Generoso, geniale, indimenticabile Freddie che, secondo il suo factotum Peter Freestone, era solito aggiornare un quaderno con le date di compleanno di tutti gli amici. «É molto più piacevole ricevere che dare. – diceva Freddie – E poi i soldi sono miei, me li sono guadagnati lavorando, quindi li spendo come voglio. È il bello di essere ricchi. Magari il denaro non compra la felicità, ma di sicuro può regalarla». La rockstar amana circondarsi di cose belle, ma resta il fatto che la sua priorità restava sempre quella di fare doni più alle persone care che a se stesso. Regali principalmente al nipote e a Richard, il figlio maggiore del suo grande amore Mary Austin, che lui trattava come un nipote acquisito. Era uno zio perfetto, dicevano tutti. Regali ai vecchi amici, ai compagni di band, ai suoi amori, a colleghi e collaboratori.
Cosa regalava Freddie? Non è dato sapere, ma alla fine non è poi un dettaglio così importante perché, a suo dire, “un piccolo regalo vale molto di più che se qualcuno ti compra il Big Ben!”. In realtà era assai generoso, al punto tale da essere riuscito a regalare se stesso a Julian Mack, il figlio del produttore di numerosi dischi dei Queen. Il bambino per il suo dodicesimo compleanno si era fatto promettere da “zio Freddie” che si sarebbe presentato alla festa indossando il buffo costume da gamberone gigante con cui aveva girato il video di “It’s a hard life”. Non voleva doni Julian, solo questa richiesta. Ovviamente Freddie lo accontentò. Così come fa ogni anno, il 24 dicembre, per i suoi amici. E non è l’entità del dono ad essere importante ma il fatto che, in qualche modo, torni in vita attraverso un semplice gesto come la consegna di un pacchetto. Chi lo riceve, prima ancora di aprirlo, sa che dentro c’è Freddie: il suo cuore, la sua anima, il suo sorriso, i suoi pensieri. Un autentico “biglietto” per salire sul treno dell’immortalità. Geniale Freddie.
Fonte
Tina