......
...
......
Questo forum non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001 Le foto e gli articoli presenti su questo forum sono stati in buona parte presi da Internet, e quindi valutati di pubblico dominio. Se i soggetti o gli autori fossero contrari alla pubblicazione di articoli o foto non avranno che da segnalarlo per provvedere prontamente alla rimozione. Grazie !
......
......
 
Pagina precedente | 1 2 | Pagina successiva

Le origini di Halloween

Ultimo Aggiornamento: 27/10/2014 15:25
Autore
Stampa | Notifica email    
OFFLINE
Post: 165.796
Post: 132.743
Registrato il: 02/06/2006
Registrato il: 28/10/2008
Sesso: Femminile
Nevin
Utente Gold
20/10/2014 17:12


Importata con prepotenza dall'America come un fenomeno commerciale, questa celebrazione in realtà affonda le sue radici nella vecchi Europa in tempi antichissimi, amalgamandosi con le tradizioni autoctone dei vari Paesi, tra cui soprattutto l'Italia...



E' opinione comune che i festeggiamenti di Halloween siano l'ennesima moda importata dagli Stati Uniti, volta a celebrare, con un giro d'affari annuo di svariati milioni di dollari, soprattutto il dio danaro.

Tuttavia le radici di Halloween affondano nel Vecchio continente tra il IV e il III secolo a.C., fase storica in cui la lingua e la cultura celtica costituivano l'elemento più diffuso e caratteristico dell'intera Europa.
Sorti nel cuore dell'Europa e propagatasi nel loro massimo splendore dalla penisola iberica ai Carpazi e dall'Irlanda al centro Italia, i Celti furono poi soppiantati dall'espansione dell'Impero romano (Che ne subì comunque alcune influenze culturali) e confinati linguisticamente alle isole britanniche, dove trovarono quali eredi più diretti irlandesi e inglesi.

Continua...

Tina

OFFLINE
Post: 165.796
Post: 132.743
Registrato il: 02/06/2006
Registrato il: 28/10/2008
Sesso: Femminile
Nevin
Utente Gold
20/10/2014 17:37


Tra i loro riti più significativi, sopravvissuti alle dominazioni culturali, vi era il festeggiamento del Capodanno che ricadeva, secondo il calendario celtico in uso 2000 anni fa, tra il 31 ottobre e il 1 novembre, ossia nella transizione tra laa stagione calda e quella fredda.
Concluso il lavoro nei campi, i contadini si preparavano al ritiro invernale con una grande festa pagana denominata "Samhain" (dal gaelico antico, letteralmente, "Fine dell'estate"), una celebrazione che univa la paura della morta e degli spiriti all'euforia di poter finalmente godere dell'agognata pausa stagionale.



In questa ricorrenza si riteneva che il mondo degli dei fosse reso visibile ai comuni mortali e che i primi si divertissero a giocare brutti scherzi ai loro adoratori.
Dal canto loro, la notte si Samhain gli uomini si prodigavano per ingraziarsi le divinità attraverso sacrifici animali (ma alcune fonti ritengono anche umani) e riti propiziatori.
Le cerimonie avvenivano principalmente nei boschi e sulle colline con l'accensione di un falò (con la valenza di una Fuoco Sacro) da cui, alla fine dei festeggiamenti veniva attinto un tizzone ardente da riportare al villaggio all'interno di una cipolla o di una rapa incavata adibita a mò di lanterna. Tornando alle loro case i Celti usavano indossare maschere, incavate dalla pelle degli animali uccisi, allo scopo di spaventare e scacciare gli spiriti maligni senza essere da questi riconosciuti.

Continua...

Tina
OFFLINE
Post: 165.796
Post: 132.743
Registrato il: 02/06/2006
Registrato il: 28/10/2008
Sesso: Femminile
Nevin
Utente Gold
20/10/2014 18:04


L'evoluzione medievale
Nonostante i tentativi - dell'Impero romano prima e della Chiesa Cattolica poi - di sradicare i culti pagani celtici in Europa, il rito di Samhain sopravvive nei secoli successivi cambiando pelle e adattandosi alle culture locali europee, pur mantenendo il suo legame con il mistero e il soprannaturale.
Nel VII secolo papa Bonifacio IV sposta dal 13 maggio al 1 novembre la festa di Ognissanti nel tentativo di soppiantare questa festa pagana con una festa cattolica.
Nel Medioevo si diffonde la pratica dell'elemosina effettuata porta a porta la sera di Ognissanti: si richiede cibo in cambio di preghiere per i defunti del donatore.
Questa usanza si riscontra sia in Irlanda e Gran Bretagna che nel sud Italia.
La ricorrenza viene inoltre citata da William Shakespeare in una sua commedia scritta nel 1593, "I due gentiluomini di Verona".
Dice il personaggio di Schizzo, servo di Valentino:
"To speake puling like a beggar at Hallow-Masse" (letteralmente: "Parlar con voce piagnucolosa come un accattone il di d'Ognissanti").



