Calendario lunare

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Gabriel-1
00lunedì 29 dicembre 2008 00:28
Spirituale, magico e consigli del mese


Il Calendario lunare o Lunario, sempre aggiornato, nasce dall’osservazione che la posizione e le fasi della luna “colorano” i giorni con diverse energie, rendendoli più adatti ad alcune attività, meno adatti ad altre.
Però è difficile tenere a mente tutto!
Per ogni giorno del calendario lunare vengono indicate le fasi lunari, il segno in cui sta transitando la luna, indicazioni pratiche di vita quotidiana, eventuali feste del calendario lunare celtico (cliccando sulle feste più importanti si apriranno delle pagine che ne illustrano ampiamente il significato e i riti ad esse associati).Nel menu sopra trovate i bottoni per accedere ai calendari dei diversi mesi

All'inizio di ogni mese sul lunario c'è una legenda: cliccando sull'icona della luna nelle sue fasi o sui simboli dei segni zodiacali, si apriranno delle pagine in cui troverete molte le informazioni sul significato della fase lunare e del transito della luna nei segni.

Il calendario lunare del Cerchio della Luna, online dal 2002, vuole essere uno strumento utile a tutti nella scelta del momento migliore per le attività quotidiane, domestiche e, perché no, magiche. Per questo motivo molte delle informazioni che troverete sul lunario avranno carattere pratico.

Il nostro consiglio è quello di stare a guardare, e vedere che effetto fanno a voi in particolare i passaggi nei vari segni: le nostre caratteristiche zodiacali possono rendere alcuni passaggi più significativi di altri, così come l'andamento del vostro ciclo (se siete donne) può variare molto le energie delle singole giornate.

L'anno inizia con il mese di novembre e finisce con il mese di ottobre come è in uso nella tradizione celtica.

Chi desidera avere il calendario mese per mese, in formato pdf stampabile, può iscriversi alla nostra Mailing List.

Ogni mese troverete inoltre molte indicazioni sulle energie di quella lunazione nella pagina della Luna del Mese.

www.ilcerchiodellaluna.it/central_calend_01.htm

cerchiodellaluna
Gabriel-1
00lunedì 29 dicembre 2008 00:34
Calendario Vaishnavahttp://www.gurudeva.it/calendario-vaishnava.htm

Gurudeva-calendario
Gabriel-1
00lunedì 29 dicembre 2008 00:36

Calendario lunare


Dicembre


ilcerchiodellaluna


Gabriel-1
00lunedì 29 dicembre 2008 00:38

Gennaio




Gabriel-1
00lunedì 29 dicembre 2008 00:40
Gabriel-1
00lunedì 29 dicembre 2008 00:42









Gabriel-1
00domenica 15 febbraio 2009 23:11

Febbraio







Gabriel-1
00domenica 15 febbraio 2009 23:14









Gabriel-1
00giovedì 5 marzo 2009 10:56










Gabriel-1
00giovedì 5 marzo 2009 10:57
Re:
[






Gabriel-1
00mercoledì 18 marzo 2009 10:26
La primavera è vicina il 21 si avvicina








Gabriel-1
00sabato 13 giugno 2009 17:34




Gabriel-1
00sabato 13 giugno 2009 17:49




Gabriel-1
00sabato 1 agosto 2009 18:56


 

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Gabriel-1
00sabato 1 agosto 2009 19:01

 

 


 



ariel.46
00martedì 17 novembre 2009 15:28






ariel.46
00mercoledì 18 novembre 2009 17:32

Luna di Novembre.
Detta anche Luna degli Antenati, Luna Oscura, Luna della Nebbia, Luna del Castoro, Luna del Dolore, Luna Matta, Luna dei Cervi che perdono le corna, Luna di Povertà.



Luna della trasformazione, o luna degli antenati.
La luna di Novembre corrisponde ad un "tempo di sogno e di riposo”.
Il ciclo agricolo è ormai terminato e la terra dà pochi ultimi frutti mentre il buio avanza sovrano proteggendo il riposo della Dea Terra, che giace accanto al Dio Sole, in un’unione più spirituale che fisica.
Con Samhain, o capodanno celtico, ha inizio un nuovo giro nella ruota dell’anno.
E’ questo il periodo più misterioso e magico di tutto l’anno, e in particolare dalla notte del 31 Ottobre/1° Novembre per circa dieci giorni, il velo sottile che ci separa dall’altra dimensione si fa ancor più impalpabile.
Nell’antichità si pensava che in occasione di Samhain gli spiriti dei defunti tornassero a camminare sulla terra, facendo visita ai vivi: da ciò deriva l’usanza di onorare la memoria dei propri avi il 1° Novembre, ripresa da altre tradizioni religiose.
Per onorare i loro defunti, i nostri antenati solevano lasciar del cibo sulla soglia di casa, e scrivere messaggi da gettare nel fuoco affinchè giungessero nell’aldilà, ai loro cari.

