Bonsai

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ariel.46
00sabato 7 febbraio 2015 19:30

Il termine “bonsai” deriva dal Giappone ed indica la pratica o l’arte di coltivare alberi in miniatura. Per il suo stesso significato, la parola bonsai si riferisce a tutto ciò che è piccolo o minuto ma non per questo meno rilevante o esteticamente gradevole. Nella pratica si dice spesso a una persona minuta che è come un bonsai. L’interessato potrebbe rimanerci male, mentre in realtà dovrebbe gioire perché la parola si riferisce a una delle arti più antiche del giardinaggio. Si tratta di un’arte di origine orientale, ma comunque sempre coinvolgente e affascinante per via dei risultati estetici che si possono creare proprio con le piante bonsai.In natura esistono tante piante che si possono coltivare come bonsai, cioè con dimensioni ridotte rispetto alla pianta naturale. In genere, una pianta bonsai è ottenuta da un albero che naturalmente può raggiungere dimensioni ragguardevoli, ma che coltivato in maniera “bonsai” raggiunge dimensioni estremamente limitate. Esistono anche piante che sono già piccole di natura e che possono comunemente definirsi bonsai, ma la vera “anima” del bonsai sta proprio in quell’arte che consente di ottenere piante piccole da alberi grandi. Le piante bonsai si possono ricavare dall’acero palmato o tridente, dall’azalea, dal ciliegio, dal faggio, dal ginepro, dal melo, dal pini mero, dall’olmo, dal melograno, dalla quercia, dalla serissa, dalla sagerezia, dal ginepro, dal ginkgo e dal ficus. Quest’ultimo è considerato la pianta bonsai per eccellenza, visto che trova sempre più posto in appartamento. Con il bonsai di azalea, invece, si può realizzare un magnifico “albero delle rose”, dalla colorazione e dalla fioritura spettacolare.

Come già detto, coltivare piante bonsai è un’arte. La coltivazione di un albero in miniatura richiede più cure e attenzioni rispetto a quello con grandezza naturale. Il bonsai deve, infatti, crescere e vegetare in uno spazio ridotto segnato da un vaso e dal terriccio più adatto alla specie di appartenenza. Il bonsai può essere caratterizzato da radici robuste che donano alla pianta un aspetto piuttosto obsoleto o anticato, ma non per questo meno affascinante e suggestivo. Se correttamente coltivata, la pianta bonsai cresce, vegeta, fiorisce e fruttifica normalmente.Le piante bonsai, a differenza di quelle normali, richiedono maggiori cure e attenzioni. Per potersi muovere in un piccolo spazio bisogna ricorrere alle potature e ai rinvasi, più frequenti rispetto alle piante normali. Le altre esigenze di coltivazione sono simili alle altre piante e quindi terriccio, concime e annaffiatura vanno calibrati in base alla specie di appartenenza. Se la pianta bonsai viene coltivata correttamente non mostrerà alcun problema vegetativo e darà vita a quel classico albero in miniatura tipico dell’arte bonsai.



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Tina





ariel.46
00sabato 7 febbraio 2015 19:43
Bonsai Faggio



Caratteristiche dell'albero di faggio

Il faggio è un albero elegante e robusto che cresce spontaneamente sulle montagne del nostro Paese e forma dense foreste, con alcuni esemplari che superano i 35 metri di altezza. Ha foglie verde scuro sulla faccia superiore e chiaro su quella inferiore. Durante la stagione invernale le foglie del faggio si seccano ma restano attaccate all'albero fino alla primavera, quando cadono per far posto a quelle nuove, che nascono da lunghe gemme a punta. Questa pianta è molto apprezzata nell'arte bonsai, per la sue caratteristiche di leggerezza e di forza e per il colore cangiante delle foglie, di colore verde chiaro in primavera, scuro in estate, gialle e poi rosse in autunno. Le specie di faggio usate per il bonsai sono il Fagus sylvatica, quello diffuso in Italia, ed il particolare Fagus crenata, proveniente dal Giappone.

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Tina

ariel.46
00sabato 7 febbraio 2015 19:45

Esposizione stagionale del bonsai faggio


Il bonsai faggio deve essere tenuto in condizioni simili a quelle dell'albero originale, che vive in ambiente montano, umido e fresco. Nella stagione primaverile il bonsai deve stare in luogo ben soleggiato. Il sole determina una rapida e compatta crescita nel bonsai, con rametti robusti e piccole foglie. L'estate può essere critica per questa essenza, a causa dell'umidità ridotta. L'alberello va esposto a nord, all'ombra ed in un punto fresco il più possibile. Inoltre occorre posizionarlo sopra un sottovaso pieno di ghiaia bagnata per contrastare l'aria secca. Anche in autunno l'albero dovrà stare al fresco finché non arriva il freddo, quando sarà rimesso al sole. Nella stagione invernale il bonsai faggio, che resiste benissimo al freddo, si potrà tenere all'aperto in qualunque punto. Può eventualmente essere utile coprire il vaso per proteggere le radici dal gelo.

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Tina

ariel.46
00sabato 7 febbraio 2015 19:47

Annaffiatura e potatura del bonsai




Il terriccio sarà annaffiato quando è asciutto, per 2-3 volte, aspettando alcuni minuti, per essere sicuri che sia ben inumidito. In estate, un'alternativa al sottovaso con ghiaia umida è la vaporizzazione di acqua sulle foglie. Il momento più indicato per la potatura è l'inverno, per due motivi: le foglie sono cadute e la struttura dei rami è evidente e l'albero, in stasi vegetativa, non rischia perdite di linfa dai tagli. Poiché il faggio produce cicatrici grandi e esteticamente sgradevoli, quando di tagliano rami grossi è bene medicare con mastice o pasta cicatrizzante. Le foglie sono alterne e quindi ,accorciando un ramo, è necessario decidere in quale direzione dovrà ricrescere e lasciare la gemma apicale che va in quel verso. Nella tarda primavera, quando le foglie prodotte dai nuovi germogli saranno almeno 6, per avere una bella chioma compatta andranno tagliati dopo la seconda foglia. In autunno si rimuovono le gemme che produrrebbero rami che non servono al bonsai.

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Tina

ariel.46
00sabato 7 febbraio 2015 19:50

Bonsai Faggio: Rinvaso e concimazione del bonsai




Questo tipo di albero ha una crescita lenta ed il rinvaso va effettuato un anno sì ed uno no, per i bonsai giovani, e ogni 3 o 4 anni per gli esemplari maturi. Il periodo migliore va da novembre, quando cadono le foglie, a marzo, quando si rigonfiano le gemme. Nel corso dell'operazione di rinvaso la pianta deve essere trattata come una sempreverde, benché sia una caducifoglia, quindi si ridurrà il pane delle radici della metà invece di scoprirle totalmente. Il terreno deve avere un buon drenaggio ma non asciugarsi molto rapidamente, quindi è bene utilizzare un substrato con sostanza organica come il terriccio pronto. Si rinvasano soltanto gli esemplari sani e, in caso di inverno gelido, i bonsai appena trapiantato va protetto in serra fredda. Per un mese o poco più è opportuno nebulizzare ed innaffiare, ogni settimana, con una soluzione di vitamine B. Il fertilizzante dovrà essere del tipo a lenta cessione.

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Tina

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