che questo insospettabile ortaggio è stato considerato tra le maggiori vittime della presenza di residui di pesticidi. Poiché l'esperimento è molto semplice ed a costo zero, vale davvero la pena di mettersi all'opera.
Innanzitutto, con l'aiuto di un coltello, dovrete separare la base dal resto del gambi di sedano, calcolando uno spessore di circa 5 centimetri. La base deve essere collocata all'interno di un piatto fondo, che avrete colmato con dell'acqua. Noterete un'area centrale di colore giallo, che dovrete tenere sotto osservazione per verificare che spunti il primo germoglio.
Nella parte inferiore, invece, dovranno svilupparsi le radici. Dopo una settimana circa inizieranno a spuntare i primi germogli. Il sedano dovrà essere lasciato nel proprio piatto, sostituendo l'acqua di tanto in tanto, fino a tre settimane prima di procedere con il trapianto in vaso. Deve essere collocato in un luogo luminoso all'interno della casa. Può essere sistemato anche all'aperto, ma non sotto la luce diretta del sole.



Continua...

Tina

ariel.46
00martedì 3 marzo 2015 15:22

Nel caso in cui le temperature ancora non lo permettano, è possibile riparare il sedano dal freddo utilizzando una miniserra. I mesi primaverili ed i mesi autunnali sono il periodo più adatto per condurre l'esperimento all'aperto. Quando saranno già spuntate alcune foglie e si saranno formate le prime radici, potrete passare al trapianto in vaso, scegliendo del terriccio biologico a cui aggiungere preferibilmente del compost casalingo.
Il sedano non ama il sole eccessivo, le temperature eccessivamente elevate e la siccità. Innaffiate dunque la piantina regolarmente e controllate che la superficie del terreno risulti ogni giorno leggermente umida. Raccogliete il sedano poco alla volta, in modo da poter permettere alle nuove foglie e ai nuovi steli di ricrescere. Potrete posizionare il vostro vaso di sedano sul balcone o in una zona luminosa della casa, in assenza di un orto o di un giardino. Sarà una vera soddisfazione poter avere del sedano fresco sempre a vostra disposizione al momento del bisogno.



Fonte

Tina

ariel.46
00martedì 3 marzo 2015 15:28

4) Cipolle

Anche le cipolle sono molto semplici da coltivare a partire dagli scarti. Vi basterà conservare la base dalla cipolla, oppure il cuore centrale dell'ortaggio, quando inizia a germogliare e ad assumere una colorazione verde. Come nei casi precedenti, potrete riporre le parti di scarto prima in un piattino con dell'acqua, e poi direttamente nel terreno.



Cipolle: 5 modi per piantarle e coltivarle
Coltivare le cipolle può regalare grandi soddisfazioni, sia nel caso in cui abbiate la possibilità di avere a vostra disposizione un orto vero e proprio, sia nell'eventualità in cui desideriate provare a piantare delle cipolle in vaso, per il vostro orto sul balcone.

E' possibile piantare le cipolle tutto l'anno, ma è consigliabile farlo in primavera o al massimo fino a settembre per farle crescere più rigogliose ed evitare il rischio gelo.
A partire dalle parti di scarto o da una cipolla germogliata, è possibile iniziare la propria coltivazione senza dover acquistare sementi o bulbilli.



Continua...

Tina

ariel.46
00martedì 3 marzo 2015 15:31

Dalle parti di scarto

Avevate mai pensato di poter coltivare le cipolle a partire dagli scarti delle stesse? A questo proposito è necessario tenere da parte la porzione inferiore della cipolla, separandola con un coltello. Ciò permette di coltivare nuove cipolle senza dover mai acquistare semi o bulbilli.
Il fondo della cipolla dovrà essere lasciato essiccare all'aria aperta per quattro o cinque giorni. A questo punto potrà essere trasferito direttamente nell'orto, oppure in un vaso ricolmo di terriccio, semplicemente posandolo sulla superficie con il fondo rivolto verso la terra e ricoprendolo con uno strato di terreno di uno o due centimetri.



