Calendario lunare

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ariel.46
00martedì 2 marzo 2010 17:49

Anch'io non condivido questa festa, che è fatta solo per il consumismo.

Si è veramente perso il motivo di questo giorno,che non è uscire a cena e divertirsi.

Tina.


ariel.46
00venerdì 9 aprile 2010 11:19








ariel.46
00venerdì 9 aprile 2010 11:24

Luna di Aprile.
o Luna rosa, Luna delle Uova, Luna della lepre, Luna dell’erba, Luna dei boccioli.



La luna del nuovo inizio, o luna delle uova.

Aprile è il nuovo inizio, che si manifesta con il ritorno della vegetazione a Primavera.
Questo in natura è il tempo della germinazione, che racchiude in sè tutta la forza vitale, l'entusiasmo, la spinta verso la vita del seme che sta per nascere.

Con Oestara è stato deposto l’uovo della nuova vita, ed ora il suo guscio si incrina e rapidamente si schiude dando alla luce il suo prezioso contenuto.
Per analogia questo tempo coincide con il segno dell’Ariete, il grande pioniere dello zodiaco, cui spetta il grande compito di iniziare le cose.
Il fuoco dell’Ariete è un fuoco esplosivo, la cui energia creatrice si espande in ogni direzione, riportando la scintilla della vita.
Marte è il suo pianeta governatore, il Dio guerriero che i popoli antichi consideravano grande protettore della primavera e delle energie fecondatrici maschili (e che solo in seguito divenne dio di guerra, a mano a mano che i romani presero a conquistare il mondo).
E’ dunque tempo anche per noi di attivare il nostro fuoco interiore, dando inizio a nuovi progetti, che possano tradurre in azioni concrete quegli intenti che forse abbiamo espresso durante la stagione invernale.
Nelle energie di aprile tutto è in movimento, crescita, cambiamento, e poiché Ariete è un segno che lavora sul piano dell’identità, anche dentro di noi è il momento di esercitare la fiducia nelle proprie possibilità, la capacità di riconoscere le occasioni, anche quando questo comporta un certo rischio.
La Luna di aprile è anche una luna dai frequenti cambiamenti di umore. Possono convivere, nell'arco di pochi giorni, calma e impeti emotivi.
Siamo spesso centrate su noi stesse, per cui ci possono essere momenti dominati dall'egoismo: è utile approfittarne per riappropriarci dei nostri spazi, per recuperare ciò che davvero ci appassiona, al di là di tutti i doveri che spesso ci sovrastano, e per occuparci delle nostre esigenze, che magari abbiamo troppo trascurato nei mesi passati.
Questo mese è ricco di simboli, tra cui l’uovo, che rappresenta il potere dell'inizio, del manifestare la creazione.
Esso è il principio da cui nascono tutte le cose, è il contenitore di vita che viene covato e rapidamente matura, si incrina e si apre per dare alla luce un nuovo essere.
Nelle narrazioni mitiche vi è spesso un Uovo Cosmico all'origine della creazione.
L'Uovo cosmico è anche l'Anno, l'espressione simbolica del tempo cosmico. E' la Ruota dell'anno, nella sua durata ciclica.
Altro archetipo primaverile è la colomba, simbolo del ritorno della vita e dell'amore, associato alla dea Afrodite e in seguito adottato dal Cristianesimo come simbolo pasquale.
Infine il serpente, forse il più antico e potente simbolo del rinnovamento e della rigenerazione, presente in tutte le culture, che ci accompagna dal lontano neolitico, associato al volto della Dea come Dea della Trasformazione.
Nella forma dell'Uroboro, il serpente che si morde la coda, esso rappresenta il cerchio della vita e si ricollega dunque al simbolismo dell'uovo.

Continua...

Tina.



ariel.46
00venerdì 9 aprile 2010 11:28

Spiriti di Natura: fate delle piante.

Piante: basilico, aglio, sangue di drago, geranio, cardo.

Colori: cremisi, giallo oro.

Fiori
: margherita, pisello odoroso.

Profumi: pino, lauro, bergamotto, patchouli.

Pietre: rubino, granato.

Alberi: pino, lauro, nocciolo.

Animali: orso, lupo.

Divinità: Kali, Hathor, Anahita, Cerere, Ishtar, Venere, Bast.

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Tina.
ariel.46
00venerdì 9 aprile 2010 11:30

Il cielo di aprile 2010.

Il sole si trova nell’esuberante segno dell’Ariete fino al 20 di aprile, ma già da inizio mese sarà l’energia del Toro e dell’elemento terra a prevalere nello zodiaco.
Infatti dal primo del mese Venere entra in Toro, una delle sue due sedi, dove può esprimere al meglio le sue caratteristiche di sensualità, serenità e benessere psico-fisico.
Un buon periodo quindi per tutti i segni di terra, accarezzati dal pianeta dell’amore fino al 25 del mese.
Anche Mercurio fa il suo ingresso in Toro il 3 di aprile per compiere un lungo transito lungo che in astrologia viene definito “anello di sosta”.
Infatti questo è l’anno in cui mercurio è un importante alleato per i segni di terra: grazie alla sua lunga permanenza (sarà in toro fino al 10 giugno) tori vergini e capricorni potranno godere di una brillantezza nella comunicazione, una capacità e rapidità di movimento che non sono del tutto usali a questi segni.
Per quanto riguarda i restanti pianeti, Marte in moto diretto avanza di 10 gradi (dai 3 ai 13) nel segno del Leone, e da qui continua a dispensare forza ed energia in abbondanza ai segni di fuoco in particolare (e penalizza un po’ acquario toro e scorpione, che si trovano in aspetto disarmonico).
In Pesci, elemento acqua, troviamo Giove che si sposta velocemente dai 17 ai 24 gradi, ed Urano che avanza dai 27 ai 29, e va a perfezionare l’opposizione con Saturno, che per questo mese è retrogrado e torna a toccare gli ultimi gradi della Vergine, e rinnova quella tensione già in atto da tempo, tra i cosiddetti vecchi poteri e le nuove prospettive sociali che ancora faticano a trovare uno spazio di azione.
Stazionario Nettuno a 28° di Acquario, e Plutone a 5° di Capricorno (anche se il suo moto diventa retrogrado a partire dal giorno 7 di aprile).
Il novilunio si compie il 14 del mese, a 24 gradi di ariete.
Il 20 di aprile alle 5:30 del mattino il sole fa il suo ingresso nel segno del Toro, mentre il plenilunio ha luogo il 28 del mese, con sole e luna sull’asse toro-scorpione, in aspetto disarmonico a Marte ed armonico a Plutone. Un plenilunio incentrato sul tema del potere, dove il cielo sembra simbolicamente indicare che la vera forza non ha molto a che fare con l’aggressività e l’attitudine a mostrare i muscoli, quanto invece con il restare in contatto con ciò che ci motiva da dentro, come suggerisce Plutone, signore dell’inconscio.