Anche per noi questo è un tempo particolarmente adatto per riflettere, contemplare, guardarsi dentro e trasformare ciò che ha bisogno di essere trasformato. Come la natura si spoglia, s'arresta e si addormenta, altrettanto noi possiamo utilizzare questo riposo rigeneratore per prepararci ad affrontare un nuovo ciclo.
Non a caso siamo nel segno dello Scorpione, il cui governatore è Plutone, o Ade, dio dell’oscurità e sposo di Persefone, la Dea dei due mondi.
Scorpione è il segno della trasformazione, della crisi che precede la rigenerazione, che poi incontreremo in Sagittario.
In questo segno l’uomo affronta il difficile compito di superare la paura della perdita, anche la più estrema, fino a comprenderne i doni.
La leggenda di Inanna, mito dello scorpione, narra infatti di un viaggio nel regno degli inferi, per incontrare la propria parte oscura, o rimossa, la sorella Ereshkigal. Un viaggio doloroso, al ritorno del quale Inanna incontra tanti doni quanti i gioielli che ha lasciato lungo la discesa, per accorgersi una volta in superficie che il valore di questi doni è di gran lunga superiore a quanto ha perso.
Come Inanna, permettiamoci anche noi un viaggio nell’interiorità, per rivedere l'anno che è passato riconoscendo quei lati del nostro Io che è bene lasciar “morire”, dando così spazio a nuove possibilità.
Approfittiamo di questo tempo anche per confrontarci serenamente con quel fenomeno della vita che tanto ci spaventa, ma sul quale non abbiamo alcun possibile controllo: la morte.
Rielaboriamo i nostri lutti, onoriamo i nostri cari e ricordiamo che ad ogni perdita segue una rinascita, è la natura stessa che ce lo insegna.

Spiriti di Natura: fate che si nascondono sottoterra
Piante: verbena, betonica, borraggine, grani di meleguetta, cinquefoglie, cardo.
Colori: grigio, verde-mare
Fiori: fiori di cactus, crisantemi
Profumi: cedro, fiore di ciliegio, giacinto, narciso, menta piperita, limone
Pietre: topazio, giacinto (zircone rosso/giallo-arancio), lapislazzuli
Alberi: ontano, cipresso
Animali: unicorno, scorpione, coccodrillo, sciacallo gufo
Divinità: Kali, Iside Nera, Nicnevin, Ecate, Bast, Osiride, Sarasvati, Lakshmi, Skadi, Mawu.


Continua...

Tina.



ariel.46
00mercoledì 18 novembre 2009 17:36

Il cielo di Novembre 2009

Il mese della grande trasformazione si apre con il plenilunio, che ha luogo il 2 di novembre.
Non è un plenilunio particolarmente armonioso, giacchè Marte è in aspetto disarmonico a sole e luna e questo può determinare un momentaneo blocco d’espressione dell’energia del guerriero del sole, che ha da poco fatto il suo ingresso nel corroborante segno del Leone , dove farà un "anello di sosta" che dura fino a giugno del 2010, e da tale posizione ci sollecita a ritrovare quell’ottimismo e quel briciolo di incoscienza che sono necessarie per affrontare le difficoltà di questa critica fase storica, in cui grandi trasformazioni stanno avvenendo sul piano collettivo ed anche individuale.
L’altra importante novità è l’ingresso di Saturno in Bilancia, avvenuto il 30 Ottobre.
Saturno in Bilancia significa tra le altre cose anche legalità, vero senso etico e giustizia e questo lascia ben sperare che si apra un ciclo che per due anni e mezzo porrà in primo piano queste tematiche.
Non sarà cosa semplice considerando che il primo aspetto che va a formare è una quadratura a Plutone in Capricorno, il quale invece rappresenta il potere, specialmente quello politico (capricorno).
Insomma nei prossimi tempi potremmo assistere a grossi conflitti, scontri di potere e repressioni poiché Saturno contro Plutone significa anche che gli isinti vengono tenuti a bada dalla morale e dalla razionalità, col rischio che possano diventare ancor più esplosivi.
Ma poiché nell’universo regna sempre un grande equilibrio e l’astrologia ne è la prova, il benefico Giove si prepara a congiungersi con lo spirituale Nettuno, nel “democratico” segno dellacquario, dove sogni e grandi visioni potrebbero trovare nuovi sbocchi, nuovi progetti in cui credere, nuovi terreni dove germogliare.
per completare il quadro dei pianeti lenti, Urano, stazionario a 23° dei Pesci, continua a sollecitare in particolare i segni d’acqua nati nella terza decade ad accogliere l'imprevisto ed il cambiamento nella propria vita.
Per quanto riguarda i pianeti veloci, o pianeti personali, Venere si trova in Bilancia fino al 7 di novembre, per poi passare in Scorpione fino a fine mese.
Marte si sposta dai 7 ai 17 gradi di Leone nel corso di Novembre.
Mercurio in Scorpione fino al giorno 15, entra in Sagittario il 16, seguito dal Sole il giorno 22 di novembre, quando ha inizio il tempo del Sagittario.
Il novilunio per questo mese si compie il giorno 16, alle 21 e 15. Un novilunio elettrizzato dal trigono di Urano alla coppia sole-luna. Si profila per molti la possibilità di voltar pagina lasciando al passato ciò che è passato!