Quando si saranno formate le prime foglie, il fondo della cipolla andrà rimosso dal terreno, le diverse piantine che avranno iniziato a svilupparsi dovranno essere separate l'una dall'altra. E' infatti probabile che da un unico fondo di cipolla si sviluppi più di una sola piantina. Procedete con attenzione in modo da non rovinare le radici e piantate le piantine ben distanziate nell'orto o in vasi più grandi, in modo che le nuove cipolle possano svilupparsi.

Continua...

Tina

ariel.46
00martedì 3 marzo 2015 15:33

Dalle cipolle germogliate

Se le cipolle conservate in cantina o in dispensa hanno iniziato a sviluppare dei germogli, potreste pensare di utilizzarle per ottenere delle nuove piantine e di piantarle dunque in un vaso o nell'orto. Come procedere? E' necessario separare con l'aiuto di un coltello, ma con delicatezza, la parte interna della cipolla dalla parte restante dell'ortaggio. Otterrete dunque un piccolo bulbo pronto per essere piantato in vaso, con la parte verde germogliata rivolta verso l'alto, da lasciare fuoriuscire dal terreno, e la parte delle radici da interrare. I vasi dovranno essere disposti in una zona soleggiata ed innaffiati quando la superficie del terreno risulterà umida.



Continua...

Tina

ariel.46
00martedì 3 marzo 2015 15:35

Dalle cipolle germogliate

Se le cipolle conservate in cantina o in dispensa hanno iniziato a sviluppare dei germogli, potreste pensare di utilizzarle per ottenere delle nuove piantine e di piantarle dunque in un vaso o nell'orto. Come procedere? E' necessario separare con l'aiuto di un coltello, ma con delicatezza, la parte interna della cipolla dalla parte restante dell'ortaggio. Otterrete dunque un piccolo bulbo pronto per essere piantato in vaso, con la parte verde germogliata rivolta verso l'alto, da lasciare fuoriuscire dal terreno, e la parte delle radici da interrare. I vasi dovranno essere disposti in una zona soleggiata ed innaffiati quando la superficie del terreno risulterà umida.



Continua...

Tina

ariel.46
00martedì 3 marzo 2015 15:36

Dai bulbilli

E' naturalmente possibile coltivare le cipolle a partire da bulbilli acquistabili, in maniera simile a quanto avviene nel caso dell'aglio. I bulbilli non sono altro che delle cipolle in miniatura, da trapiantare in primavera, dalle quali in breve tempo si otterranno delle cipolle vere e proprie. La soluzione ideale per partire consisterebbe nel poter avere a propria disposizione dei bulbilli biologici di cipolle per la prima coltivazione e di utilizzare in seguito uno dei due metodi illustrati in precedenza, in modo da poter proseguire a coltivare le cipolle a costo zero. I bulbilli di cipolla possono inoltre essere autoprodotti a partire dai semi, in modo da poterli avere a disposizione per la primavera successiva.

Continua...

Tina

ariel.46
00martedì 3 marzo 2015 15:38

Dai semi

Le cipolle possono essere coltivate a partire dai semi. La loro coltivazione richiede un terreno fertile e preferisce una semina che avvenga con l'avvicinarsi dei mesi più freddi. La semina dovrebbe avvenire dunque a fine estate, in modo tale da permettere un ingrossamento dei bulbi con l'arrivo della primavera. In primavera potrà avvenire il diradamento delle piantine di cipolla ed in tarda primavera la raccolta delle cipolle vere e proprie. La raccolta delle cipolle dovrebbe avvenire quando le foglie delle piantine si saranno ormai essiccate e le cipolle stesse dovranno essere lasciate asciugare all'aria prima di essere consumate. Per contrastare le erbe infestanti, è utile ricorrere alla pacciamatura. I tempi di semina e di raccolta possono variare a seconda dei semi a disposizione (per cipolle invernali o primaverili).

Continua...

Tina

ariel.46
00martedì 3 marzo 2015 15:39

Dalle cipolle intere

A partire da cipolle intere già essiccate e di piccole dimensioni è possibile ottenere nuove piantine di cipolla. E' preferibile che sulla sommità della cipolla stessa sia già spuntato almeno parzialmente un germoglio verde, ma non sarà necessario separarlo dalla cipolla. La cipolla dovrà essere semplicemente interrata nel vaso prescelto a poca profondità e ricoperta con uno strato di terra, facendo in modo che il germoglio già spuntato affiori dal terreno. In alcuni casi da un'unica piccola cipolla potranno nascere più cipollotti. Se la piantina di cipolla fiorirà, dai fiori potranno essere ricavati i semi da utilizzare per le coltivazioni successive.

