10, 100, 1.000 rose, non sono mai troppe! Io le adoro, quindi ho deciso di farne nascere qualcuna nuova da una bellissima pianta che ormai ho da un paio di anni con il metodo delle “patate incubatrici”: ricavo una talea dalla pianta madre, cioè un bel ramo giovane e possibilmente dritto, lungo almeno 20 centimetri, e lo taglio un paio di centimetri sotto a una gemma assicurandomi di tenere le forbici con un’angolatura di circa 45 gradi. E’ proprio da questa gemma che nasceranno le future radici, quindi è meglio trattarla con cura! La talea va poi ripulita dalle foglie e inserita in una patata in cui ho fatto un buco per tutta la larghezza. A questo punto la talea va lasciata riposare ed è meglio coprirla con una bottiglia di plastica vuota; questa mini-serra proteggerà la rosa dalle intemperie, ma dobbiamo ricordarci di scoprirla per un po’ almeno una volta al giorno per farla respirare. La rosa sarà pronta da trapiantare quando vi accorgerete che, tirando leggermente la talea, opporrà resistenza: questo significa che le radici si sono formate. Ora non ci resterà che tagliare la parte di patata in eccesso, interrare circa due terzi della talea e aspettare una magnifica fioritura!
Creiamo in abbondanza con quello che avanza.
Fonte
Tina