Continua...


Tina.

ariel.46
00mercoledì 18 novembre 2009 17:43

Le fasi lunari di novembre 2009.



Luna Piena – lun 2 novembre alle 22.15
Ultimo Quarto – mar 10 novembre
Luna Nuova – lun 16 novembre alle 21.15
Primo Quarto – lun 23 novembre.

La Luna di Novembre in giardino.
La nona lunazione: La natura interrompe il suo flusso vitale permettendo di intervenire sul terreno e sulle piante.
Con una metafora poetica, negli antichi calendari lunari giapponesi, la nona lunazione veniva comunemente denominata "la lunazione delle braccia tese" per la forma assunta dai rami degli alberi oramai spogli di foglie. Un'immagine molto viva per indicare la condizione di stasi, in cui giace in questo periodo la natura intera, completamente immersa nel sonno invernale. Con la sola eccezione dell'estremo sud, in gran parte del paese la linfa interrompe gradualmente il suo flusso vitale all'interno delle piante, pertanto assai limitata se non nulla è l'influenza della luna e assai scarse le differenze tra i periodi di luna crescente e quelli di luna calante. In ogni caso, anche in questo ultimo scorcio dell'anno vale l'indicazione di preferire la luna calante per effettuare le lavorazioni del terreno e gli interventi sulle piante.

Semine e piantagioni. (luna crescente)
Interrare i bulbi a fioritura primaverile (anemoni, crocus, fresia, giacinti d'Olanda, giacinti romani, iris bulbosi, mombretia, muscari, narcisi, ranuncoli, scilla, sparaxis, tulipani, ecc.). Mettere a dimora all'aperto i nuovi rosai.

Trapianti. (luna crescente)
Trapiantare le erbacee biennali e i cespi rizomatosi dei gigli.

Riproduzione. (luna crescente)
Diradare e dividere i ceppi delle piante erbacee perenni e i cespi rizomatosi dei gigli.
Cimature e Potature (luna calante)
Potare gli arbusti a fioritura primaverile e quelli sempreverdi e le siepi in generale per stimolare l'emissione di nuova vegetazione.

Lavori. (luna calante)
Rastrellare il prato per eliminare le foglie secche e i residui di falciatura ed effettuare la foratura per favorire l'arieggiamento. Preparare il terreno per le nuove piantagioni. Realizzare eventuali ripari, prima dell'arrivo dei primi geli. Ritirare i tuberi di dalia esauriti e riporli in ambiente ben riparato. Zappettare i filari delle siepi e concimare con letame, compost o concime organico.


Continua...

Tina.





ariel.46
00mercoledì 18 novembre 2009 17:52



Novembre è l'undicesimo mese dell'anno secondo il calendario gregoriano ed il terzo ed ultimo mese dell'autunno nell'emisfero boreale, della primavera nell'emisfero australe, consta di 30 giorni e si colloca nella seconda metà di un anno civile. Dal latino novem, "nove", perché era il nono mese del calendario romano, che iniziava con il mese di Marzo.


CACO.



