Ikebana, Disposizione dei fiori e Zen

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Gabriel-1
00domenica 1 marzo 2009 16:25
(Hobby)


La tradizione estetica del giappone è il risultato di un’unione degli elementi natura, religione e vita che hanno un’importanza fondamentale, tanto da trasformare l’estetica in una filosofia di vita. Tutto può essere trasformato in arte, dal semplice atto di preparare e servire una tazza di tè a quello di collocare dei fiori in un vaso, fino al suicidio.

Il buddismo e la nuova fase Zen, tra il tredicesimo e sedicesimo secolo, enfatizzano disciplina, allenamento, auto controllo. In essi i valori etici, estetici e spirituali, si fondono e si radicano profondamente sia nella vita che nell’arte e, attraverso l’allenamento e l’ostinata ripetizione, canalizzano la creatività in un cammino proprio. La bellezza è il principio della vita e la vita è impregnata di natura, che come la vita, è trasformazione e crescita. La perfezione a volte non impressiona come l’asimmetria. L’equilibrio aperto. Nell’Ikebana, il numero dispari degli elementi e le forme incomplete lasciano spazio all’immaginazione. Il segreto della vera bellezza è a volte dietro a quello che si vuole mostrare. La luna sembra più bella quando si nasconde dietro ad una nuvola o ad un albero! La bellezza si mostra con discrezione, attraverso il suggerimento, con charme e distinzione. Non si esprime tutto: lo charme è l’armonia latente e non esplicita. La bellezza è nella semplicità del flusso naturale della vita, senza artifici, senza grandi contrasti, come se l’uomo non vi avesse messo le mani, anche se essa è il risultato di una volontà creatrice e di un assiduo lavoro. E’ la bellezza del rustico e del povero con il massimo della sofisticazione; la riduzione all’essenziale esaltando i minimi dettagli. La bellezza è nel silenzio, che non significa assenza di ritmo ma intensa concentrazione di energia; l’energia degli spazi vuoti che non significa cose assenti ma presenza di cose latenti che potrebbero sorgere in qualsiasi momento.

L’arte giapponese ha sviluppato un potere di concentrazione così intenso da riuscire a creare un paesaggio con un’unica linea. L’arte dell’Ikebana rappresenta bene la tradizione estetica del Giappone. E’ cominciato come un’offerta agli dei e a Budda sugli altari. L’Ikebana è una disposizione semplice e serena di fiori, è pazienza è rispetto della natura e dell’umanità. Senza umiltà e amore non si potrà mai capire il vero spirito dell’Ikebana. L’Ikebana è considerato l’architettura dei fiori. Un’architettura armoniosa, ritmica, equilibrata, coerente con l’ambiente in cui è esposto. Si definisce con il nome di Ikebana ogni sistemazione floreale che obbedisca a precise regole di derivazione filosofica e simbolistica. Un Ikebana può essere realizzato con fiori, rami, foglie o addirittura erbe.

I primi Ikebana risalgono al sedicesimo secolo. La sistemazione dei fiori, inizialmente in forme ampie e rigide, è poi diventata più naturale e armoniosa. La più recente versione è un compromesso tra il formalismo tradizionale e il naturalismo assai più vicino al gusto occidentale, che sta trasformando i costumi del Giappone moderno.

Nella simbologia dell’Ikebana sono sempre presenti alcuni concetti filosofici di ispirazione buddista ed alcuni significati quali la rappresentazione del passato, del presente e dell’avvenire, che può essere realizzata mediante l’uso di fiori completamente sbocciati, foglie morte, fiori e foglie in pieno sviluppo o boccioli. La primavera può essere rappresentata con strutture vegetali lussureggianti, l’autunno con una vegetazione spoglia e l’inverno con rami e sistemazioni neutre. Ma la tradizione è sopratutto orientata a rappresentare, attraverso strutture vegetali, la trilogia uomo, cielo e terra. E’ necessario però dominare la tecnica per potersi esprimere artisticamente attraverso un Ikebana.

L’arte dell’Ikebana si richiama all’esaltazione della linea, del ritmo, del colore per ricreare fantasticamente il naturale sviluppo della vegetazione. Ikebana è un’estetica che abbellisce la vita, avvicinando l’essere umano alla natura e quindi a Dio.


fonte



Gabriel-1
00domenica 1 marzo 2009 16:28

Ikebana, o Kado, è l'arte della disposizione dei fiori recisi. Questa singolare forma d'arte segue regole ben precise e si ispira all'armonia dell'universo: è tipica della filosofia zen e della cultura giapponesea cura di Redazione GirlPower

cura di Laura Losito



Ikebana, anticamente conosciuta come Kado, è l'arte giapponese di disposizione dei fiori recisi. Kado significa letteralmente "via dei fiori", perciò questa arte può essere intesa anche come cammino di elevazione spirituale secondo i principi della filosofia zen. Le origini dell'Ikebana risalgono all'antica offerta agli dei di complicate composizioni di fiori.

Nel corso del secoli, l'Ikebana si è trasformata in un'arte complessa, inizialmente appannaggio dei nobili e delle classi sacerdotali, solo in un secondo momento raggiungibile da tutti. Mentre all'inizio gli schemi e le regole dell'Ikebana erano molto rigidi, oggi ogni scuola adotta il proprio stile personale e caratteristico. Nell'Ikebana lo scopo dell'opera d'arte non è soltanto creare qualcosa che sia gradevole alla vista: i rami e i fiori sono disposti secondo regole precise, generalmente in serie ternarie ove il ramo più alto rappresenta la tensione verso il cielo, il ramo intermedio l'uomo e il ramo più basso la terra. Tra i tre rami deve svilupparsi un equilibrio simile a quello dell'universo. Se quindi l'arte floreale occidentale privilegia l'aspetto ornamentale e decorativo delle composizioni, l'Ikebana mira a un ideale di perfezione che viene raggiunto tramite da cura di ogni singolo elemento, dal vaso, al ritmo, al colore. Alcune apposite composizioni Ikebana di forme ridotte vengono studiate appositamente per la cerimonia del tè.