Testo di Manuela Caregnato ©www.ilcerchiodellaluna.it 2010

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Tina.

ariel.46
00venerdì 9 aprile 2010 11:33

Il rimedio spagirico del mese: nocciolo.



Mercurio in Toro – il Nocciolo, la pianta di Cenerentola.

Simbolismo.
Il Nocciolo è Simbolo di Rigenerazione e di Fecondità.
Come tutti i frutti racchiusi in una scorza, e simili quindi all’uovo, la nocciola insieme con l’albero divenne anche simbolo di Fecondità e di Rigenerazione. I Romani donavano piante di nocciolo come augurio di prosperità e di pace; e nell’Antico Regime si distribuivano nocciole e noci in occasione delle nozze per augurare fecondità agli sposi. In Germania si raccontava che adoperando delle bacchette di nocciolo, era possibile obbligare le streghe a restituire la fecondità ad animali e piante ai quali l’avevano tolta con i loro sortilegi. Durante alcuni processioni domenicali, si usava toccare in nome di Dio l’avena destinata ai cavalli con ramoscelli di nocciolo, che si ponevano anche nelle tombe per augurare ai defunti una nuova vita, come testimoniamo i sepolcri più antichi del Württenberg nei quali sono state trovate nocciole insieme con noci e zucche. Il Nocciolo è molto indicato come legno per per bacchette magiche.

Spagiria.
Per la Spagiria il Nocciolo è la pianta della Soglia e come segnature planetarie ha Mercurio e Giove.
Mercurio è la funzione inerente ad ogni ambito di relazione, comunicazione e scambio, sia nelle dinamiche inerenti al rapporto con l’esterno che a quelle relative al mondo interiore della persona e quindi con le complesse dinamiche della psiche. Nel fisico ha a che fare con la respirazione, con la digestione, con il pancreas e, come aspetti più generali, con il sistema linfatico, i nervi, la pelle e il sistema immunitario.
Giove, nel caso del Nocciolo, ha funzioni secondarie e nel corpo fisico ha a che fare con gli organi sessuali maschili, il fegato, il sistema nervoso autonomo, l’ipofisi e l’ipotalamo.

Come utilizzarlo.
Come preparazione spagirica c’è l’Elixir di Nocciolo e se ne assumono da 1 a 7 gocce in poca acqua, da 1 a 3 volte al giorno.
Interessante è anche l’olio vegetale di Nocciolo che ho sperimentato con grande soddisfazione in caso di bronchiti. Infatti, la morfologia del fiore maschile ricorda l’alveolo polmonare.
E’ sufficiente ungere la zona dell’apparato respiratorio un po’ di questo olio, che normalmente viene utilizzato in cucina.
L’effetto vaso dilatatore si percepisce immediatamente.
E’ possibile unirlo a pochissime gocce di Quintessenza di Timo o Olio Essenziale di Pino Mugo.

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Tina.


ariel.46
00venerdì 9 aprile 2010 11:36

Le fasi lunari di aprile 2010.



Ultimo Quarto – mar 6 aprile.

Luna nuova – mer 14 aprile alle 14:29.

Primo Quarto – mer 21 aprile.

Luna Piena - mer 28 aprile alle 14:18.


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Tina.

ariel.46
00venerdì 9 aprile 2010 11:39

La luna di aprile in giardino.
di Mimmo Tringale.

La lunazione di aprile è chiamata anche della "Luna rossa" perché soprattutto nel periodo che va dalla luna nuova al primo quarto si possono verificare gelate che pur non essendo intense, determinano la "bruciatura" delle gemme e dei germogli più sviluppati, i quali assumono una colorazione quasi rossastra.
Un vecchio adagio giapponese afferma : "Dopo la piena luce della seconda lunazione sulla terra è tutto abbondanza o tutto carestia" ed in effetti dopo la luna piena di aprile, gran parte dei vegetali sono in procinto di completare il loro sviluppo ed è quindi possibile avere un'idea precisa di quello che sarà il raccolto.
In alcuni regioni dell'Italia meridionale i vecchi agricoltori affermano che "La luna nuova tra aprile e maggio fa maturare il grano", mentre "la luna crescente favorisce la maturazione delle ciliege e decide la sorte di tutti i frutti a nocciolo".

In luna crescente.

Semine.
A dimora all'aperto: anguria, basilico, bietola da orto, cardo, carota, cetriolo, coriandolo, fagiolo, fagiolino, fava, melone, peperone, pisello, melanzana, pomodoro, prezzemolo, ramolaccio, ravanello, rucola, scorzanera, zucca e zucchina.
In semenzaio all'aperto: basilico, pomodoro, melanzana, cetriolo
In serra, ma solo nelle zone più fredde del centro-nord: acetosa, basilico, cetriolo, anguria, melanzana, melone, peperone, pomodoro, zucca e zucchina.
In piena terra: Acanthus mollis, Ciclamen europaeum, calendula, crisantemo, Digitalis, Iberis sempervirens, Lupinus polyphyllus, Myosotis, papavero, primule, fiordaliso, girasole ornamentale, graminacee ornamentali, iberis, viole, violaciocche.

Trapianti.
Nell'orto: anguria, basilico, bietola da orto, cardo, cetriolo, coriandolo, fagiolo, fagiolino, fava, melone, peperone, melanzana, pomodoro, ramolaccio, scorzanera, zucca, zucchina, cavolo cappuccio, tetragonia, indivia riccia, lattuga, bietola da coste, lattuga cappuccio, porro, scarola, sedano.
In giardino: bocca di leone, calendula, campanella rampicante, gladiolo, graminacee ornamentali, Ageratum, Callistephus, Canna, Coleus, Cosmos, dalia, Hedichium, petunie, Nicotiana, Phlox decussata, Salvia splendes, Tagetes.

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Tina.

ariel.46
00venerdì 9 aprile 2010 11:41

In luna calante.

Lavori.
Effettuare i trattamenti primaverili tranne che sugli alberi in fiore. Rinnovare la pacciamatura sotto gli arbusti da frutto. Controllare che le legature non siano troppo strette ed eliminare i germogli che nascono sotto gli innesti attecchiti.
Vangare le aiuole per le semine e trapianti. Rincalzare le patate, mettere i tutori a pomodori, piselli e fagiolini rampicanti.
Dopo la fioritura dividere Primule, Arabis, Bellis, Aubrietia, Elleborus.
Continuare ad annaffiare e concimare regolarmente le bulbose che sono fiorite tra aprile e gli inizi di maggio e attendere l'appassimento delle foglie prima di togliere da terra gli organi sotterranei.

Semine.
A dimora all'aperto: agretto, bietola da coste, cipolla colorata, lattuga da taglio, spinacio.
In semenzaio all'aperto: cavolo cappuccio, tetragonia, indivia riccia, lattuga, bietola da coste, lattuga cappuccio, porro, scarola, sedano.
In serra, ma solo nelle zone più fredde del centro-nord: agretto, bietola da coste, cavolo cappuccio, lattuga, indivia riccia.