È originario della zona meridionale della Cina. Detto Mela d'Oriente fu definito anche Albero delle sette virtù: lunga vita (possono vivere anche mezzo secolo): grande ombra, assenza di nidi fra i suoi rami, inattaccabilità da parte dei tarli, possibilità di giocare con le sue foglie indurite dal ghiaccio, la settima virtù è data dal bel fuoco che fornisce e dalla ricchezza in sostanze concimanti il terreno. Dalla Cina si è esteso nei paesi limitrofi e ha trovato larga diffusione nel vicino Giappone.
Le prime notizie di questa specie risalgono ai Greci. Il nome Kaki compare in Giappone alla fine dello scorso millennio. Intorno alla metà del 1800 viene diffuso in America ed Europa. I primi impianti specializzati in Italia sono sorti nel salernitano a partire dal 1916, estendendosi poi in particolare in Emilia. In Italia la produzione si è stabilizzata intorno ai 650000q, la coltura è sporadicamente diffusa su tutto il territorio nazionale, ma riveste una certa importanza economica solo in Emilia e Campania con
produzioni rispettive di 220000q e 350000q. Questo particolare frutto ha un'importanza particolare anche in Sicilia dove è famosissimo e più diffuso il kaki di Misilmeri esportato e conosciuto in tutto il mondo.
Il kaki è un frutto energetico: apporta circa 65 chilocalorie per 100 grammi; é composto da circa 18% di zuccheri, il 78,20% di acqua; lo 0,80% di proteine; lo 0,40% di grassi oltre ad una ragionevole quantità di vitamina C, è inoltre ricco di betacarotene e di potassio.
Ha proprietà lassative e diuretiche ed è sconsigliato a chi soffre di diabete o ha problemi di obesità.Se gustato ancora in stato acerbo, può provocare la classica sensazione da "bocca legata". È una sensazione gustativa (tattile) di asprezza e ruvidità che si avverte principalmente sul dorso della lingua.

CASTAGNA.



Il castagno è una delle più importanti essenze forestali dell'Europa meridionale, in quanto ha riscosso, fin dall'antichità, l'interesse da parte dell'Uomo per i molteplici utilizzi. Oltre all'interesse intrinseco sotto l'aspetto ecologico, questa specie è stata largamente coltivata dall'Uomo, fino ad estenderne l'area per la produzione del legname e del frutto. Quest'ultimo, in passato, ha rappresentato un'importante risorsa alimentare per le popolazioni rurali degli ambienti forestali montani e di collina, in quanto le castagne erano utilizzate soprattutto per la produzione di farina. Attualmente l'importanza economica del castagno ha subito un drastico ridimensionamento. La coltura da frutto è oggi limitata alle varietà di particolare pregio e anche la produzione del legname da opera è fortemente ridimensionata. Del tutto marginale, infine, è l'utilizzo delle castagne per la produzione della farina, che
ha un impiego secondario nell'industria dolciaria. Si ritiene che buona parte delle superfici forestali a castagno siano derivate da una rinaturalizzazione di antiche coltivazioni abbandonatenel tempo, mentre la coltivazione si è ridotta alle stazioni più favorevoli, dove è possibile ottenere le migliori caratteristiche merceologiche del prodotto, in particolare il legname. Il frutto è utilizzato da tempi antichissimi, come si è detto, per la produzione di farine. Questo impiego ha oggi un'importanza marginale e circoscritta alla produzione di dolci tipici, come il castagnaccio. Ancora diffusa è invece la destinazione dei frutti di buon pregio al consumo diretto, concentrato nei mesi autunnali, e alla produzione industriale di marmellate e marron glacé. Interesse del tutto marginale ha il possibile impiego dei frutti come alimento per gli animali domestici.
L'uso del castagno a scopo medicamentoso è un aspetto marginale, tuttavia questa specie è considerata pianta officinale nella farmacopea popolare: per il contenuto in tannini, la corteccia ha proprietà astringenti, impiegabile in fitocosmesi per il trattamento della pelle. Alle foglie, oltre alle proprietà astringenti, sono attribuite proprietà blandamente antisettiche e sedative della tosse.
Sempre nella farmacopea popolare di alcune regioni, la polpa delle castagne, cotta e setacciata, trova impiego in fitocosmesi per la preparazione di maschere facciali detergenti ed emollienti.

PORCINO.



