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Il micio è da diecimila anni compagno e amico dell’Uomo, ma i poteriche contraddistinguono questo piccolo carnivoro sono ancora tutti da scoprire.

Chiunque ami i gatti sa che questi piccoli felini sono esseri viventi straordinari, capaci di sentimenti e condotte incredibili. Benché si tratti di uno dei più piccoli carnivori della Terra, il gatto è capace di saltare da fermo fino a tre metri d’altezza; può correre raggiungendo punte di cinquanta km orari ed effettuare salti di cinque-sei metri in orizzontale, può cadere da quindici metri senza grossi danni, è in grado di vedere nel buio attraverso occhi sensibilissimi, è dotato di “baffi-radar” (le vibrisse) in grado di farlo muovere nei cunicoli senza luce nel più assoluto silenzio, grazie ai cuscinetti carnosi posti sotto le zampe. Le unghie sono sempre affilate grazie alla caratteristica di essere retrattili e hanno la potenza di coltelli. Udito incredibile (in grado di percepire il respiro di un topo a decine di metri sottoterra), olfatto paragonabile a quello di un cane benché soltanto a distanza ravvicinata completano il quadro di una macchina da guerra progettata per cacciare. L’unico difetto del gatto è in pratica la sua grandezza: le dimensioni ridotte lo rendono molto poco resistente alla fatica e il prezzo di queste prestazioni è un tempo medio di sonno giornaliero di 16 ore. Per un animale così piccolo quindi questa caratteristica ha reso indispensabile la creazione di una forte socialità, per garantire una protezione durante il sonno.

Nella colonia felina il componente più importante sarà la femmina più anziana. Questo atteggiamento matriarcale ha fatto sì che il gatto storicamente fosse apprezzato maggiormente in quelle società più aperte e tolleranti nei confronti della donna, venendo ferocemente avversato in quelle più patriarcali. Scheletri di gatti accompagnano quelli di esseri umani, anche se vi è il dubbio che un primo addomesticamento fosse già praticato dai Neanderthal circa 150mila anni fa.
La foto mostra una sepoltura umana a Cipro con lo scheletro di un gatto, avvenuta circa 9.500 anni fa. Il team di ricerca del Museo Nazionale di Storia Naturale di Parigi ha scoperto il gatto di Cipro accuratamente sepolto, posto a pochi centimetri da una sepoltura umana che conteneva anche pietre, conchiglie, strumenti e gioielli.

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