Le isole britanniche, come già detto, rappresentano per la cultura celtica un importante asilo, perpetuando il cuto di Samhain e infondendolo di nuova linfa.

Continua...

Tina

[Modificato da ariel.46 20/10/2014 18:33]
OFFLINE
Post: 165.796
Post: 132.743
Registrato il: 02/06/2006
Registrato il: 28/10/2008
Sesso: Femminile
Nevin
Utente Gold
21/10/2014 12:12


In Irlanda si diffonde la tradizione di lasciare cibo e latte fuori dalla porta; in questo modo gli spiriti di passaggio possono rifocillarsi, evitando di fare scherzi agli abitanti della casa.
A partire dalla metà del XIX secolo, unendosi all'ondata migratoria europea verso gli Stati Uniti, gli irlandesi si trasferiscono in gran numero nel Nuovo continente portando con se, oltre ai propri costumi, la celebrazione di Samhain, che nel frattempo ha assunto il nome di Halloween.
Il termine risale alla metà del 1700 e deriva dall'espressione scozzese "All Hallows' Eve" (la notte prima di Ognissanti), contratto ed evoluto in "Halloween".



Continua...

Tina




[Modificato da ariel.46 21/10/2014 12:13]
OFFLINE
Post: 165.796
Post: 132.743
Registrato il: 02/06/2006
Registrato il: 28/10/2008
Sesso: Femminile
Nevin
Utente Gold
21/10/2014 12:24


Zucche senza padrone
Arrivati in America, gli irlandesi scoprono che le zucche si prestano assai meglio alla funzione di lanterne e le sostituiscono alle cipolle e alle rape.
E' credenza diffusa che le zucche intagliate fossero in uso per celebrare questa festività già nella vecchia Irlanda, tuttavia nessuna testimonianza letteraria dell'epoca ne cita la presenzaa.
Tant'è che l'uso dell'espressione "Jack-o'-Lantern" viene attestata negli Stati Uniti soltanto nel 1834, associata peraltro alla stagione del raccolto, senza riferimento alcuno alla festività pagana.
Nela sua versione più classica, la leggenda di "Jack Lanterna" - che si riferirà alla zucca, solo nella sua evoluzione americana - racconta di un astuto fabbro irlandese, avaro e ubriacone, che tentò di gabbare il diavolo, trovandosi infine a vagare nell'oblio con la sola luce di un tizzone ardente posto all'interno di una rapa incavata.
Questa storia presenta forti similitudini con altre partorite dal folklore europeo, annoverando, oltre, alle varianti del Galles e dell'Inghilterra, quelle della Spagna, Germania, Italia e Norvegia, probabile retaggio della precedente influenza celtica.



Continua...

Tina




OFFLINE
Post: 165.796
Post: 132.743
Registrato il: 02/06/2006
Registrato il: 28/10/2008
Sesso: Femminile
Nevin
Utente Gold
21/10/2014 12:53


Le analogie italiane
Dal Friuli alla Puglia, dalla Calabria alla Sardegna è impressionante il numero di varianti più o meno autoctone delle tradizioni di Ognissanti, ciascuna delle quali rivendica origini secolari o che risalgono almeno agli del '900.
La liturgia ricorrente è simile a quella medievale con una processione di questuanti che reclama cibo in cambio di preghiere per i defunti del donatore o minacciando gravi ripercussioni in caso di rifiuto.



In Calabria, a Serra San Bruno, ri registra la tradizione secolare del "Coccalu di muortu": dopo aver intagliato una zucca attribuendogli le sembianze di un teschio, i ragazzini ciondolano per le vie del paese reclamando un'offerta in denaro ai viandanti.

Altrettanto nel Friuli, era diffusa una tradizione identica al "dolcetto o scherzetto", anche se esercitato nelle festività natalizie o a carnevale, oltre alla tradizione di intagliare le zucche vuote, tendendole simili a teschi umani.

