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La leggenda narra che i Re Magi in viaggio verso Betlemme si fossero persi ritrovandosi in Toscana. Bussarono alla porta di una capanna dove viveva un'anziana strega per chiedere delle indicazioni...
La vecchia spiegò loro la via che li avrebbe portati alla grotta della natività, ma si rifiutò di accompagnarli.
Presa dal rimorso e convertita al bene, preparò un enorme quantità di dolci e si mise in cerca dei Re Magi che non trovò...
Non essendo riuscita a raggiungerli, bussò casa per casa lasciando un dono ad ogni bambino che incontrava, nella speranza si trattasse di Gesù.
Da allora la notte fra il 5 ed il 6 gennaio, la strega buona gira per tutta Italia, distribuendo dolci ai bambini.
Grazie ai suoi poteri magici, cavalca la sua scopa di saggina, scivola giù per le canne fumarie ed entra nelle case a riempire le calze che le famiglie lasciano appese ai focolari, di doni per i bambini buoni e carbone per quelli cattivi.
Per ricambiare i regali della Befana è buona norma lasciare vicino al caminetto un bicchiere di latte ed un piatto di biscotti fatti in casa, così che possa rifocillarsi per il suo lungo viaggio.
Quando arriva in Toscana è solo a metà strada e deve farsi aiutare dal suo ciuchino fatato per questo oltre al latte e biscotti, nella nostra regione bisogna lasciare fuori un pò d'acqua e di fieno.

TRADIZIONE CRISTIANA
il giorno dell’Epifania (dal greco ἐπιφάνεια, epifáneia, “manifestazione, apparizione”) è quello in cui i Re Magi arrivano a omaggiare Gesù appena nato facendogli dono di oro, incenso e mirra. Secondo il calendario liturgico, infatti, 12 giorni dopo il Santo Natale una nuova festa raccoglie i fedeli proprio per la “Epifania del Signore”. Una ricorrenza che secondo alcuni risalirebbe al II secolo d. C.
Nei vangeli si racconta che alcuni uomini saggi (“Magi” è un termine di origine persiana), portarono doni a Gesù Bambino. “Alcuni Magi vennero da oriente a Gerusalemme”, si legge, e nel vangelo di Matteo si narra che Erode, spaventato dalla venuta del “Re dei Giudei”, esortasse proprio i Magi ad andare a Betlemme per scoprire dove si trovasse il bambino. Erode finse di voler conoscere il luogo della nascita di Gesù per poter andare lui stesso ad adorarlo.
Seguendo la stella cometa, i Magi trovarono “nella casa” Gesù e iniziarono ad adorarlo, offrendogli oro, per omaggiare la maestosità del Bambino, incenso per ricordare la sua divinità, e mirra, per il sacrificio e la futura morte dell’uomo Gesù (la mirra è un unguento profumato usato in antichità per la mummificazione e la conservazione dei defunti).

Vangelo secondo Matteo
“Chiamati segretamente i Magi, si fece dire da loro con esattezza il tempo in cui era apparsa la stella e li inviò a Betlemme dicendo: Andate e informatevi accuratamente sul bambino e, quando l’avrete trovato, fatemelo sapere, perché anch’io venga ad adorarlo”
“Avvertiti in sogno di non tornare da Erode, per un’altra strada fecero ritorno al loro paese”.



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