Cimature e Potature.
Cimare i crisantemi e gli arbusti a fioritura precoce come Spirea, Prunus giapponese e Forsythia per migliorare la fioritura.
Potare gli agrumi ed effettuare il primo taglio alle siepi a rapido accrescimento come Lauroceraso, Ligustro e Biancospino.

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Tina.

ariel.46
00venerdì 9 aprile 2010 11:44

Le Erbe di Aprile in cucina
.
a cura di Betty Forner.



Aprile è il quarto mese dell'anno in base al calendario gregoriano e secondo alcune interpretazioni
il nome deriva dal greco Aphros, che è il nome greco della dea Afrodite, a cui era dedicato il mese d'Aprile.
Secondo altre teorie, il nome deriva dal latino aperire (aprire) per indicare il mese in cui si "schiudono" piante e fiori.
La Natura si sta risvegliando donandoci anche in questo mese preziosi doni che ci permettono di comunicare con Lei attraverso il nutrimento.
La Grande Madre in questo mese è aperta all'intervento fecondo del cielo. Nelle sue viscere, infatti, essa accoglie e trasforma il Seme del Dio,
seme al quale la Madre dà potenza, una Potenza Magica.
Le erbe che sono cariche maggiormente dell’energia di questo mese sono: Aglio, Basilico e Borragine.

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Tina.

ariel.46
00venerdì 9 aprile 2010 11:47

AGLIO.




L’utilizzo dell’Aglio in cucina si perde nella notte dei tempi: attraverso l’Aglio i primitivi rendevano sapide anche le carni crude e gli Egiziani lo ritenevano sacro.
Nel folclore europeo, si riteneva che l'Aglio tenesse lontani i vampiri e s'indossava in un sacchetto intorno al collo. Questa tradizione si può collegare al fatto che
i vampiri erano considerati dei "parassiti" e conseguentemente l'Aglio, avendo proprietà antibatteriche, li teneva lontani.
Nel Medioevo i medici usavano delle mascherine imbevute di succo d'aglio per proteggersi dalle infezioni e tutt'oggi è ampiamente usato nella medicina popolare.
Dell’Aglio si utilizza il bulbo sia a scopo alimentare che medicinale. L’Aglio contiene allisina, allina
e un glucoside solforato, che lo rendono stimolante sia per il sistema digestivo che per quello respiratorio, infatti grazie a queste sue preziose caratteristiche
in passato veniva chiamato la
“tiriaca dei poveri”. L’Aglio può intervenire in modo benefico in caso di: arteriosclerosi, diarrea, asma, gotta, ipertensione, parassitosi, ulcera, difetti di circolazione.

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Tina.
ariel.46
00venerdì 9 aprile 2010 11:50

BASILICO.




Il Basilico è una pianticella erbacea fra le più comuni.
Gli antichi Egizi utilizzavano il Basilico per le offerte sacrificali. I Galli coltivavano il Basilico a luglio/agosto finché è in fiore. I raccoglitori di questa pianta,
che per Loro era sacra, dovevano sottoporsi a rigidi rituali di purificazione: lavarsi la mano con cui si doveva raccogliere nell'acqua di tre sorgenti diverse,
rivestirsi di abiti puliti, tenersi a distanza dalle persone impure e non utilizzare attrezzi in metallo per tagliare i fusti. Il Basilico è una delle piante aromatiche
più usate in cucina per dare sapore ad insalate, sughi, minestre, formaggi, salse, ecc.
Il Basilico ha molteplici proprietà: stimolanti, antispasmodiche, diuretiche, tonico-digestive, antisettiche, antinfiammatorie e il succo delle foglie strofinato sulla pelle allontana le zanzare.
Tutta la pianta contiene un olio essenziale ricco di estragolo (come il dragoncello) ed eugenolo (come il garofano), oltre a linalolo e terpeni.
Le proprietà di questa essenza producono i seguenti effetti: antispasmodico: calma i disturbi della digestione, come gli spasmi gastrici, l'aerofagia e i disturbi digestivi d'origine nervosa; inoltre allevia l'emicrania dovuta, o associata, a una cattiva digestione; tonificante del sistema nervoso e cardiovascolare e si consiglia in caso di astenia, d'esaurimento, di fatica e di pressione bassa. Inoltre aumenta la produzione del latte durante l'allattamento, facilita le mestruazioni e diminuisce i dolori derivati da spasmi o da congestione uterina.

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Tina.

ariel.46
00venerdì 9 aprile 2010 11:53

BORRAGINE.




La Borragine è una pianta annuale che cresce allo stato spontaneo e la possiamo riconoscere per i suoi bellissimi fiori blu brillante a forma di stella.
La Borragine é ricca di fitoestrogeni che favoriscono la regolare la funzione ormonale; quest'azione riequilibrante ha un'influenza diretta sullo sviluppo del seno,
che possiede recettori di estrogeni che attirano naturalmente gli ormoni femminili prodotti dal corpo grazie all'effetto dei fitoestrogeni.
La Borragine è, inoltre, ricca di minerali essenziali quali calcio e potassio, acido palmitico, tannini, acidi grassi essenziali Omega-6 , necessari a una corretta funzione cardiovascolare e a mantenere pelle e unghie sane.
L'olio di Borragine è usato per curare l'artrite reumatoide, eczemi, psoriasi, disfunzioni coronarie, pressione alta e colesterolo alto.
La Borragine porta notevoli benefici per regolarizzare le funzioni surrenali e ghiandolari, ricostituisce l'energia del sistema nervoso e sia i fiori che le foglie sono ricche
di potassio e calcio che aiutano a purificare il sangue, agisce sul fegato e sui sistemi di disintossicazione grazie alla sua abilità d'aumentare la secrezione d'urina e l'eliminazione di tossine e scorie attraverso le urine, agisce sul sistema immunitario e la sua reattività grazie alla sua abilità di facilitare la rimozione di secrezioni
di catarro dalla mucosa broncopolmonare e causare l'espulsione di muco dal tratto respiratorio, é calmante per il sistema nervoso,
Il The alla Borragine è ritenuto ottimo per ridurre le febbri alte.
Alla sua azione diaforetica viene anche attribuito l'effetto antidoto contro vari veleni, soprattutto di serpenti ed insetti.
La Borragine è un'erba con un sapore simile a quello del cetriolo, infatti le foglie fresche sono usate nelle insalate per sostituire i cetrioli, nelle minestre e zuppe a cui aggiunge un sapore caratteristico e per insaporire il the freddo e bevande di frutta. I fiori sono usati nelle torte e altre preparazioni dolciarie come guarnizione delicata e mantengono il colore dopo la cottura al forno. Come tisana, la Borragine ha un sapore ottimo e delicato ed effetti calmanti che la rendono perfetta come tisana della buonanotte.
I fiori possono anche essere canditi o congelati in cubetti di ghiaccio per aggiungere un tocco festivo ai punch o ai drink freddi. Si possono anche semplicemente aggiungere freschi alle bevande. Gli antichi Romani furono i primi ad usare la Borragine in questo modo, aggiungendola al vino.
La parola Celtica "borrach" significa "coraggio", infatti la Borragine, aggiunta al vino, veniva usata appunto anche dai Celti per dare coraggio ai guerrieri per affrontare i nemici in battaglia. Gli antichi Greci, invece, la usavano per curare i mal di testa d'abuso di vino; inoltre, era tradizionalmente usata per decorare le case per i matrimoni.