Zucche e cerimonie analoghe ricorrono anche in Puglia nella notte del "Fucacoste e cocce priatorije" (falò e teste del Purgatorio); davanti alle case vengono accesi dei fuochi per illuminare simbolicamente il cammino dei morti che in quella notte tornano a trovarci.
Le stesse braci serviranno per cucinare carne da offrire ai passanti.
Nella giornata successiva si svolge quindi una gara di zucche decorate , rappresentanti simbolicamente le anime del Purgatorio.

Continua...

Tina




OFFLINE
Post: 165.796
Post: 132.743
Registrato il: 02/06/2006
Registrato il: 28/10/2008
Sesso: Femminile
Nevin
Utente Gold
21/10/2014 13:08


In terra sarda, nel Campidano, è ancora forte la leggenda di Tizia Maria Puntaoru, rappresentata nell'iconografia popolare come una vecchia molto brutta e perennemente affamata. Si racconta che la donna, morta letteralmente di fame, tornasse la notte di Ognissanti per reclamare un piatto di pasta.
Se non veniva accontentata, la megera si vendicava pungendo il ventre del malcapitato con uno spiedo (da cui il nome "punta d'oro").
Impersonando la famigerata Tizia Maria con l'ausilio dei vestiti della nonna, torme di bambini, fino a non molti anni fa, si riversava nelle strade di paese bussando casa per casa per reclamare frutta secca, castagne, mandarini e qualche dolce.

Celebrazione similare in Sardegna è quella dell'antica festa di Sant'Andrea, conosciuta come "Notte delle zucche", celebrata a Martis e in altri comuni dell'Anglona e del Goceano.
La notte del 30 novembre i bambini sciamano per le vie del paese portando con loro le ricorrenti zucche intagliate, illuminate all'interno da una candela e annunciando la loro presenza di porta in porta percuotendo coperchi e mestoli e recitando una filastrocca intimidatoria in lingua sarda:
"Sant'Andria muzza li mani..." ("Sant'Andrea mozza le mani).
Anche per loro il premio è in mandarini, dolci, fichi secchi e monete.
Daniele Aramu

- Tratto da Mistero -

Tina



OFFLINE
Post: 165.796
Post: 132.743
Registrato il: 02/06/2006
Registrato il: 28/10/2008
Sesso: Femminile
Nevin
Utente Gold
27/10/2014 14:55


Halloween: le vere origini di questa festività e il Culto dei Morti nelle tradizioni delle campagne italiane




Non molto tempo fa in un forum di neopaganesimo si parlava di Samhain, il capodanno celtico, considerato dalle Streghe come una delle feste più importanti. Una ragazza intervenne definendosi "anti-Halloween", poichè la festa è troppo commerciale per i suoi gusti.
La sua osservazione non mi stupì più di tanto: negli ultimi anni in Italia c'è stato il boom di questa festività che la maggior parte delle persone crede sia stata importata dagli Stati Uniti, e ci si limita a vederla come se fosse un moderno carnevale, svuotato di tutti i suoi significati, in cui i bambini si travestono con costumi ispirati ai vari film horror e splatter e girano per le case dicendo "dolcetto o scherzetto"...
A quanto ho sentito persino molti insegnanti d'inglese ne parlano agli alunni come fosse una festa americana ed esclusivamente mondana, senza degnarsi di approfondirne le origini storiche e religiose precristiane.

In realtà Halloween è una festa molto più antica, e persino molto più italiana di quanto non si pensi... E' questa la scritta che appare sulla copertina di "Halloween. Nei giorni che i morti ritornano", un libro meraviglioso, scritto da Eraldo Baldini e Giuseppe Bellosi, edito da Einaudi.

Continua...

Tina


[Modificato da ariel.46 27/10/2014 14:56]
OFFLINE
Post: 165.796
Post: 132.743
Registrato il: 02/06/2006
Registrato il: 28/10/2008
Sesso: Femminile
Nevin
Utente Gold
27/10/2014 14:58


Molti già conoscono le origini celtiche e la dinamica con cui Halloween è stata esportata negli Stati Uniti e con cui in seguito, sotto le spoglie di un evento puramente mondano, ha fatto ritorno in Europa e in Italia: prima che si affermasse il cristianesimo, la festività si chiamava Samhain ed era il capodanno tipico della religiosità celtica. Cadeva nel periodo in cui, conclusa la stagione dei raccolti, ci si preparava ad affrontare la parte fredda dell'anno, ed era principalmente dedicato al culto dei defunti. Con l'avvento del cristianesimo, a Samhain vennero sovrapposti i festeggiamenti dedicati a tutti i santi (Ognissanti), e si stabilì che la commerorazione dei defunti fosse una celebrazione ad essi secondaria. Halloween significa appunto "Sera di Ognissanti", ed è la contrazione di "All Hallows evening".
La festa fu importata negli Stati Uniti da emigranti irlandesi e scozzesi, e prese piede presso il nuovo mondo trasformandosi poi gradatamente nell'avvenimento mondano che tutti conosciamo.

