LE SFILATE
L'inizio dei festeggiamenti di Cento è di solito previsto per il primo pomeriggio, alle ore 14.00. Al momento della sfilata alcuni figuranti salgono sui carri, ma il gruppo più numeroso e scatenato precede a piedi i carri, camminando fra i ponti seicenteschi della città.
Sfilano le bande di gruppi comici e folcloristici, e anche artisti di strada, che coinvolgono il pubblico in una atmosfera di allegria. Infatti centinaia di figuranti accompagnano la parata con il tradizionale "Gettito", vale a dire un generoso lancio di doni al pubblico presente. Il "Gettito" è composto da caramelle, cioccolatini, pupazzetti di peluche, palloni e tanti altri regalini in grande quantità, tanto è che si usa dire che nessuno torna a casa dal Carnevale di Cento a mani vuote.
La maschera tipica di Cento è Tasi, che viene rappresentato mentre tiene al guinzaglio una candida volpe. La leggenda narra che Tasi, essendo costretto a scegliere tra la moglie e un buon bicchiere di vino, scelse di andare all'osteria.
Al termine dell'ultima giornata di sfilate si svolge il tradizionale rito propiziatorio, e così un enorme Tasi di cartapesta viene messo al rogo, dopo aver recitato il suo testamento, in cui mette alla berlina i vizi dei personaggi centesi famosi.
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