Fonte

Tina

ariel.46
00martedì 3 marzo 2015 16:06

5) Aglio

Ancora più intuitiva è la coltivazione dell'aglio. Vi basterà tenere da parte alcuni degli spicchi di una normale testa d'aglio, a seconda del numero delle piantine che vorrete ottenere e interrarli in vaso o nell'orto. I nuovi bulbi d'aglio si svilupperanno nel terreno e nel giro di poco tempo potrete raccoglierne di nuovi. Il consiglio è di piantare gli spicchi d'aglio nell'orto, accanto alle piante più delicate, per proteggerle dai parassiti.



Come coltivare l'aglio in balcone in 6 mosse
Coltivare l'aglio. Le sue proprietà antisettiche erano già note nell'antichità. Nel medioevo, infatti, i medici erano soliti utilizzare delle mascherine protettive imbevute di succo d'aglio per proteggersi dalle infezioni ed ancora oggi l'Allium sativum viene largamente utilizzato in cucina per via delle sue proprietà curative. Oltre ad essere un toccasana contro l'ipertensione, i parassiti, l'influenza, il raffreddore ed essere un ottimo antiossidante e antitumorale l'aglio è anche una pianta da coltivare facilmente nel nostro terrazzo o nel giardino di casa.

L'intero processo che va dalla semina alla raccolta è estremamente semplice e alla portata di tutti. L'importante è scegliere il tipo di aglio più adatto al nostro clima, piantarlo nel periodo giusto e conservarlo al meglio.
Ma vediamo come avviare la nostra coltivazione d'aglio in sei semplici mosse.

Continua...

Tina

ariel.46
00martedì 3 marzo 2015 16:13

1. Scegliere il tipo di aglio da coltivare

L'aglio maggiormente coltivato nell'Europa meridionale è sicuramente l'Allium sativum una pianta perenne a radice bulbosa, ampiamente utilizzata nella cucina mediterranea per insaporire i cibi. In Italia crescono spontanee circa una trentina di specie tra cui l'Allium vineale, l'Allium ursinum, l'Allium fragrans, l'Allium oreaceum; nel mondo se ne conoscono più di trecento specie con piante che vanno da poco più di una quindicina di centimetri sino al metro di altezza.
Tra le specie italiane più conosciute ci sono l'aglio di Caraglio, l'aglio bianco piacentino, l'aglio rosso di Sulmona, l'aglio bianco di Vessalico, l'aglio rosso di Nubia.



Continua...

Tina

ariel.46
00martedì 3 marzo 2015 16:17

2. Piantare i bulbilli

Una volta scelto il tipo di aglio bisognerà selezionare i bulbilli, comunemente ed impropriamente chiamati spicchi, che andranno messi a dimora. Potete acquistarli da fornitori specializzati o su internet ma è possibile ottenerne di ottimi anche dall'aglio che compriamo per cucinare; assicuriamoci soltanto che sia 100% biologico così da non contenere sostanze che ne impediscano la germinazione.

Questi andranno interrati a circa 3 cm di profondità avendo l'accortezza di non capovolgerli, lasciando quindi l'apice rivolto verso l'alto. I bulbilli andranno posti in file parallele distanti 25-40 cm tra loro e ad una distanza di 10-15 cm uno dall'altro.

Il periodo migliore per piantarli va da novembre a marzo; in questo modo potremo disporre di aglio fresco in primavera nelle zone con clima temperato per i bulbilli piantati a novembre, mentre per quelli piantati a marzo in zone con clima più rigido avremo ottimo aglio da conservare.

La germinazione dei bulbilli avviene grazie alla riserva di nutrienti contenuta negli stessi, quindi più questi saranno grandi più rapida sarà la loro germinazione. Vi consigliamo quindi di scegliere i più grandi per avviare la vostra coltivazione. Inoltre, ad incentivare il processo di germinazione concorre anche la temperatura: quella ottimale è intorno ai 15-20°C.