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Tina.

ariel.46
00venerdì 9 aprile 2010 11:56

Il pesce d'Aprile.

Il pesce d’aprile si "festeggia" il primo del mese ed è un'usanza molto antica che quasi certamente risale a qualche antica festa pagana, soppressa dalla Chiesa, ma sopravvissuta negli usi e costumi degli uomini.
L’ipotesi più accreditata ne fa risalire l’origine ad un periodo antecedente al 154 A.C., quando il primo di aprile segnava l’inizio dell’anno.
La matrice della festa era indubbiamente allegra e scherzosa, come vuole la primavera, e come tale continua a restare viva in gran parte del mondo: in Messico, ad esempio, lo chiamano “Dia de los Innocentes”; in Francia, e in Italia, si usa invece l’espressione “Poisson d’Avril” (“pesce d’aprile”).
Nei paesi anglofoni la ricorrenza del primo aprile si chiama “April fool’s day” (“il giorno del buffone d’aprile”), dove il termine “fool” richiama alla mente il “fool”, il folletto delle corti medioevali, sottolineandone così il sapore scherzoso. Infine, in Germania, “Aprilscherz” è semplicemente lo “Scherzo d’Aprile”.
Per gli antichi Romani era la festa della Fortuna Virilis (una festa celebrata in onore della dea Fortuna Virilis) e di Venus Verticordia, (in onore di Venere che cambia i cuori).

Fonte.

Tina.

ariel.46
00martedì 4 maggio 2010 19:20







ariel.46
00martedì 4 maggio 2010 19:24


Luna di Maggio
o Luna della Coppia, Luna bivalente, Luna dei Fiori, Luna del Latte.



La luna della coppia, luna dei fiori.

Maggio si apre con Beltane, il festival dell’abbondanza che segna il ritorno della stagione calda e della fertilità.
Questo è il mese dei sapori, del piacere e degli amori.
Il ciclo vegetale è nel pieno della fioritura e già si prepara a dare i frutti, tutta la natura è in fase espansiva e per analogia con gli astri questo è il tempo del Toro, la prima terra dello Zodiaco.
Dopo l'esplosione iniziale dell'Ariete, che è coincisa con il risveglio della Terra, la fase Toro è un tempo di consolidazione, di beatitudine e di godimento dei sensi.
Toro è un segno profondamente femminile e matriarcale, il più sensuale di tutto lo zodiaco, sede di Venere ( Dea di bellezza, amore e piacere), esaltazione di Giove, pianeta che tutto espande, arricchisce e fa crescere.
E così la natura, in questo tripudio di fiori, profumi e colori, ci seduce con la sua abbondanza mentre il sole già caldo ma non ancora soffocante ci accarezza la pelle con raggi morbidi e avvolgenti.
Su un piano spirituale si celebra la più sacra tra tutte le nozze, quella tra il Dio Sole e la Dea Terra, da cui scaturisce il sostentamento - materiale e spirituale - per tutti gli esseri viventi.
Così anche per noi è un tempo particolarmente adatto per abbandonarci all'amore e al piacere, ma anche per esprimere la nostra creatività e fertilità interiori.
Toro/seconda casa infatti agisce su un piano che è soprattutto materiale, in quanto mira alla costruzione delle nostre sicurezze. Ciò significa che le nuove vie che abbiamo sperimentato a partire dall’equinozio di primavera possono ora trasformarsi in vere e proprie risorse e dare i loro primi concreti frutti.
L' invito per chi è single è a dare inizio a nuove unioni, come nell’antica tradizione dei fuochi di Beltane.
Per tutti gli altri ad aprirsi, a saper riconoscere e godere delle gioie e soddisfazioni della vita, connettendosi con il senso di abbondanza e pienezza di cui la natura è il più evidente riflesso.


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Tina.

ariel.46
00martedì 4 maggio 2010 19:28

Spiriti di Natura: fate , elfi.

Piante: sambuco,rosa, artemisia, timo, millefoglie.

Colori: verde, marrone, rosa.

Fiori: mughetto, digitale, rosa, ginestra.

Profumi: rosa, sandalo.

Pietre: smeraldo, malachite, ambra, cornalina.

Alberi: biancospino.

Animali: gatti, lince, leopardo.

Divinità: Bast, Afrodite, Maia, Diana, Pan.


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Tina.
ariel.46
00martedì 4 maggio 2010 19:30

Il cielo di Maggio 2010.

Ancora in primo piano l’elemento terra per tutta la prima parte di questo mese, che si apre con il trigono di Plutone a Mercurio e Sole nel segno del Toro: ciò significa per la prima decade dei segni di terra la possibilità di dare nuova forza alle proprie intenzioni e motivazioni.
Anche Mercurio nella terra del toro per tutto il mese, è retrogrado fino al 12, poi riprende il suo moto diretto e a sua volta dispensa i suoi doni di lucidità e rapidità d’azione.
Ancora nell’elemento terra troviamo un cauto Saturno che tornato agli ultimi gradi della vergine si muove questo mese da 29° a 28° retrogrado (torna diretto dal 30 del mese), e invita a chiudere eventuali conti rimasti ancora in sospeso.
Per quanto riguarda l’elemento fuoco, Marte in Leone avanza dai 13° ai 27° regalando fiumi di energia ai segni di fuoco e a quelli d’aria.
Nell’elemento aria troviamo Nettuno che avanza da 28° a 29 ° di Acquario e un’allegra Venere in gemelli fino al 20, quando va a spostarsi in cancro dove si fa molto più avvolgente e accende il cuore dei segni d’acqua.
Il 21 Maggio alle 5:34 il sole lascia il costruttivo toro ed entra nel mobile segno dei Gemelli.
Lo stesso giorno ha luogo l’evento più significativo del mese: Giove va a formare la prima (ne farà altre due nel corso dell’anno) opposizione con Saturno a 28°, sull’asse vergine-pesci.
Il pianeta della crescita e dell’espansione si confronta con il pianeta del rigore e dei limiti.
E’ interessante notare che questi due Dei si erano già incontrati in una congiunzione che ha avuto luogo a fine maggio del 2000, nel segno del Toro, dando inizio ad un nuovo ciclo planetario dove tutti eravamo invitati a cercare un nuovo equilibrio tra il bisogno di crescita ed espansione attraverso la materia (giove in toro) e la necessità di razionalizzare, preservare e risparmiare le risorse (saturno in toro).
Ora, dieci anni dopo, i due pianeti si ritrovano, l’uno di fronte all’altro, chiedendoci di fare il punto della situazione. Ognuno di noi è parte attiva in questa dinamica quindi è inutile nascondersi dietro alle responsabilità dei governi o dei grandi poteri che muovono il mondo.
Molto più utile sarebbe assumerci ognuno nel suo piccolo la propria responsabilità, poiché Saturno e Giove sono pianeti di tutti, non c’è nulla di più democratico dell’astrologia, e cogliere l’occasione per chiederci quanto è veramente cresciuto anche in noi singoli individui il rapporto dare-avere con la madre terra. In altre parole quanto è forte il nostro impatto ambientale e cosa davvero facciamo per ridurlo il più possibile? E’ una risposta che possiamo trovare solo nel profondo della nostra coscienza, in quel luogo dove ci confrontiamo con noi stessi e non con il resto del mondo, e dove non è possibile mentire.
L’altro importante evento avviene nelle prime ore del 28 maggio, quando Urano fa il primo ingresso in Ariete (dove si troverà per il periodo estivo, prima di tornare ancora in pesci),
e qui porterà il grande vento del cambiamento per tutti coloro che appartengono alla prima decade dei segni di fuoco e affini.
Il novilunio si compie il 14 di maggio alle ore 2:04 locali, mentre avremo la luna piena il giorno 27 maggio alle ore 23:07.

