| | | OFFLINE | Post: 1.416 Post: 83 | Registrato il: 22/01/2017 Registrato il: 17/03/2017 | Sesso: Maschile | Apprendista | Utente Veteran | |
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30/09/2017 11:25 | |
Aquila-58, 29/09/2017 21:42:
attenzione però, perchè la discesa nell' Ades di Gesù (che non ne fu abbandonato, Atti 2:31) adempie un passo veterotestamentario (Salmo 16:10), visto che parli di "questi miti, antropologia biblica inclusa, non mi dicono nulla, caro Barnabino"...
Anche Atti 2:31 è biblico....
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Ciao. Non so Aquila se intendo ciò che dici. Certo che Gesù non fu abbandonato. Non è comunque facile accettare per i fedeli la discesa agli inferi di Gesù e questo per una cattiva identificazione tra "inferi" e "inferno" (come luogo di dannazione). Non fu facile per i primi cristiani intendere questa verità "di fede", perchè vi era anche chi negava la fisicità di Gesù e considerava il suo corpo come una specie di "abito" contenente lo spirito del Cristo divino. Alcuni ritenevano che sulla croce fosse stato issato una specie di simulacro, un corpo non vero. Contro questa "eresia" si stabilì un dogma: Gesù Cristo morì, fu sepolto e discese agli inferi. Ed il dogma, come TUTTI i dogmi, è per i cattolici valido sempre, anche se oggi quasi nessuno crede che i morti discendano in un "luogo fisico".
Come già detto, le persone identificano "inferi" con "inferno", luogo eterno di dolore e dannazione. Se così fosse ci sarebbero delle enormi contraddizioni teologiche, l'inferno, visto come essenza totale di Dio, sarebbe stato impossibile l'ingresso dell'"uomo-Dio" nello stesso se non stravolgendo una "verità di fede". Inoltre l'inferno è proverbialmente eterno, luogo di chi è senza pentimento, commesso gravi peccati; ma nella "Lettera agli Ebrei"(4,5) viene detto: "...ne abbiamo uno (Gesù)che in ogno cosa è stato tentato come noi, però senza peccare". Come poteva Gesù andare all'inferno (eterno) e poi riuscirne? La risposta è: Quel Sabato, giorno successivo alla sua morte e precedente alla sua resurrezione, Gesù non discese nell'aldilà cristiano, bensì in quello ebreo, l'unico che poteva essere concepito all'epoca.
Il vero prodigio non fu la discesa agli inferi, tappa obligata per tutti (Gesù compreso) dopo la morte fisica, ma il ritorno, UNICO, nel mondo dei vivi. Il valore, anche esoterico, di questo dogma va cercato nella rottura che Gesù fece con le vecchie religioni che, giudaismo incluso, massificavano l'umanità dopo la morte negando ai giusti la prospettiva di una eterna ricompensa. Il cristianesimo rese in tal modo ogni singolo uomo "individuo", riconoscendolo un "microcosmo immortale".
Un saluto |