L'Allium sativum preferisce una posizione soleggiata e un terreno ben drenato: i bulbi, infatti, temono i ristagni d'acqua che, oltre ad impedirne il completo sviluppo, possono favorire la formazione di muffe e farli marcire.

L'Allium ursinum invece predilige una posizione di mezz'ombra ed un terreno più ricco di torba e ben umido.



Continua...

Tina

ariel.46
00martedì 3 marzo 2015 16:18

3. Tagliare gli steli fiorali

Generalmente si evita che l'aglio destinato ad un uso domestico vada in fiore, in quanto questo processo richiede un certo dispendio di energia e di nutrienti da parte della pianta, che vengono sottratti ai bulbilli. Quindi è consigliabile tagliare gli steli fiorali non appena in bocciolo.
Per altri tipi di aglio invece va detto che la fioritura è decisamente interessante ed ornamentale e la loro coltivazione produce delle bellissime inflorescenze dalla forma ad ombrello.

Continua...

Tina

ariel.46
00martedì 3 marzo 2015 16:20

4. Raccogliere l'aglio

La raccolta dell'aglio è determinata oltre che dalla specie coltivata anche dalla temperatura ma in linea di massima possiamo dire che va effettuata quando le foglie sono quasi completamente secche. La pianta va estirpata e lasciata essiccare all'aperto per circa una settimana. Passato questo tempo è possibile prelevare i bulbi e ripulirli dalle tuniche esterne, dalle radici e dal fogliame. I bulbi possono essere riuniti tra loro intrecciando le foglie e creando così le caratteristiche trecce che tante volte abbiamo visto nei mercati.
Se nel periodo di raccolta le temperature sono o troppo basse o troppo alte rispetto alla media i bulbi potrebbero apparire di colore leggermente ambrati, ingialliti e essere umidi al tatto.

Continua...

Tina

ariel.46
00martedì 3 marzo 2015 16:22

5. Pulire l'aglio

Lasciate essiccare le piante appena estirpate all'aperto, in un luogo ben soleggiato. Quando le tuniche esterne saranno ben essiccate, dall'aspetto cartaceo, potrete spazzolare le piante, rimuovere le foglie e tagliare le radici.



Continua...

Tina

ariel.46
00martedì 3 marzo 2015 16:23

6. Conservare l'aglio

Il processo di conservazione dell'aglio è l'ultimo, ma non meno importante, passaggio della nostra coltivazione. Le condizioni ideali per una conservazione ottimale richiedono una temperatura compresa tra 16 e i 22 gradi con un livello moderato di umidità ed una buona circolazione d'aria, con una buona fonte luminosa ma sono da evitare i raggi diretti del sole.
Sconsigliamo di conservare i bulbi in buste di plastica in quanto queste impediscono un buon ricambio d'aria e fanno aumentare l'umidità che porta l'aglio a marcire velocemente. Anche il frigorifero non è un buon posto in quanto le basse temperature accelerano il processo di germinazione.
Se conservati alle giuste condizioni i bulbi possono durare anche per 6-7 mesi.
Oltre che per insaporire i cibi, il vostro aglio, se conservato in un piccolo sacchetto da portare appeso al collo, sarà anche un ottimo deterrente contro i vampiri.
Buona crescita a tutti!

Fonte

Tina

ariel.46
00martedì 3 marzo 2015 16:29

6) Zenzero

Coltivare lo zenzero in vaso, magari proprio sul balcone. è semplicissimo. Se avete acquistato dello zenzero, che con il passare del tempo ha iniziato a germogliare, vi basterà interrarlo in vaso, con la parte germogliata rivolta verso l'alto. A poco a poco vedrete nascere una piantina, che svilupperà le proprie foglie verso l'esterno e il nuovo zenzero sottoterra. Lo potrete raccogliere quando la piantina si sarà seccata, come nel caso delle patate.



Zenzero: come coltivarlo sul balcone
Lo zenzero (Zingiber officinale) può essere coltivato sul balcone o all'interno della propria abitazione, utilizzando un normale vaso, un bidone o un sacco. Si tratta di una pianta erbacea originaria dell'estremo Oriente. La sua importazione avviene per lo più dalla Cina. Se volete avere a disposizione dello zenzero a chilometri zero, non vi resta che iniziare la sua coltivazione casalinga.