Ma le sue vere origini potrebbero essere anche preceltiche. Il motivo per cui certe usanze (come quella di intagliare rape e zucche per farne lanterne, come le questue giocose di bambini e mendicanti e la dedicazione dei primi giorni di novembre al culto dei morti) si potessero riscontrare anche in vaste aree dell'Europa e dell'Italia che non vennero mai contaminate in modo significativo dalla cultura celtica, è da ricercare proprio nelle basi di questa interessante teoria.
Riassumerò alcune delle argomentazioni principali con cui Baldini e Bellosi ci portano a riconoscere nelle antiche tradizioni del nostro Paese le vere antenate dell'Halloween odierna.

Continua...

Tina


OFFLINE
Post: 165.796
Post: 132.743
Registrato il: 02/06/2006
Registrato il: 28/10/2008
Sesso: Femminile
Nevin
Utente Gold
27/10/2014 15:00


I primi di novembre: una svolta nel ciclo annuale



In tutte le zone in cui la cultura agropastorale è preponderante, i primi di novembre segnano lo spartiacque stagionale fra la metà dell'anno in cui il clima è mite e quella in cui il clima si fa più rigido.
Ai primi di novembre la stagione del raccolto è ormai terminata e i prodotti sono stati
immagazzinati; gli armenti sono stati già da tempo ricondotti dai pascoli estivi sulle alture, fin nei villaggi, al riparo dal freddo; le ore diurne durano sempre meno, e si sente il desiderio di raccogliersi all'interno delle case, nell'atmosfera accogliente e rassicurante del focolare domestico.

Per tale motivo, con l'arrivo dei primi freddi, il pensiero va anche agli Antenati, che vengono accolti in casa con motivi tipicamente tradizionali: in molte regioni del nord-Italia, per esempio, era usanza aggiungere un posto a tavola, una sedia vuota destinata al caro defunto che avesse voluto condividere la cena con i parenti ancora in vita.

Continua...

Tina


OFFLINE
Post: 165.796
Post: 132.743
Registrato il: 02/06/2006
Registrato il: 28/10/2008
Sesso: Femminile
Nevin
Utente Gold
27/10/2014 15:02


Un altro dei motivi per cui il Culto dei Morti assume una grande importanza, in particolare nelle zone dove si coltivano cereali, è che il periodo fra ottobre e novembre è quello in cui avviene la semina, e la speranza di un buon raccolto viene affidato alla dimensione sotterranea, nel grembo della terra in cui trovano dimora le divinità ctonie e gli stessi defunti.
Ecco che allora prendono forma i riti propiziatori con cui ci si assicura un raccolto abbondante per l'anno che verrà.

Destinatari e protagonisti di questi riti sono proprio i morti: anch'essi, come i semi, sono nella dimensione sotterranea in attesa di tornare a far parte del ciclo della vita (indipendentemente che si parli di reincarnazione, di cicli biologici o di rinnovamento dal punto di vista generazionale).

Continua...

Tina




OFFLINE
Post: 165.796
Post: 132.743
Registrato il: 02/06/2006
Registrato il: 28/10/2008
Sesso: Femminile
Nevin
Utente Gold
27/10/2014 15:03




Bisogna considerare che i morti, nella tradizione e nel folklore, sono da sempre stati considerati entità ambigue.
Nel Culto dei Morti vengono celebrati sia gli Antenati, sia i morti in generale, temuti proprio perchè ormai fanno parte di una dimensione che, dal punto di vista empirico, per i vivi è ancora estranea.
Durante la notte si temeva di incontrare anime di persone morte di morte violenta, o anime che ancora vagavano per i villaggi, impossibilitate a lasciare la nostra dimensione terrena per via di qualche torto subìto o perpetrato in vita, o comunque per qualche conto lasciato in sospeso.
Questa credenza si può ricollegare all'antica immagine della "Caccia selvaggia", rintracciabile già nel Basso Medioevo, per cui si pensava che le anime di persone morte prematuramente non trovassero una precisa collocazione nell'Aldilà, e che fossero condannate a vagare in eterno riunite in una sorta di schiera volante che travolgeva tutto ciò che trovava sulla sua strada, urlando e sibilando in modo spaventoso.
Questo mito, nonostante gli sforzi da parte della Chiesa che cercò di collocare le anime inquiete nel purgatorio, sopravvisse fino agli inizi del ventesimo secolo, e restò diffuso soprattutto nelle credenze dei montanari delle Alpi.