© Testo di Manuela Caregnato per www.ilcerchiodellaluna.it © 2010

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Tina.


ariel.46
00martedì 4 maggio 2010 19:36

Il rimedio spagirico del mese: il Rusco o Pungitopo – Ruscus aculeatus L.



Giove e Saturno: l'espansione e il rigore.

Simbolismo.
Il pungitopo, come l’agrifoglio, è la pianta che gli antichi Romani portavano addosso durante i Saturnali, perché considerato un talismano.
La funzione di amuleto vegetale si ispira probabilmente al suo aspetto; è un piccolo arbusto sempreverde che spesso forma grovigli di vegetazione impenetrabile per la durezza delle false foglie spinose dette cladodi, che portano al centro i fiori. Grazie alle foglie e alle bacche rosse che maturano alla fine dell’autunno e restano per tutto l’inverno, ha evocato lo stesso simbolismo dell’agrifoglio.

Mitologia.
La mitologia norrena riporta che la pianta di Pungitopo offrì l’ultimo giaciglio a Baldur, figlio di Odino, quando colpito da una freccia, perse la vita. Il Dio Odino, allora, la ricoprì di bacche rosse in memoria perenne del sangue versato.
Baldr (conosciuto anche come Balder o in islandese moderno come Baldur) è una divinità della mitologia norrena, appartenente alla famiglia degli Æsir. Secondogenito di Odino e Frigg, la sua consorte è Nanna, da cui ha il figlio Forseti. Ignoto il significato del nome. Secondo alcuni vuol dire "Signore".
Divinità dalla funzione ignota, la sua figura e il suo mito principale fanno immaginare un legame con il Sole. Il più bello degli dèi, Baldr splende di luce propria, i suoi capelli sono candidi come la neve. La sua dimora si chiama Breiðablik, che significa "ampio splendore".

Spagiria.
Per la Spagiria il Pungitopo è la pianta del Contenimento e come segnature planetarie ha Saturno e Giove, un insieme rarissimo in natura.
Saturno è la funzione inerente alla concentrazione, alla rigidità e alla strutturazione. I Greci chiamavano Saturno Cronos – il tempo. È' forza centripeta, conservatrice e protettrice della solarità : il guardiano della soglia che separa il mondo celeste da quello umano. Nel corpo fisico ha a che fare con la milza, il corpo calloso, il cervelletto, il controllo idrosalino, la struttura ossea e nel sistema endocrino è rappresentato dall’attività dell’epifisi.
Giove è la funzione inerente all’espansione, all’equilibrio e al coraggio nel vivere attivamente e consapevolmente le potenzialità di cui si è dotati sia nei ruoli sociali in cui si è inseriti che nel rapporto con sè stessi, nella capacità di governare e mettere a frutto le possibilità .
Nel corpo fisico ha a che fare con gli organi sessuali maschili, il fegato, il sistema nervoso autonomo, l’ipofisi e l’ipotalamo.

Utilizzo naturopatico.
Come preparazione spagirica c’è l’Elixir di Pungitopo e se ne assumono da 1 a 7 gocce in poca acqua, da 1 a 3 volte al giorno.

A cura di Ivana Baffi – naturopata- ivanabaffiesilachios.wordpress.com/ per www.ilcerchiodellaluna.it © 2010


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Tina.

ariel.46
00martedì 4 maggio 2010 19:38

Le fasi lunari di maggio 2010.



Ultimo Quarto – gio 6 maggio

Luna Nuova – ven14 ore 01:04 ut

Primo Quarto – gio 20 maggio

Luna Piena – gio 27 maggio ore 23:07


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Tina.


ariel.46
00martedì 4 maggio 2010 19:44

La Luna di Maggio in giardino.
di Mimmo Tringale

A metà strada tra la primavera e l'estate, la lunazione di maggio svolge un ruolo fondamentale per la crescita di tutto il mondo vegetale. La natura è oramai iperattiva, anche nei climi più rigidi e negli angoli più ombrosi dei boschi. Nei coltivi, come nei pochi spazi ancora liberi dalla presenza dell'uomo il ciclo della vita si avvicina al suo culmine. E' tempo di febbrile attività anche nell'orto e nel giardino, dove il desiderio di raggiungere raccolti copiosi e fioriture abbondanti non deve fare dimenticare il prezioso ruolo ecologico svolto da ogni essere vivente, parassiti e malerbe comprese. Quindi prima di preoccuparsi di effettuare trattamenti (anche quando si utilizzano, i preparati non tossici dell'agricoltura biologica) è consigliabile fermarsi un attimo e chiedersi: "E' davvero necessario eliminare questa colonia di afidi dalle mie rose? E questo piccolo cespo di portulaca (tra l'altro ottima cruda nelle insalate) perché non lasciarla vegetare anche se "ruba" un po' di acqua e di nutrimento dai pomodori?"

In luna crescente.

Semine: Seminare in piena terra: Acanthus mollis, Alyssum, Althea rosea, Aster, calendula, campanula, Coreopsis, crisantemo, Digitalis, Iberis sempervirens, Lupinus polyphyllus, Myosotis, papavero, primule, fiordaliso, girasole ornamentale, violaciocche, garofano dei poeti, Gypsophila, mais ornamentale, nontiscordardimé, Schizanthus.
Seminare a dimora all'aperto: anguria, basilico, bietola da orto, cardo, carota, cetriolo, coriandolo, fagiolo, fagiolino, fava, melone, peperone, pisello, melanzana, pomodoro, prezzemolo, ramolaccio, ravanello, rucola, scorzanera, zucca e zucchina.
In semenzaio all'aperto: basilico, cavolfiore, cetriolo.