Dai boschi di querce della pianura, alle faggete e abetaie di alta montagna. Si tratta di un fungo simbionte, gregario, che può nascere anche in grandi famiglie di molti esemplari. Tozzo e massiccio, giustifica appieno il suo nome, che è l'esatta traduzione di quello attribuitogli dagli antichi Romani (Suillus). Se indisturbato raggiunge facilmente grandi dimensioni, che a volte possono divenire eccezionali. Non sono infrequenti ritrovamenti di esemplari di peso superiore a uno o due chilogrammi.


Fonte.


Tina.


ariel.46
00giovedì 3 dicembre 2009 11:15



ariel.46
00giovedì 3 dicembre 2009 11:20

Luna di Dicembre.

o Luna fredda, luna della quercia, luna della neve, luna delle lunghe notti, Aerra Geola (mese prima di Yule), Wintermonat (mese d'inverno), Heilagmanoth (mese sacro), luna del grande inverno, luna degli alberi spogli.



Luna del fuoco della conoscenza, luna della neve.

La mitezza dell’autunno ha ceduto lentamente il passo alla stagione del grande freddo, che rapidamente si avvicina.
Il vento autunnale ha staccato dai rami anche le ultime foglie, che ora ricoprono la terra spoglia nel momento del suo riposo.
Come Madre Terra ha lasciato cadere tutti i suoi ornamenti, per concentrarsi sull'essenza delle cose, anche la nostra attenzione può rivolgersi verso il nucleo interiore della nostra
spiritualità.
Durante la fase di trasformazione scorpionica abbiamo potuto lasciare andare tutto quanto è superfluo ed incontrare l'ombra dentro di noi, ma ora il tempo del buio sta per terminare e anche noi possiamo prepararci ad una rinascita spirituale; è infatti nel sonno invernale della natura che nascono i semi dei progetti futuri.
In natura come dentro di noi, siamo infatti nel tempo del Sagittario, terzo della triade del fuoco.
Questo non è il fuoco iniziatore dell’ariete, né il fuoco del cuore leonino. Questo è il segno che apre le porte allo spirituale, insegnandoci che la natura umana per essere completa ha anche bisogno di credere in qualcosa, ha bisogno di una fede.
E così il fuoco del Sagittario, domicilio del grande Giove, è una freccia che punta verso l’alto e vibra nella ricerca di verità, di conoscenza, di significato.
La fase buia dell'anno sta giungendo al suo apice, ma proprio allora un nuovo dio sole nascerà, dando inizio ad un nuovo ciclo, ad un rinnovamento.
E' questo il solstizio d'Inverno, Yule, o ritorno della luce, che ha luogo il 21 dicembre, e il cui significato etimologico è ruota, a indicare che un altro giro è stato dato,
negli eterni cerchi della ruota della vita.
In questa magica notte un vecchio Sole si sacrifica spegnendosi, mentre dal grembo notturno di Madre Terra nasce un nuovo Sole Bambino, il “figlio della promessa”, che rinasce dall’utero della grande madre all’alba, e si prepara a fecondarla con nuovi raccolti, garantendo la continuità della vita.
Molti furono i miti con cui gli uomini celebrarono questo importante momento di passaggio in ogni tempo.
Le popolazioni nordiche mettevano in scena la battaglia tra il Re Agrifoglio (che rappresenta l’anno trascorso) e il Re Quercia (che rappresenta il nuovo anno), che vince sul precedente. Oppure le nozze fatali tra la notte più lunga ed il giorno più breve, rappresentati dal sole e la luna, il Dio e la Dea.

Continua...

Tina.



ariel.46
00giovedì 3 dicembre 2009 11:39

Le popolazioni agrestri si riunivano, accendevano fuochi propiziatori e seguivano tradizioni le cui tracce troviamo ancora nelle moderne feste di Natale e Capodanno.
Nell’antica Roma si celebrava il “Dies Natali Solis Invicti”, il giorno della nascita del Sole Invincibile, in seguito assorbita dal Natale cristiano.
Anche la stessa festa di Santa Lucia, che si celebra il 13 dicembre, è un evidente richiamo al ritorno della Luce.
Yule è da sempre un momento propizio per tutti, in cui contattare la propria luce interiore, ed esprimere nuovi propositi e nuovi desideri.
Accogliamo anche noi il ritorno della Luce con la sacralità che è dovuta a questo evento, e nella profondità del nostro essere contattiamo la scintilla del nuovo Sole nascente,
e il messaggio di speranza e di rinnovata fiducia che sempre accompagnano ogni rinnovamento.