Continua...

Tina


OFFLINE
Post: 165.796
Post: 132.743
Registrato il: 02/06/2006
Registrato il: 28/10/2008
Sesso: Femminile
Nevin
Utente Gold
27/10/2014 15:05


Ecco che allora le usanze tipiche della tradizione di Ognissanti in Italia assumono tutte un duplice significato: quello devozionale, e quello di placare le entità incontrollabili impersonate dai morti, che nel periodo di novembre, quando i confini fra la dimensione terrena e quella ultraterrena sembrano assottigliarsi, tornano a farci visita nelle nostre case.
Vediamole una per una.

Le zucche intagliate



Nell'usanza di intagliare le zucche, dando loro un aspetto insieme grottesco e rassicurante (una lanterna allegra e luminosa nella forma di un teschio stilizzato) possiamo già riconoscere un rito apotropaico, atto cioè ad allontanare le presenze più inquietanti e paurose con la loro stessa rappresentazione.
Nel libro vengono riportate testimonianze varie che confermano che la zucca-lanterna di novembre (una variante era la rapa-lanterna) era già diffusa in molte regioni italiane, sia al nord che al sud, ancora prima che in America venisse importata Halloween.

Continua...

Tina


OFFLINE
Post: 165.796
Post: 132.743
Registrato il: 02/06/2006
Registrato il: 28/10/2008
Sesso: Femminile
Nevin
Utente Gold
27/10/2014 15:07


Parlando con i miei suoceri (il signor Mario è piemontese, la signora Costanza è sarda), ho avuto conferma che sia in Piemonte sia in Sardegna la notte di Ognissanti si mettevano dei lumini alle finestre perchè i cari defunti potessero trovare la via di casa.
Chi decideva di utilizzare la zucca-lanterna lo faceva sia per far luce ai propri Antenati, durante il loro viaggio di ritorno, sia per scacciare gli "spiriti vendicativi", considerati molesti e pericolosi.

Spesso le zucche intagliate venivano lasciate di notte ai bordi dei campi, sui muretti e vicino ai crocicchi: si diceva che servissero a spaventare le streghe e gli spiriti malvagi, ma il più delle volte a esserne terrorizzati erano gli stessi viandanti che passavano di lì!

Dopo la festività le zucche venivano distrutte per simboleggiare la cacciata delle forze inquietanti che avevano rappresentato, e la loro distruzione veniva accompagnata da rumori di vario genere, come grida allegre, canti e scampanii.

Continua...

Tina


OFFLINE
Post: 165.796
Post: 132.743
Registrato il: 02/06/2006
Registrato il: 28/10/2008
Sesso: Femminile
Nevin
Utente Gold
27/10/2014 15:10


Riti di accoglienza, propiziatori e difensivi

Nelle campagne italiane erano inoltre diffusi i riti di accoglienza per i defunti, come quello di aggiungere un posto a tavola o di lasciare cibo e bevande sul tavolo all'ora di andare a dormire, o come quello di lasciare il focolare acceso durante la notte e di alzarsi prestissimo la mattina del 2 novembre per cambiare le lenzuola dei letti in modo da far posto ai defunti che tornavano a riposarsi dopo il loro lungo viaggio dall'eternità.

Anch'essi hanno un duplice significato: oltre alla dimostrazione di affetto e di devozione da parte dei vivi, l'accoglienza veniva vista come un rituale di scongiuro, e innumerevoli erano le precauzioni da prendere per evitare eventuali ritorsioni da parte degli stessi defunti: bisognava, per esempio, evitare assolutamente di "ferire" il pane con forchette e coltelli (onde evitare di essere a propria volta feriti, anche mortalmente), o di alzarsi dal letto durante la notte, perchè l'incontro con le anime trapassate, anche se appartenenti ai propri antenati, poteva essere pericoloso per la propria incolumità.

Sempre mia suocera, la signora Costanza, mi diceva che quand'era piccola lei e le sue sorelle avevano terrore di alzarsi durante la notte, perchè temevano di incontrare qualche familiare defunto che era tornato a casa per mangiare gli avanzi che la loro mamma aveva lasciato in cucina.

Continua...

Tina


Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 2 | Pagina successiva
Nuova Discussione
 | 
Rispondi
Cerca nel forum
Tag cloud   [vedi tutti]


Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 16:07. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com
.....
FORUM AMICI E ADOTTINI


.... Web stats powered by www.webstat.ms