Trapianti: Trapiantare le erbacee annuali perenni a fioritura autunnale e mettere a dimora: calendula, campanella rampicante, gladiolo, graminacee ornamentali, Ageratum, Canna, Coleus, Cosmos, dalia, Hedichium, petunie, Nicotiana, Salvia splendes, Tagetes.
In dimora all'aperto: anguria, basilico, bietola da orto, cardo, cavolo cappuccio estivo-autunnale, indivia riccia, cetriolo, coriandolo, fagiolo, fagiolino, fava, melone, peperone, melanzana, pomodoro, ramolaccio, scorzanera, zucca, zucchina, cavolo cappuccio, tetragonia, indivia riccia, lattuga, bietola da coste, lattuga cappuccio, porro, scarola, sedano.


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Tina.



ariel.46
00martedì 4 maggio 2010 19:46

In luna calante.

Semine:
Seminare adimora all'aperto: agretto, bietola da coste, cipolla colorata, finocchio, lattuga da taglio, spinacio.
In semenzaio all'aperto: cavolo cappuccio (varietà: autunnale precoce e autunno-invernale tardivo), lattuga (varietà: a cappuccio estiva e romana), bietola da coste, lattuga cappuccio, porro, radicchio di Chioggia, scarola, sedano.

Cimature e Potature: Cimare i crisantemi e i rampicanti, tra cui le rose non rifiorenti, e gli arbusti a fioritura precoce. Concludere la potatura degli agrumi ed effettuare il primo taglio alle siepi di Lauroceraso, Ligustro e Biancospino.

Lavori: Continuare ad annaffiare e concimare regolarmente le bulbose che sono fiorite tra aprile e gli inizi di maggio e attendere l'appassimento delle foglie prima di togliere da terra gli organi sotterranei. Estirpare e poi riporre in magazzino i bulbi già fioriti.
Rincalzare le patate, mettere i tutori a pomodori, piselli e fagiolini rampicanti. Interrare la senape ed altri eventuali sovesci.
Rinnovare la pacciamatura sotto gli alberi e gli arbusti da frutto. Controllare che le legature non siano troppo strette ed eliminare i germogli che nascono sotto gli innesti attecchiti. Eseguire la potatura verde sulle drupacee (ciliegio, pesco, susino, albicocco, ecc.) e sulla vite (cimatura dei germogli e diradamento dei grappoli).


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Tina.



ariel.46
00martedì 4 maggio 2010 19:48

Le Erbe di Maggio in cucina.
a cura di Betty Forner

Maggio è il quinto mese dell'anno secondo il calendario gregoriano ed il nome potrebbe derivare da Maia, un'antica dea della fecondità della mitologia romana, legata al risveglio naturale in primavera. La tradizione racconta che ogni 1° di maggio, Vulcano le offriva in sacrificio una scrofa gravida, in modo che anche la terra fosse gravida di frutti. Il nome maggio deriva probabilmente dal nome della dea e dal fatto che la sua festività fosse collocata il primo giorno del mese. Anche il nome maiale pare sia giunto alla lingua latina ("sus maialis") e quindi a quella italiana dal suo.

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Tina.

ariel.46
00martedì 4 maggio 2010 19:51

TIMO




Il suo nome scientifico deriva dal greco forza, coraggio, che risveglierebbe in coloro che ne odorano il profumo balsamico.
È una pianta a portamento arbustivo, perenne, alta fino a 40-50 cm, con un fusto legnoso nella parte inferiore e molto ramificato che forma dei cespugli molto compatti. Le foglie sono piccole e allungate con una colorazione variabile dal verde più o meno intenso, al grigio, all'argento, ricoperte da una fitta peluria in quasi tutte le specie. I fiori sono di colore bianco - rosato e crescono all'ascella delle foglie in infiorescenze a spiga e sono ad impollinazione entomofila, soprattutto ad opera delle api. I frutti sono degli acheni.
In erboristeria il timo è un notevole antisettico ed il suo uso è consigliato nelle affezioni dell'apparato respiratorio quali tosse o asma.
Può essere usato come infuso (tipo tè) oppure mangiato come condimento insieme alle pietanze.
Il Timo era noto fin dall’epoca degli Egizi, che lo usavano per le imbalsamazioni, mentre al tempo dei Romani il famoso filosofo Apuleio gli attribuiva proprietà antidolorifiche, come scrisse nel 1481 nel suo Herbarium; sempre i Romani sfruttavano le sue proprietà antisettiche per conservare le derrate alimentari, e pare che i soldati, si bagnassero in acqua di timo per infondersi vigore (il vocabolo greco Thymòs significa coraggio); nel Medioevo le dame ricamavano spighe di timo sulle insegne dei loro cavalieri come buon augurio. I Greci invece amavano produrre e consumare il miele ricavato con il nettare di questa pianta, e gli invitati ad un loro banchetto, prima del pasto bevevano spesso del vino aromatizzato con Timo,Cannella e Menta; pare che persino i montanari scozzesi bevessero tè di timo selvatico per prevenire incubi notturni e paura.
Il timo oltre alle sue caratteristiche aromatiche, che favoriscono il passare del mal di testa, prolunga la conservazione dei cibi grazie anche alle sue proprietà antisettiche; ha inoltre proprietà digestive, depurative, carminative, balsamiche, tonico-stimolanti e viene usato per gargarismi nelle infezioni del cavo orale.
Tisane e sciroppi a base di timo tonificano l'organismo, stimolano l'appetito e la digestione, il funzionamento del fegato, e combattono le malattie da raffreddamento; il timo infatti è un potente rimedio contro le malattie delle vie respiratorie come raffreddori, bronchiti, polmoniti, enfisema e pertosse, e per la sua proprietà balsamica è fluidificante catarrale, e benefico per l’asma.
Le sue proprietà antisettiche lo rendono utile anche contro le fermentazioni e infezioni intestinali ed inoltre un utile diuretico, capace di favorire le mestruazioni, stimolare gli aborti e accelerare la nascita, per questo è sconsigliato durante la gravidanza e l'allattamento.
Il Timo sembra utile anche contro la sclerosi multipla, la depressione, l'alcolismo, l'epilessia e pare sia in grado di stimolare la produzione di globuli bianchi.
Il suo decotto, nei suffumigi, è utile per distendere il viso, stimolare la circolazione e diminuire le macchie della pelle, inoltre, in infusione con il rosmarino aiuta ad eliminare la forfora.
Per uso esterno è un ottimo disinfettante della pelle e uno stimolante della circolazione periferica e, ed ha anche efficacia contro l'alito cattivo, per cui sono indicati gli sciacqui.