Quali sono i significati dell'Ikebana? Come in molte forme d'arte orientale, il significato ha molti livelli. C'è l'amore per l'universo e per la sua armonia, la rappresentazione di vari elementi naturali attraverso i fiori e i rami, il concetto di vicinanza con la natura anche all'interno della propria casa, grazie a materie che sono state prese dai boschi, dai prati fioriti, dai fiumi.

Nel realizzare l'Ikebana spesso si adottano accorgimenti volti a conservare per più tempo le composizioni, tutelando così la vita che scorre nei fiori e nelle foglie. Parallelamente, è comunque presente la valenza estetica: l'Ikebana è, nel suo complesso, un oggetto raffinato, atto ad adornare le case delle famiglie che ne colgono la raffinatezza e a far sì che i loro ospiti possano godere alla vista della composizione.


continua...


Gabriel-1
00domenica 1 marzo 2009 16:31

Attraverso il rapporto con i fiori e con gli elementi naturali, l'Ikebana consente a ciascuno di precorrere un cammino interiore, conoscendo meglio se stessi e imparando a valorizzare i propri punti di forza. Questo avviene attraverso la cosiddetta Ikebana Therapy, che insegna a come ritrovare se stessi e crescere partendo dalla comunione con la natura che avviene attraverso la composizione dei fiori. L'ikebana insegna l'osservazione e la riflessione sulla Natura, e si basa su regole precise come la simbologia di rami, piante e fiori e le proporzioni tra loro e con il vaso.

Uno degli ideali estetici e filosofici dell'Ikebana è la linearità: ad esempio, è apprezzata di più la linea sinuosa di un ramo rispetto al singolo fiore aperto e protagonista. Una composizione Ikebana non si presta alla vista da diversi lati, anzi è fatta per essere esposta contro una parete ed essere vista solo frontalmente.

In Giappone, esiste una giusta Ikebana per le varie occasioni e celebrazioni; certe piante sono ritenute più adatte di altre a seconda che vengano regalate ad un uomo o ad una donna, ad un matrimonio o ad un battesimo e così via. Quest'arte tipicamente giapponese affascina l'Occidente a partire dai primi anni '60. E' del 1956 la fondazione dell'organizzazione “Ikebana International”; in alcune città occidentali e italiane vengono organizzati corsi per imparare queste tecniche.


fonte




Gabriel-1
00domenica 1 marzo 2009 16:34


Ikebana
Da Wikipedia


Ikebana

Arte giapponese della disposizione dei fiori recisi, anticamente conosciuta come Kadō (華道 o 花道).

La traduzione letterale della parola Ikebana è "fiori viventi"[1], ma l'arte dei fiori può essere anche indicata come Kadō, cioè "via dei fiori", intendendo cammino di elevazione spirituale secondo i principi dello zen.


La storia

L'Ikebana è un'arte molto antica, ha le sue origini in Oriente (India, Cina) ma solo nel complesso artistico e religioso del Giappone ha trovato il terreno fertile per il suo sviluppo trasformandosi, da iniziale offerta agli dei, in una multiforme espressione artistica, frutto e riflesso della cultura del momento. Le sue origini risalgono al VI secolo d.C. e cioè al periodo in cui il buddhismo attraverso la Cina e la Corea penetra nell'arcipelago nipponico introducendo l'usanza delle offerte floreali votive. In origine l'arte dei fiori era praticata solamente dai nobili e dai monaci buddhisti, che rappresentavano le classi elevate del Giappone, e solo molto più tardi si diffuse in tutti i ceti diventando popolare con il nome di Ikebana. Il primo stile, piuttosto elaborato, fu il Rikka che comprendeva la presenza nella composizione di ben sette elementi: i tre rami principali e i quattro secondari. In seguito venne elaborato uno stile più semplice, il Nageire. A questo seguì il Seika, una specie di Rikka semplificato, meno austero del Nageire. In epoca moderna ogni scuola adottò un proprio stile personale e si cominciarono ad usare anche vasi bassi dal bordo poco elevato, elementi vari come sassi, rami secchi ed altri materiali naturali.


I materiali

Nelle composizioni dell'Ikebana rami e fiori sono disposti secondo un sistema ternario, quasi sempre a formare un triangolo. Il ramo più lungo, più importante, è considerato qualche cosa che si avvicina al cielo, il ramo più corto rappresenta la terra e il ramo intermedio l'uomo. Così come queste tre forze si devono armonizzare per formare l'universo, anche i fiori e i rami si devono equilibrare nello spazio senza alcuno sforzo apparente.


Le scuole
La sede della scuola Ohara a TokyoLe scuole più famose, ognuna col proprio stile, sono: Ikenobo, Ohara, Sogetsu.

Un capitolo a parte è costituito dalle composizioni che vengono preparate per la Cerimonia del tè o Cha no yu, che sono di solito di dimensioni molto contenute e vengono designate come chabana, cioè fiori per il tè.



continua...
Gabriel-1
00domenica 1 marzo 2009 16:38


Galleria fotografica

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