Camelia

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ariel.46
00lunedì 7 marzo 2011 18:41

E' un fiore di raffinata perfezione simile per molti aspetti alla rosa.
Nel linguaggio floreale simboleggia la bellezza femminile con alcune distinzioni che variano secondo il colore: camelia bianca significa infatti eleganza; camelia rosa è dolcezza; rossa è perfezione.

Originaria dell'Estremo Oriente dove veniva coltivata nei giardini imperiali cinesi e giapponesi, è arrivata in Europa verso la metà del 1600 grazie al coraggio e all'intraprendenza di un missionario esperto di botanica, Giogio Giuseppe Kamel, che la classificò col proprio nome.
La fortuna di questo splendido fiore presso di noi però iniziò solo agli inizi del 1700 e grazie a un clamoroso equivoco.

Un mercante che trafficava con l'Oriente inviò in Francia per errore alcune pianticelle di camelia da fiore confondendole con la specie coltivata per il the.
Le piantine attecchirono magnificamente ma l'infuso preparato con le foglie essiccate, secondo la ricetta della tradizione orientale, risultò amarissimo, imbevibile.
In compenso l'Occidente conobbe fiori di stupefacente bellezza e se ne innamorarò.

La camelia è un arbusto sempreverde che si può coltivare solo all'esterno in piena terra o in vasi che abbiano dimensioni sufficienti per permettere lo sviluppo delle radici e la legnificazione del fusto e dei rami (almeno 60 cm. di profondità per 50 di lato).
Esige posizioni ombreggiate e riparate e clima temperato.
Ha buona resistenza al gelo e, una volta attecchita, si sviluppa senza problemi.
Non sopporta il terriccio calcareo e preferisce una miscela di foglie macerate, torba e terra d'erica.
In commercio si trovano miscugli già pronti che servono non solo a riempire i vasi per il terrazzo, ma eventualmente anche a correggere il terreno del giardino.
In caso di ingiallimento delle foglie, che devono sempre presentarsi lucide e verdissime, bisogna somministrare correttori a base di ferro.
Le annaffiature devono essere abbondanti e regolari con acqua non calcarea (piovana o depositata); le concimazioni organiche moderate e solo per la prima fioritura.

Altezza: da 70 cm a 2 mt. e mezzo.
Fioritura: due volte all'anno, da fine gennaio a tutto marzo e da fine ottobre a metà dicembre, secondo le varietà.
Riproduzione: per talee semilegnose in estate e per talea di foglia in autunno.
Le talee, dopo essere state prelevate dalla pianta, devono essere trattate con appositi stimolanti organici (polveri radicanti per semilegnoso e erbacee) e poi messe a radicare in cassoni protetti con torba e sabbia in ambiente caldo-umido.
I più esperti possono ottenere nuove piante anche con margotte e con innesti.




Il fiore della "Traviata".
E' Marie Duplessis, la cortigiana parigina d'alto bordo che ispirò ad Alexandre Dumas figlio il personaggio di Margherita Gautier, protagonista del romanzo intitolato appunto "La Signora delle Camelie".
Marie ispirò anche Giuseppe Verdi per l'opera "La Traviata" tratta dal romanzo, in cui però la protagonista si chiama Violetta, essendo "Marguerite" troppo gutturale per essere musicato.
Realmente vissuta ai primi dell'800, Marie divenne, ancora giovanissima ma già minata dalla tisi, la "protetta" di un giovane rampollo dell'alta società (forse lo stesso Alexandre dumas), che non esitò a lasciarla, sola e malata, non appena si profilò l'opportunità di un ricco matrimonio.
Fu famosa nei locali notturni di Parigi per l'abitudine di ornare la scollatura dell'abito con freschissimi fiori di camelia.



Tina




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