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Tina.

ariel.46
00martedì 4 maggio 2010 19:53

SAMBUCO




Il Sambuco è un genere appartenente alla famiglia delle Caprifoliacee che comprende specie arbustive di medio-grandi dimensioni talvolta in forma di piccolo albero, comunissimo lungo le siepi campestri, nei boschi planiziari e submontani e presso i casolari di campagna, nonché alla periferia delle città, dove rappresenta un relitto della vegetazione spontanea. Presenta rami con midollo molto grosso, bianco, leggerissimo e compatto, che viene raccolto ed usato per includere e poi sezionare parti vegetali da osservare poi al microscopio. La corteccia dei rami stessi presenta rade e grosse lenticelle, le foglie sono opposte, imparipennate, di solito con 5 foglioline ovato-lanceolate ed appuntite, seghettate ai margini. I fiori sbocciano in primavera-estate, sono piccoli, odorosi, biancastri, a 5 lobi petaliformi, riuniti numerosissimi in infiorescenze ombrelliformi molto ampie, essi maturano numerose piccole bacche globose nero-violacee che contengono un succo di colore viola-porporino scuro che viene impiegato per colorare vini.
I fiori del sambuco trovano impiego in erboristeria per la loro azione diaforetica.
La pianta del sambuco era considerata praticamente sacra dalla tradizione folkloristica germanica,
infatti, era chiamata l'albero, Holda, nome di una fata che abitava la pianta e che le conferiva dei poteri curativi. In alcuni luoghi i contadini si inchinavano o toglievano il cappello di fronte a questa
fantastica pianta. Intorno ai monasteri ed alle fortezze si piantavano queste piante perché le proteggessero dai mali.
Questa specie è diffusissima allo stato spontaneo nei nostri boschi. Cresce ovunque, spesso la troviamo vicino ad edifici abbandonati ed intorno agli allevamenti.
Storicamente considerata una panacea da tutta la medicina popolare. I suoi fiori, assunti in grande quantità sotto forma di tè bollente, hanno un effetto sudorifero, che viene sfruttato per le malattie da raffreddamento con la febbre. Si possono preparare decotti facendo bollire i fiori di sambuco per fare dei pediluvi.
I suoi frutti sono ricchi di vitamine e sostanze minerali, ottimi per succhi e marmellate ma é assolutamente da evitare l'assunzione dei frutti crudi o acerbi, possono provocare mal di pancia.
In Sicilia si credeva che un bastone di sambuco avesse il potere di uccidere i serpenti e di far scappare i ladri. Nelle leggende germaniche il flauto magico era fatto con il sambuco. A questa pianta dalle molteplici proprietà era attribuito anche un potere divinatorio per quanto riguarda il sesso dei nascituri e la bontà del raccolto, ma questa è considerata una pianta ambigua, si favoleggia che dentro di lei non si celi una fata ma bensì una strega.


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Tina.

ariel.46
00martedì 4 maggio 2010 19:56

ROSA




La famiglia delle Rose, comprende circa 150 specie, numerose varietà con infiniti ibridi e cultivar, originarie dell'Europa e dell'Asia, di altezza variabile da 20 cm a diversi metri, comprende specie cespugliose, sarmentose, rampicanti, striscianti, arbusti e alberelli a fiore grande o piccolo, a mazzetti, pannocchie o solitari, semplici o doppi, frutti ad achenio contenuti in un falso frutto.
Le specie spontanee in Italia sono oltre 30 di cui ricordiamo la Rosa Canina la più comune.
Il nome, secondo alcuni, deriverebbe dalla parola sanscrita vrad o vrod, che significa flessibile, secondo altri, invece, il nome deriverebbe dalla parola celtica rhood o rhuud, che significa rosso.
I petali vengono utilizzati per le proprietà medicinali, per l'estrazione dell'essenza di Rosa e degli aromi utilizzati in profumeria, nell'industria essenziera, nella cosmetica, pasticceria e liquoristica.
Come pianta medicinale si utilizzano oltre ai petali con proprietà astringenti, anche le foglie come antidiarroico, i frutti ricchi di vitamina C diuretici, sedativi, astringenti e vermifughi, i semi per l'azione antielmintica, e perfino le galle prodotte dagli insetti del genere Cynips ricche di tannini per
le proprietà diuretiche e sudorifere.
Le giovani foglie delle rose spontanee servono per la preparazione di un ottimo Té di Rosa.

Fonte.


Tina.

ariel.46
00lunedì 31 maggio 2010 16:55



ariel.46
00lunedì 31 maggio 2010 17:00
Luna di Giugno
o Luna di Miele, anche conosciuta come la Luna Rosa, Luna dei Cavalli, Luna del Sole, Luna di Litha, Luna Fragola.



La luna allegra, luna delle fragole.

La luna di Giugno è una luna allegra, espansiva, aperta ai cambiamenti, come vuole il simbolismo del segno dei Gemelli, il più giovanile e spontaneo di tutto lo zodiaco.
Hermes-Mercurio, il fanciullo dio alato governatore del segno, ci invita a muoverci, a fare nuove conoscenze, a stare all’aperto il più possibile, a viaggiare e a dare più spazio a quella spensieratezza e spontanea giocosità che possono rendere la vita tanto più piacevole e leggera.
Il tutto in sintonia con la stagione e con i ritmi della natura, che in questa fase dell’anno è all’apice della sua fase espansiva: le ore di luce continuano a crescere, regalandoci giornate lunghissime in cui godere del dolce tepore della tarda primavera.
L’aria è corposa, calda e profuma di fiori, mentre le farfalle dalle ali variopinte volteggiano tra i petali…. e così anche i nostri pensieri si fanno leggeri, a tratti mutevoli e fantasiosi, e già volano ai luoghi delle nostre vacanze.
In campagna l'erba nei prati è già alta, i cereali sono vicini alla maturazione, mentre i giardini ancora in fiore danno già frutti pronti per essere raccolti.
E' una fase di cambiamento che precede il cambio di stagione, per cui tutto è in evoluzione, nella natura come dentro di noi.
Infatti il 21 giugno, solstizio d’estate, ci lasciamo alle spalle la primavera per accogliere una nuova, calda Estate.
Celebriamo Litha, festa di mezz'estate (per il calendario celtico che fa iniziare la stagione con Beltane), festa del Sole per tutte le tradizioni, che hanno da sempre attribuito a questo giorno una particolare valenza, anche magica.
Questo è il momento in cui la luce solare, all'apice delle sua fase crescente, dà luogo al giorno più lungo dell'anno, e la notte più breve.. prima di invertire la tendenza.
Un ruolo particolare giocano le erbe. Sin dai tempi antichi si usava infatti nella notte di san Giovanni raccogliere piante aromatiche da bruciare sui falò solstiziali.
E' credenza che moltissime piante raccolte in quest'epoca abbiano poteri quasi miracolosi, e le nove erbe solstiziali che si usava bruciare sui falò solstiziali sono: Ruta, Verbena, Vischio, Lavanda, Timo, Finocchio, Piantaggine, Artemisia e l’erba di San Giovanni per eccellenza, cioè l’Iperico.
Quest'erba del buonumore di color giallo-sole, cui si attribuisce il potere di antidepressivo naturale, ha sempre goduto di grandissima considerazione.
Si riteneva infatti che, se raccolta a mezzogiorno del solstizio d'estate, fosse capace di guarire molte malattie, mentre le sue radici raccolte a mezzanotte avevano una valenza protettiva. Hypericon dal greco significa infatti proteggere e per questa ragione è bene appenderne un ramo alla porta di ingresso.
Litha in quanto trionfo della luce è una festa solare, ma poichè coincide con il passaggio dell'astro dorato nel segno del Cancro, è anche una festa lunare.
Fuoco ed acqua si utilizzano per onorare il Dio e la Dea in questo magico momento in cui si passano lo scettro, poichè dal solstizio d'estate in avanti la luce inizia a decrescere mentre la notte diventa impercettibilmente già più lunga.
L'acqua solstiziale per eccellenza è la rugiada, o "guazza di San Giovanni", cui si attribuiscono doni miracolosi, come far ricrescere i capelli, ringiovanire la pelle o propiziare la fertilità. Non era raro che molte giovani donne si bagnassero nude nei prati con la magica rugiada la notte di San Giovanni.
E’ questo un buon tempo anche per le divinazioni e le magie domestiche, i piccoli e grandi riti protettivi legati all'elemento fuoco e all’energia del sole.

