"Mio padre era proprio una vecchia scarpa irlandese, di Dublino, parte Nord.
Era molto cinico sul mondo, sulla gente. Ma al tempo stesso carismatico e divertente.
Lui mi diceva di non sognare: "A sognare - diceva- si resta delusi".
Questo era il consiglio che mi dava.
Non lo diceva a parole, ma lo pensava.
Sarà una ricetta per megalomani, o per gente con grandi idee, ma la mia idea è quella di sognare e realizzare quel sogno." - BONO
Un pezzo di carta, una bacheca, quattro puntine da disegno: è quanto basta per far nascere una leggenda.
Quando il quindicenne Larry Mullen, studente della Mount Temple Comprehensive Hight School di Dublino, nell'ottobre del 1976 affligge un annuncio alla ricerca di compagni per formare una band, neanche il più visionario degli ottimisti può lontanamente intravedere in quel gesto spontaneo, il futuro del più importante e celebrato gruppo europeo dai tempi dei Beatles.
L'assetto della formazione che nacque in quei giorni sarebbe rimasto invariato fino ai giorni nostri, caso più unico che raro nella storia della musica pop.
Le biografie dei gruppi di maggior successo e di più lunga militanza degli ultimi quarant'anni sono piene di piccole e grandi crepe - dai Rolling Stones ai R.E.M. - e non ce n'è uno che possa dire di aver mantenuto la stessa faccia per più di due decenni.
Gli U2 nascono con i volti imberbi di Larry Mullen, Adam Clayton, The Edge e Bono Vox (in ordine di apparizione) e approdano al nuovo millennio nel pieno fulgore della propria vicenda artistica, con quelle stesse fattezze, solo appena increspate dagli anni.
Continua...
- Tratto da U2 La lunga strada dei ragazzi di Dublino -
Tina