Spiriti di Natura: fate della neve, fate delle tempeste, fate dei pini
Piante: agrifoglio, edera, abete, vischio
Colori: rosso, bianco e nero
Fiori: agrifoglio, cactus
Profumi: violetta, patchouli, geranio, incenso, mirra, lillà
Pietre: serpentina, giacinto, crisolito
Alberi: pino, abete, agrifoglio
Animali: topo, cervo, cavallo, orso, cornacchia, pettirosso
Divinità: Hathor, Ecate, Neith, Atena, Minerva, Ixchel, Osiride, Norns, le Parche.

Energia: resistenza, morte, rinascita; giro delle maree sulla Terra. Oscurità. Tenebre. Piccoli artifici personali. Sentieri spirituali. Incontro con amici e famiglia, i solitari e i poveri.

Continua...

Tina.


ariel.46
00giovedì 3 dicembre 2009 11:41

Il cielo di dicembre:

Dicembre ci accoglie con la luna piena in Gemelli, che ha luogo il mattino del giorno 2, contemporaneamente all'ingresso di Venere nel gioioso Sagittario, in aspetto armonioso
con Marte in Leone, sempre elemento fuoco. Tutto ciò suggerisce una fase di salutare ottimismo nell'aria, che ci traghetterà al nuovo anno forse più saldi e rasserenati nonostante
la crisi e il terrorismo psicologico dei mass-media in tema di salute e influenze.
Il 6 del mese Mercurio passa in capricorno dove compie un anello di sosta di due mesi, che vedrà favoriti nei contatti, spostamenti e comunicazioni in particolare i segni di terra e di acqua (ad eccezione per il cancro, opposto).
Il 16 dic alle 13:03 ha luogo il novilunio, con la congiuzione sole-luna in sagittario in nona casa, con segno ascendente in Ariete. Un novilunio tutto di fuoco, che invoglia a programmare viaggi, esplorazioni e tutto quanto possa arricchire la propria crescita personale (anche le follie!), per tutto il ciclo di questa lunazione.
Il 21 dic alle 18:47 il sole passa nel segno del capricorno dando luogo al solstizio d'Inverno, o Yule.
Il 24 del mese il sole si congiunge a Plutone "illuminando" la quadratura già in atto con Saturno (lo scontro tra potere e giustizia), e questo lascia presagire un momento particolarmente difficile, nel cielo come in terra.
Il 31 dicembre alle ore 20:14 ha luogo il secondo plenilunio nello stesso mese, con la luna piena in Cancro. Si tratta di un evento piuttosto inconsueto, che prende il nome di Luna Blu,
proprio per indicare il carattere insolito di questo plenilunio, con il quale salutiamo il 2009 per accogliere il nuovo anno. Auguri!!

Continua...

Tina.


ariel.46
00giovedì 3 dicembre 2009 11:46

Le fasi lunari di dicembre 2009.



Luna Piena: mer, 2 dicembre alle 8:32
Ultimo Quarto: gio 10 dicembre
Luna Nuova: mer, 16 dicembre alle 13:03
Primo Quarto: gio, 24 dicembre
Luna Blu: 31 dicembre alle 20:14


La Luna di dicembre in giardino.
di Mimmo Tringale.

Siamo vicini al solstizio d'inverno. In prossimità dell'inverno astronomico, nell'emisfero nord la durata del dì decresce gradualmente fino al 21 dicembre, data del solstizio d'inverno, quando il sole raggiunge il punto più basso della sua orbita.
A partire dal 23 dicembre si assiste al fenomeno opposto: le giornate si allungano lentamente e il sole riprende a salire rispetto all'orizzonte.
Apparentemente, i vegetali appaiono totalmente immersi nel sonno dell'inverno, ma in realtà anche in questa parte dell'anno i loro tessuti registrano le impercettibili onde cosmiche che arrivano dalla luna.
Tradizionalmente si ritiene che tali influssi siano particolarmente benefici quando il chiaro di luna si accompagna a notti limpide e fredde. Quando questo avviene è molto probabile che la prossima annata sarà più rigogliosa, la vendemmia più ricca e i raccolti più precoci.

In giardino.
I giorni di luna crescente del mese sono i più indicati per la messa a dimora di nuovi alberi e la piantagione dei bulbi primaverili.

Nel frutteto (luna calante).
Se non è gelato, preparare il terreno per le piantumazioni primaverili. Effettuare le concimazioni di fondo. Se non l'avete ancora fatto trattate i tronchi e le branche principali dei fruttiferi con la pasta per tronchi. Proteggere le piante più sensibili dalle gelate. Quando la vegetazione è "ferma", raccogliere le marze destinate agli innesti e conservarle in un locale fresco o in frigorifero.