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Tina.

ariel.46
00lunedì 31 maggio 2010 17:04

Corrispondenze della luna di giugno.

Spiriti di Natura: silfidi, zeffiretti.

Piante: scutellaria, olmaria, verbena, tanaceto, gramigna officinale, prezzemolo, muschio.

Colori: arancione, verde dorato.

Fiori: lavanda, orchidea, millefoglie.

Profumi: mughetto, lavanda.

Pietre: topazio, agata, alessandrite, fluorite.

Alberi: quercia.

Animali: scimmia, farfalla, rana, rospo, pavone.

Divinità: Aine of Knockaine, Iside, Neith, Uomo della Foresta, Cerridwen, Bendis, Ishtar.


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Tina.



ariel.46
00lunedì 31 maggio 2010 17:08
Il cielo di Giugno 2010.

Importanti eventi costellano il cielo di giugno: primo tra tutti il recentissimo ingresso di Urano nel segno dell’Ariete (28 maggio). Subito seguito da Giove che vi entra il giorno 6, formando una congiunzione (la prima di tre) con Urano a 0° di Ariete, con cui si apre un nuovo ciclo planetario.
Anche la Luna, come una madre celeste, partecipa a questo evento e proprio il giorno 6 entra in Ariete e si congiunge per un breve lasso di tempo (dalle 7 alle 8 del mattino) ai suddetti pianeti.
Ebbene, Ariete è segno di fuoco, cardinale, legato all’azione e ai nuovi impulsi. Esso, quale primo segno dello zodiaco, rappresenta l’archetipo di ogni inizio, che governa con l’irrompente e battagliera energia di Marte, signore del segno.
Urano, il cui domicilio è Acquario, è il pianeta che simbolicamente rappresenta tutto ciò che è “nuovo” e in rottura con il passato.
E’ il grande vento del cambiamento che irrompe stravolgendo i vecchi canoni.
Giove da parte sua amplifica ed espande ciò che tocca. La combinazione (urano e giove in ariete) fa pensare e sperare nella nascita di nuovi fermenti, nuovi germogli di vita che starebbero per manifestarsi.
Saturno all’opposizione, in Vergine, rappresenta una forza frenante, razionalizzante, che potrebbe fornire gli strumenti adatti per rendere più misurato, paziente e duraturo l'ardimentoso fuoco dell'Ariete. Di fatto si tratta solo di un “aperitivo”, giacchè Urano e Giove subito dopo l’estate torneranno in Pesci per alcuni mesi ancora, lasciandoci forse il tempo per riflettere sugli importanti cambiamenti che stanno per avvenire, prima di entrare definitivamente in ariete l’anno prossimo.
Sul piano individuale, non saranno solo gli appartenenti ai segni di fuoco bensì tutti coloro che nascono nei primi due gradi del proprio segno, ad essere coinvolti in questo passaggio, che promette un importante rinnovamento esistenziale, ma chiede anche impegno, ed un’assunzione di responsabilità da parte di ognuno.
Ancora il 7 giugno si conclude il lungo anello di sosta di Marte, che lascia il segno del Leone per entrare in Vergine e dispensare la sua energia ai segni di terra fino al 30 di Luglio.
Il 12 giugno alle ore 11.15 ha luogo il novilunio in gemelli.
Il giorno 14 una bella Venere in trigono a Giove ed Urano ed accompagnata dalla luna (cui si congiunge il 15) fa il suo ingresso nel segno del Leone, inaugurandone la stagione dell’amore, all’insegna di importanti novità!
Il 21 Giugno, con l’ingresso del sole in Cancro, si compie il solstizio d’Estate. Non nasce proprio bene questa estate, se osserviamo il piano del cielo: il sole solstiziale è il quarto angolo di una croce formata da Urano e Giove opposti a Saturno, entrambe quadrati a Plutone, che a sua volta si oppone al Sole.
Che dire…c’è molta tensione nel cielo, altrettanta ve ne sarà sulla Terra, come già dimostrano le terribili catastrofi ambientali e la crescente crisi sociale ed economica in cui versiamo, che a quanto pare è solo destinata a peggiorare, specie sul piano dell’economia globale.
Il plenilunio si compie il 26 giugno alle 12.30, e non fa che rafforzare quella croce nel cielo, giacchè si aggiunge anche Mercurio, che si congiunge al Sole e non ci facciamo neppure mancare un’eclissi parziale di luna.
Che ci piaccia o meno, nessun cambiamento è davvero possibile se l’umanità non accetta di attraversare un profondo stato di crisi che può toccare un po’ tutti i livelli, anziché continuare a rifugiarsi nelle vane illusioni con cui i mass-media ci rimbambiscono costantemente, pilotati da un potere che è malato. Senza crisi non ci può essere cambiamento, specialmente se ciò che deve cambiare è talmente enorme e radicato come questo sistema di sfruttamento delle risorse del pianeta e questa visione sfacciatamente antropocentrica. Urano in Ariete ci proporrà una visione completamente nuova e ribaltata, auguriamoci che l’umanità sia in grado di cogliere questa ennesima possibilità, poiché come sempre vige il libero arbitrio.

Testo di Manuela Caregnato per www.ilcerchiodellaluna.it


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Tina.

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