Potrete così godere di tutte le sue proprietà benefiche. Lo zenzero è perfetto per la preparazione di decotti adatti alla prevenzione e alla cura di influenza, tosse, mal di gola e raffreddore. I suoi effetti positivi sulla salute vengono tenuti sotto costante osservazione dal mondo scientifico. L'estratto di zenzero è stato considerato come un antidolorifico migliore di cortisone e ibuprofene in caso di artrite. Lo zenzero previene e placa la nausea, anche in gravidanza. Aiuta la digestione e a mantenere sotto controllo il livello degli zuccheri nel sangue.

Continua...

Tina

ariel.46
00martedì 3 marzo 2015 16:33

Per iniziare la coltivazione dello zenzero sarà necessario avere a disposizione alcuni dei suoi rizomi. Potreste accorgervi che lo zenzero che avevate acquistato qualche tempo fa ha iniziato a germogliare. Non esitate e iniziate la sua coltivazione da subito. E' preferibile iniziare la coltivazione dello zenzero a partire rizomi biologici, acquistate o ricevute in regalo.
Se essi avranno già iniziato a germogliare, la coltivazione potrà essere più semplice. Lo zenzero in vendita nei supermercati potrebbe essere stato trattato con delle sostanze che ne ritardano la germogliazione. Per facilitarla, potete lasciarlo riposare in un contenitore con dell'acqua per 12 ore. Questo passaggio non è però obbligatorio. Come nella coltivazione delle patate, nel caso in cui un solo rizoma di zenzero abbia già sviluppato più germogli, sarà possibile suddividerlo in più parti, ognuna con il proprio germoglio, da piantare separatamente. Il consiglio è valido per la coltivazione dello zenzero direttamente nell'orto, oppure in vaso o in altri contenitori.



Continua...

Tina

ariel.46
00martedì 3 marzo 2015 16:36

Quando piantare lo zenzero?
Il momento più adatto va dalla fine dell'inverno all'inizio dell'estate, poiché in questo modo la nuova piantina non dovrà affrontare nell'immediato un freddo eccessivo e poiché la germinazione delle radici risulta facilitata dalle temperature più elevate. Potrete comunque decidere di iniziare a coltivare lo zenzero in qualsiasi momento dell'anno. Tenete conto però che lo zenzero non ama le basse temperature. In inverno riparate le piantine in vaso dalle gelate con del tessuto non tessuto, oppure trasferitele in un ambiente interno o molto riparato. Dall'autunno all'inizio della primavera è consigliabile iniziare la coltivazione dello zenzero in ambienti interni.

Le piantine di zenzero amano il caldo e l'umidità, non sopportano bene il gelo né l'esposizione diretta ai raggi del sole. Per poter proseguire con la coltivazione dello zenzero negli anni, conservate sempre alcuni dei rizomi raccolti, in modo da potervi garantire dello zenzero coltivato da voi sempre a disposizione. Il raccolto dello zenzero potrà avvenire dopo cinque o sei mesi. Il periodo migliore per la raccolta, come nel caso delle patate, sarà però quando le foglie della pianta risulteranno del tutto secche, e ciò potrebbe richiedere anche fino a 10 mesi, a seconda delle temperature climatiche e della zona di coltivazione.



Continua...

Tina

ariel.46
00martedì 3 marzo 2015 16:37

1) Come coltivare lo zenzero in vaso

Per la coltivazione dello zenzero in vaso procuratevi un contenitore di almeno 30 centimetri di larghezza, di forma rotonda o rettangolare. Più il vaso prescelto sarà profondo, più le radici e i rizomi di zenzero avranno la possibilità di svilupparsi con facilità, grazie ad un maggiore spazio a disposizione. Preparate il fondo del vaso ricoprendolo con delle palline di argilla espansa. Se il vaso è di plastica, può essere utile rivestirne i bordi con del telo di iuta o con del tessuto non tessuto.
Argilla e rivestimenti contribuiscono al mantenimento di un'umidità costante del terriccio, insieme alle annaffiature frequenti. Ricordiamo che lo zenzero è una pianta di origine tropicale, che ama il clima caldo-umido. Interrate le radici di zenzero a pochi centimetri dalla superficie del terriccio. La distanza della radice dalla superficie non dovrà mai superare la lunghezza della stessa. Innaffiate con regolarità il vostro vaso di zenzero. Inumidite la superficie del terriccio una volta al giorno, con uno spruzzino, preferibilmente la sera. Proseguite con le medesime cure anche quando la piantina sarà spuntata e poi cresciuta.

