U2

Nel panorama musicale del rock d'autore
non può mancare uno spazio riservato
al gruppo irlandese U2.
La band si forma sul finire
degli anni 70 nella nella scuola
frequentata da Larry Mullen junior,
Adam Clayton, David Howell Evans
(The Edge) e Paul David Hewson
(soprannominato Bono Vox).

Il nome che scelsero pare sia stato
ispirato dal celebre aereo- spia americano
ed era interessante per l'ambiguità
linguistica che conteneva:
poteva infatti essere inteso come
"you too" ossia anche tu,
oppure "you two" cioè voi due.
Un'altra possibile origine,
invece è legata alla linea metropolitana
di Berlino, appunto la U2,
che percorre parti importanti
della città passando, nel periodo del muro,
dalla parte Est a quella Ovest.

E la cosa non ci stupisce,
anzi sarebbe perfettamente in
linea con le caratteristiche del
gruppo che ha sempre affrontato
tematiche sociali e politiche,
oltre che religiose, nei suoi testi.
Fin dagli esordi si occuparono della
questione civile irlandese che li
riguardava da vicino e del rispetto
dei diritti civili e improntarono a
questi temi buona parte della
loro attività artistica.

Tutti ricordano la registrazione
del singolo "Do they Know It's Christmas?"
(assieme ad altri artisti) per
il progetto Band Aid a favore dei
poveri in Etiopia e la partecipazione
del gruppo nel 985 al Live Aid,
concerto dei maggiori artisti del
tempo sempre per la medesima finalità.
Bono partecipa anche all'iniziativa
"Sun City" contro l'apartheid in
Sudafrica e il gruppo è instancabile
nel sostenere Amnesty International
e partecipare a moltissime altre
iniziative benefiche che sarebbe
troppo lungo elencare.

Il brano "Whit Or Whitout You"
è tratto dal loro album "Joshua Tree"
pubblicato nel 1987 quando la band
già aveva raggiunto la definitiva
consacrazione tra i miti e si può
quindi definire l'album della conferma.
In esso, innfatti gli U2 sintetizzano
il percorso compiuto fino ad ora e
recuperano anche delle influenze
americane sia nelle musiche che nei temi.
La melodia dolce del brano permette
agli arpeggi dilatati di Edge di trovare
la loro collocazione ideale in questo
esempio di ballata rock anticonvenzionale
e struggente, molto diversa dagli
schemi delle ballate pop degli anni ottanta.

Ne dà conferma lo stesso modo di
cantare di Bono, quasi sussurrato
all'inizio e dirompente
al termine delle strofe.
Il brano è uno dei più amati soprattutto
dal pubblico femminile se il tema
portante viene interpretato come
la fine dolorosa di una storia d'amore
e le parole con o senza di te
io non posso vivere potrebbero
senz'altro avvalorare questa tesi.
Ma c'è anche chi legge questo testo
come espressione del rapporto
dell'autore con la religione,
rapporto sentito, ma complesso e
tutt'altro che scontato.

E alla luce anche degli altri brani
dell'album pare proprio che la ricerca
di un rapporto con Dio sereno ed
equilibrato sia la chiave di lettura corretta.
Nell'uno e nell'altro caso,
comunque si tratta di Amore...
e ciò giustifica la nostra grande
ammirazione per questo brano...

Con te o senza di te

Guarda la pietra nei tuoi occhi
Guarda la spina nel tuo fianco
Io ti aspetto
Gioco di mano e svolta del destino
Lei mi fa attendere su un letto di chiodi
E io aspetto senza di te
Con te o senza di te
Con te o senza di te
Attraverso la tempesta noi
raggiungiamo la riva
Tu dai tutto ma io voglio di più
e ti sto aspettando
Con te o senza di te
con te o senza di te
Io non posso vivere
Con te o senza di te

E tu ti sveli
E tu ti sveli
E tu
E tu
E tu ti sveli
Le mie mani sono congiunte
Il mio corpo ferito, lei mi ha con
nulla da vincere e
niente da perdere
E tu ti sveli
E tu ti sveli
E tu
E tu
E tu ti sveli
Con te o senza di te
con te o senza di te
Io non posso vivere
Con te o senza di te