Nell'orto.
Semine (luna calante)
A dimora, in serra: agretto, lattuga da taglio, radicchio da taglio, spinacio, valerianella.

Semine (luna crescente)
A dimora in serra (solo se non si prevedono periodi molto freddi): ravanello.

Lavori (luna calante)
Interrare le piante da sovescio (facelia e senape). Eseguire le concimazioni di fondo. Se non è gelato preparare il terreno per le colture primaverili. Lavorare i terreni argillosi per favorire l'azione strutturante del gelo-disgelo.


Continua...

Tina.

ariel.46
00giovedì 3 dicembre 2009 11:50

Le Erbe di Dicembre in cucina.
a cura di Betty Forner.



Dicembre è il dodicesimo ed ultimo mese dell'anno secondo il calendario gregoriano, consta di 31 giorni e si colloca nella seconda metà di un anno civile.
Dal latino decem, "dieci", perché era il decimo mese del calendario romano, che iniziava con il mese di marzo.

Vischio.




Pianta parassita che affonda le radici nei tronchi di vari alberi e si alimenta della loro linfa; le foglie sono perenni (sempreverdi) e i frutti sono bacche gelatinose, somiglianti a perle.
Il vischio è dunque una pianta molto particolare, le cui radici affondano nei rami e nei tronchi degli alberi invece di attecchire nel terreno. I suoi semi, per germinare, hanno bisogno della luce del sole, diversamente dalla maggioranza degli altri semi, che hanno bisogno dell'oscurità. Allo stadio adulto, il vischio riesce a produrre clorofilla anche al buio.
Le caratteristiche medicinali del vischio, conosciute già dei tempi di Ipocrate e Plinio, sono assai interessanti e di recente si sono scoperte anche le sue proprietà antitumorali, proprietà sulle quali proseguono tuttora le ricerche.
Il vischio agisce con gli effetti qui elencati è un notevole regolatore del sistema circolatorio ed è una delle piante più efficaci che si conoscano contro l'ipertensione arteriosa, poiché migliora l'irrorazione sanguigna del cervello e del cuore, indeboliti a causa dell'indurimento (arteriosclerosi) delle arterie cerebrali o coronariche. Se ne consiglia l'uso in caso di arteriosclerosi cerebrale (nausea, vertigini, ronzio nelle orecchie) o coronarica (angina pectoris). Si può anche somministrare in via preventiva a che abbia avuto attacchi di trombosi o embolie cerebrali. Calma la sensazione di oppressione nel petto, le palpitazioni, il nervosismo e le cefalee; anticamente si usava come sedativo anche negli attacchi epilettici e nelle crisi isteriche. Aumenta la produzione di urina e l'eliminazione dei residui tossici del metabolismo, come l'urea e l'acido urico; è indicato in caso di nefrite, gotta, artrite e ogni qual volta si voglia depurare il sangue. In applicazioni locali allevia i dolori reumatici, inoltre è molto efficace negli attacchi acuti di lombaggine o di sciatica. Viene utilizzato in caso di irregolarità del ciclo o in caso di mestruazioni eccessivamente abbondanti e di emorragie uterine grazie al suo effetto emostatico.
Del vischio sono state isolate alcune proteine conosciute come lactine, efficaci
distruttrici delle cellule tumorali (effetto citolitico). Queste proteine stimolano allo stesso tempo il timo e le difese cellulari dell'organismo: in esperimenti di laboratorio il vischio è riuscito a curare tumori superficiali, dando risultati soddisfacenti; si spera perciò, nei prossimi anni, di raggiungere nuove scoperte che possano essere impiegate clinicamente.


Continua...

Tina.

ariel.46
00giovedì 3 dicembre 2009 11:54

Radicchio.