Ricette con lo Zenzero - clicca qui

Continua...

Tina

ariel.46
00martedì 3 marzo 2015 16:42

2) Come coltivare lo zenzero in un bidone

Lo zenzero, proprio come le patate, può essere facilmente coltivato all'interno di un bidone. Bucherellate il fondo di un bidone o di un secchio in modo da permettere il drenaggio dell'acqua e servitevi di un sottovaso piuttosto grande, che potrebbe essere costituito dal coperchio del bidone stesso, per raccoglierla. Riempite il fondo del bidone con del terriccio ricco e fresco e disponetei vostri rizomi di zenzero, interrandoli a 2 o 3 centimetri di profondità. A seconda dello sviluppo della pianta, potrà essere necessario aggiungere altro terriccio, proprio come avviene nel caso delle patate. Può essere utile ricoprire il fondo del bidone con palline di argilla espansa, che aiuterà il mantenimento della corretta umidità del terriccio.

Continua...

Tina

ariel.46
00martedì 3 marzo 2015 16:43

3) Come coltivare lo zenzero in un sacco

Lo zenzero può essere coltivato in un sacco, preferibilmente in lino o iuta. Il sacco deve essere arrotolato su se stesso. Dovrete dunque ricoprire il fondo del sacco con del terriccio, posizionare sulla sua superficie dei rizomi di zenzero e versare su di essi altro terriccio, in modo che risultino completamente nascosti. Dai rizomi dello zenzero si svilupperanno radici e germogli. Come per la coltivazione nel bidone, l'aggiunta di terriccio nel sacco incoraggia un maggiore sviluppo delle radici e dei rizomi stessi. Il sacco stesso, man mano che viene riempito, può essere posizionato in un bidone, per facilitare la coltivazione.

Fonte

Tina

ariel.46
00martedì 3 marzo 2015 16:49

7) Patate

Dal nostro Forum ecco un esperimento che ci ricorda che coltivare le patate nell'orto o in vaso è semplicissimo. Se dalle patate che avete acquistato o raccolto sono spuntati dei germogli, non vi resta che suddividerle in varie parti e interrarle nell'orto o in vaso. In poche settimane inizieranno a spuntare delle nuove piantine. Quando le foglie si saranno essiccate, potrete raccogliere le patate.



Come coltivare le patate sul balcone

Tutto è cominciato...da qualche patata bio germogliata.
L'abbiamo tagliata in varie parti facendo attenzione a lasciare un germoglio per pezzo.

Abbiamo aspettato un giorno... e poi abbiamo messo i pezzetti di patata in vaso con poca terra sia sopra che sotto.

Appena sono spuntate le prime foglioline abbiamo aggiunto terra fino a coprirle... queste sono fuoriuscite ancora dalla terra e noi li abbiamo coperte con altra terra... poi abbiamo lasciato allungare le foglie molto belle e decorative.
Quando sono seccate abbiamo aspettato una settimana e smossa la terra ecco la sorpresa. Piccole ma buonissime.

Dopo la prima timida raccolta, la produzione è stata fiorente e continua!



Tina

ariel.46
00martedì 3 marzo 2015 16:53

8) Basilico

Ecco una fantastica idea per coltivare il basilico a partire dalle foglie e non dai rametti, come invece avverrebbe nel caso della talea vera e propria. E' sufficiente posizionare alcune foglie di basilico in un bicchiere d'acqua e attendere una settimana. Alcune metteranno radici e saranno pronte per dare vita a una nuova piantina.



Tina

ariel.46
00martedì 3 marzo 2015 16:55

9) Porri

Ancora un'idea per coltivare a partire dagli scarti. Lo potrete fare anche con i porri, posizionando le loro basi in un vasetto o in un bicchiere d'acqua. Si tratta di un importante insegnamento per i più piccoli della famiglia, che impareranno che le parti di scarto delle verdure sono in realtà il punto di partenza per la nascita di nuove piantine e ortaggi.



Tina

Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 01:04.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com