00 11/01/2016 15:59

Anni ‘70: il rivoluzionario
Ma è un flirt che dura pochissimo, perché sono in arrivo gli anni ’70 e a Bowie non interessa per nulla la musica d’impegno; il fricchettonismo allora imperante e i cliché della rockstar maschia che deve avere la sua dose quotidiana di fan(donne) adoranti. Bowie si veste infatti di cerone, lustrini e paillettes; si inoltra nello spazio con il suo album-monumento “The Rise and fall of Ziggy Stardust and the Spiders From Mars” e Ziggy Stardust diventa, giocando con la sua identità sessuale, né uomo, né donna, disponibile ad andare con tutti, inaudito pure per quell’epoca tanto libertaria. Sono i dogmi del glam, da cui usciranno schiere d’imitatori, mai all’altezza però del fondatore. Parallelamente, s’immerge invece anche lui nei cliché dell’autodistruzione, mantenendo sempre però la testa fuori dall’acqua, senza mai annegare. Perché, prima di tutto, David Bowie è un uomo molto, molto intelligente.

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