Il radicchio di Treviso è un tipo di radicchio rosso, caratterizzato da foglie dette "screziate" a causa della loro particolarità che le fa apparire simili, per forma, alle rose, con foglie di color panna spruzzate e punteggiate di rosso. Il sapore è decisamente amarognolo, ma delicato allo tempo stesso.
Il crespo di questo tipo di radicchio, ha una forma che ricorda appunto un fiore, con foglie larghe e leggermente arricciate.
La coltivazione del radicchio rosso, secondo la tradizione, iniziò nella seconda metà del secolo XVI presso il paese di Dosson in provincia di Treviso. Il metodo di coltivazione prevedeva fino agli anni sessanta la coltivazione in pieno campo, la raccolta, la preforzatura e il successivo imbianchimento in ambienti caldi e ricchi di sostanze organiche (molto spesso si trattava di letamai). Poi, in seguito alla diffusione dei pozzi artesiani e una fortunata intuizione di alcuni produttori si passò al metodo di imbianchimento in acqua. Questa tecnica prevede che il radicchio, dopo essere stato colto, venga messo ad imbiancare in vasche d'acqua per un periodo variabile tra una quindicina e una ventina di
giorni; si ottiene così un radicchio croccante e dal gusto più delicato.
Dal radicchio rosso di Treviso si ricavano numerose specialità alimentari tra le quali vale la pena di ricordare l'amaro omonimo che è stato riconosciuto dalla regione Veneto come uno dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani.
Il radicchio é depurativo ed è consigliato in caso di stitichezza e cattiva digestione; inoltre è ottimo come terapia alimentare complementare in caso di diabete ed obesità. La ricchezza in oligoelementi e sali minerali ne consiglia l’uso in tutte le forme di artrosi e come alimento importante per chi soffre di reumatismi.


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Tina.

ariel.46
00giovedì 3 dicembre 2009 11:57

Verza.




Accanto al cavolo rosso e a quello bianco, la verza con le foglie increspate, detta comunemente verza, è la terza varietà di cavolo. Proviene dalle regioni mediterranee settentrionali. Questa varietà di cavolo viene menzionata per la prima volta nel 16° secolo, in Lombardia ed è per questo che è conosciuta anche con il nome di cavolo di Milano. Verza deriva dal latino viridis, verde, per via del suo colore. Oggi si distingue tra verza precoce e verza estiva, con teste allentate e leggere, la verza gialla, con testa compatta e la verza invernale, con testa più allentata e verdeggiante.
Le foglie di verza schiacciate, applicate come impacco, sono usate anche nel caso di dermatiti, ferite e reumatismi, perché favoriscono l’eliminazione delle tossine.
La verza è contiene molti sali minerali (potassio, calcio e fosforo), oligoelementi e vitamine, soprattutto vitamina C, E e acido folico.

Fonte.


Tina.

ariel.46
00sabato 2 gennaio 2010 10:34






ariel.46
00sabato 2 gennaio 2010 10:39

Luna di Gennaio.

o Luna del Lupo, Luna del Grande Inverno, Luna dei Ghiacci, Vecchia Luna.



La Luna dell’autorealizzazione, o luna del lupo.

La natura in questo mese affronta il momento più freddo e più duro del ciclo annuale del seme: la fase del sonno.
Con Yule il Sole ha segnato il punto di svolta del suo ritorno, ma il tempo dalla piena espressione della sua forza e del suo calore è ancora lontano.
La terra di Gennaio è spoglia, gli animali sono per lo più in letargo e la vegetazione appare avvolta in un sonno profondo, rivestita per buona parte del tempo da una patina di ghiaccio che dà l’idea di una grande immobilità.
Non c’è dubbio che occorre una grande forza per superare la durezza di questo momento, che per analogia coincide con il segno più “severo” dello zodiaco, il Capricorno.
Ma in natura come nell’uomo questo è un tempo dove le energie non sono realmente “addormentate”, ma semplicemente rivolte all’interno, in una concentrazione che è il preludio di nuovi risultati che si manifesteranno in seguito, con il risveglio di Primavera.
Capricorno, terzo segno di terra, si confronta con uno dei più elevati traguardi nella vita di un uomo: il conseguimento dell’autonomia e dell’autosufficienza, sul piano materiale, psicologico, ed affettivo.
E così l’individuo di questo segno, proprio come la natura invernale, talvolta appare "congelato" nelle emozioni, controllato nei suoi istinti, poco espansivo e quasi corazzato,
mentre questa apparente freddezza è per lo più una difesa messa in atto per tutelare una parte sensibile molto più fragile di quanto possa sembrare.
Al di sotto delle apparenze in realtà l’attività interiore del Capricorno è intensa, e lo porterà a conseguire i suoi elevati traguardi, di cui il più ambito è proprio l'elevazione spirituale.
Nel fare questo esso esercita la qualità invernale per eccellenza: la pazienza, il saper attendere il giusto tempo per ogni cosa, pianificandola passo dopo passo, con profondo senso di responsabilità ed anche una non comune capacità strategica.

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Tina.

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